Sono le colline per parcheggi di Giancarlo Scognamiglio a vincere il concorso per la Piazza Campo del Palio di Asti

Come conciliare uno spazio pubblico accogliente con la realizzazione di un parcheggio per 3500 auto? I risultati del concorso per la "riqualificazione urbanistica e architettonica di piazza Campo del Palio ad Asti" offrono qualche spunto di riflessione sul tema dell'edificio polifunzionale e della sua attuazione in contesti storici.

Piazza Campo del Palio di Asti, con i suoi 40'000 mq di superficie, è stato terreno d'indagine per 23 progettisti.
Si tratta di un punto strategico per la viabilità cittadina essendo ad immediato contatto con il centro storico, con le prime aree di espansione otto-novecentesca, con il sistema della viabilità interna, con il complesso del Movicentro e la stazione ferroviaria.
Una zona di interscambio che già attualmente svolge il ruolo di ampio parcheggio a raso.

La sfida è stata superare il principio di edificio multifunzionale tradizionale, contenitore di servizi disarticolati, per offrire alla città un vero e proprio spazio pubblico organico in dialogo con l'esistente e capace di diventare, per dimensioni, una nuova polarità per il centro cittadino. Una grande infrastruttura che rispetti contemporaneamente la storia passata della città e la sua futura cultura urbana.

IL PROGETTO VINCITORE

Giancarlo Scognamiglio (capogruppo)
dott. Fabrizio Cembalo Sambiase Sanseverino
Ing. Carmine Mascolo
Arch. Elvira Romano
Arch. Sandro Mussolino
Arch. Davide Mazzella

Il progetto vincitore nasce da solide relazioni con il contesto, la trama è dettata dal sistema di spazi verdi che proseguono il Parco della Resistenza adiacente il sito su cui si instaurano una serie di micropolarità definite da piazzette e percorsi che rientrano nel macro sistema di piazze, quali Piazza Alfieri, Piazza Liberta e Piazza Leonardo da Vinci.


© Giancarlo Scognamiglio

Una retorica, quella del verde, che in questo progetto si realizza con l'ideazione di due grandi colline verdi che ospitano al loro interno le attività e i parcheggi. Questo tipo di accorgimento permette di lasciare completamente libero dalle macchine il resto della piazza. Il risultato è uno spazio pubblico che rilega i nuovi servizi con il centro storico, offrendo momenti di svago e divertimento durante tutto il periodo dell'anno, grazie ad uno studio sulle tipologie di piante da inserirvi e un adatto arredo urbano.


© Giancarlo Scognamiglio

SECONDO POSTO

Arch. Angelo Salamone (Capogruppo)
Arch. Ilaria Filippi

Gli architetti dello studio fiorentino AS-DOES (Designers Of Eco-Systems) propongono invece quella che hanno definito un'infrastruttura sociale, un elemento che risolve contemporaneamente lo spazio infrastrutturale, aumentando gli spazi sociali e rimediando alle attuali condizioni ambientali.

Dal punto di vista programmatico il progetto mantiene l'intera area libera per ospitare eventi importanti e al tempo stesso raddoppia la capacità di parcheggio, proponendo di costruire un parcheggio sopraelevato ellittico a più piani, un grande cavalcavia coperto su 6 supporti con un grande tetto verde.


© AS-DOES 

Le nuove attività attrattive e sportive sono state collocate sul tetto, realizzando così una comoda passeggiata in altezza e per godere di nuovi punti panoramici della città.

Il verde oltre a mitigare l'inserimento ambientale della proposta ha anche una funzione di aggregazione e di incontro per offrire alla comunità nuovi spazi per la socializzazione e lo sport in città.
L'area centrale della piazza al piano terra così lasciata libera e delimitata dal nuovo edificio ellissoidale può essere utilizzata come arena di cinema all'aperto, per eventi culturali, spettacoli teatrali, concerti, pattinaggio, mercati, fiere, festival, ecc ...


© AS-DOES

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