"L'apertura del nuovo Cinema Troisi è una bella notizia per la città di Roma, per gli appassionati del grande schermo e per tutto il mondo del cinema italiano".

Con le parole del Ministro Dario Franceschini, lo scorso 21 settembre il Cinema Troisi ha finalmente riaperto i battenti. Una notizia che tutti gli amanti del cinema aspettavano, ancora di più dopo il periodo pandemico.

Ospitato all'interno dell'edificio dell'ex GIL, progettato nel 1933 da Luigi Moretti e inaugurato nel 1937, il Troisi è stato oggetto di un elaborato lavoro di restauro ad opera degli architetti Raffaella Moscaggiuri e Claudia Tombini. Un'operazione di rigenerazione urbana, sostenuta dai fondi del MiC previsti nel Piano straordinario per il potenziamento delle sale cinematografiche e polifunzionali, che ha concesso la gestione - mediante bando pubblico - ai ragazzi dell'Associazione Piccolo America (meglio noti come "i ragazzi del Cinema America"), associazione nata nel 2014 per dare alla città un'alternativa al consumo connesso alla movida e al turismo.

"Oggi festeggiamo i nostri primi 10 anni restituendo finalmente alla città il Cinema Troisi, una sala cinematografica che abbiamo immaginato come un punto di riferimento, una piazza inclusiva, nella vita sociale delle persone" - ha dichiarato Valerio Carocci, Presidente dell'Associazione Piccolo America. "Sarà un cinema sempre illuminato e aperto, anche quando il proiettore sarà spento. Uno dei motivi che ci ha portato a candidarci al bando per la gestione del Cinema Troisi è stato l'intuizione di poter realizzare - sfruttando gli spazi dell'edificio razionalista originariamente destinati a locali caldaie - anche un'aula studio. Un luogo che abbiamo sognato per Roma sin da quando, nel 2011, abbiamo iniziato a riunirci come "Assemblea Giovani al Centro", nucleo originario di quella che sarebbe diventata, tre anni dopo, l'associazione Piccolo America".

Nella sua nuova veste, il Cinema Troisi è quindi uno spazio unico nel panorama europeo, con la storica sala cinematografica da 300 posti dotata delle più avanzate tecnologie di proiezione, di un foyer-bar, di una luminosissima terrazza, di uno spazio polifunzionale per mostre ed eventi.

Ma il vero fiore all'occhiello è un'aula studio-biblioteca con 80 postazioni, completamente gratuita, e, primo esempio in Italia, sarà aperta per 365 giorni all'anno, 24 ore su 24: 150 mq dotati di ogni comfort, con 45 postazioni all'interno (che salgono a 80 con l'aggiunta della terrazza). 

Secondo il Professore Luigi Corvo di Open Impact, start-up innovativa e spin-off di ricerca dell'Università di Roma Tor Vergata, l'impatto di questo intervento di riqualificazione - sociale, economico e ambientale - nei prossimi 10 anni equivale a 30 tonnellate di CO2 risparmiate ogni anno, grazie al green partner Iberdrola, e il 70% in meno di costi di gestione per l'erario pubblico.

foto: © Flavia Rossi

Il Cinema Troisi tra storia e restauro

Quando progettò l'edificio, nel 1933, Moretti aveva soli 27 anni e lo vide inaugurato, quattro anni dopo, come modello di riferimento per strutture analoghe nel resto del Paese.

Nei decenni l'ex GIL subì numerosissime trasformazioni d'uso fino alla suddivisione tra Roma Capitale e Regione Lazio, che ne precluse definitivamente la circolarità funzionale.

La sala cinematografica venne poi rilevata nel 1997 dal Circuito Cecchi Gori, che la ristrutturò cambiandone il nome da Cinema Induno a Sala Troisi, senza preservare le peculiarità storico-architettoniche della struttura.

Oggi, finalmente, il lavoro di restauro e risanamento conservativo degli architetti Raffaella Moscaggiuri e Claudia Tombini, durato circa due anni con la supervisione della Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma, ha riportato in luce le tracce - seppure sporadiche - della costruzione originaria, aggiungendo con discrezione i necessari nuovi elementi funzionali per la fruizione contemporanea.

Nel dettaglio, il progetto di restauro e risanamento edilizio ammonta a un investimento di circa 1.500.000 euro. Il finanziatore principale è il Ministero della Cultura, mediante il "Piano straordinario per il potenziamento del circuito delle sale cinematografiche e polifunzionali". L'importo ottenuto dall'associazione "Piccolo America" mediante tale bando pubblico ammonta a 1.041.554 euro.

Tra i principali interventi il progetto ha riguardato la restituzione della circolarità funzionale, il restauro dei pavimenti originali in marmo di Carrara, dei gradini e dei rivestimenti in travertino all'ingresso, il recupero di alcuni bassorilievi, nonché il ripristino, secondo i progetti originali dell'architetto Moretti, dell'ampia vetrata assiale in terrazza.

Non manca ovviamente l'attenzione alle nuove tecnologie, che garantiranno agli spettatori la migliore esperienza di visione possibile: oltre alle poltrone appositamente disegnate dalla Cinarredo si aggiunge il proiettore 4K Barco (più un ulteriore videoproiettore laser per conferenze e sottotitoli), lo schermo Harkness di 13 metri con gain 1.4, l'impianto sonoro Dolby 7.1 surround, il tutto progettato dalla storica Cinemeccanica.

La sala è inoltre dotata di due posti riservati a persone con disabilità, e di un sistema per persone audiolese e ipovedenti, in modo da garantire a tutti l'accessibilità alle proiezioni.

Infine, il nuovo cinema si arricchisce dell'illustrazione murale Lorenzo Terranera che condurrà gli ospiti dal foyer, passando per le scale interne, fino all'aula studio TIM, per ripercorrere i dieci anni dell'esperienza del Piccolo America.

Il Troisi vuole essere quindi un cinema nuovo e "inclusivo" - in termini di gusti, pubblico, proposte, scelte di programmazione - ma anche uno spazio aperto alla cultura, con l'obiettivo di creare un luogo di incontro e confronto dove tutti possano sentirsi a casa.

Il Cinema Troisi, immobile concesso a canone agevolato da Roma Capitale mediante bando pubblico, è un progetto del Piccolo America reso possibile grazie al sostegno del Ministero della Cultura, Regione Lazio con Lazio Innova, BNL gruppo BNP Paribas, SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori, Otto per mille della Chiesa Valdese, il green partner Iberdrola e il digital sponsor TIM.

le illustrazioni di Lorenzo Terranova | foto: ©Flavia Rossi

Aula Studio | foto: ©Flavia Rossi

foto: ©Flavia Rossi

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