Un nuovo paesaggio domestico costruito intorno alla natura e al suo ritmo, che reinterpreta la tradizionale fattoria italiana per riscrivere il confine tra naturale e artificiale.

Si tratta di Greenary, il nuovo progetto residenziale poco fuori dalla città di Parma, firmato da Carlo Ratti e Italo Rota (sodalizio che ha visto il debutto con il Padiglione Italia all'EXPO Dubai 2020) per Francesco Mutti, amministratore delegato di Mutti, il principale produttore europeo di derivati ​​del pomodoro.

"Tra un albero e una casa, scegli l'albero" - diceva Carlo Scarpa. "Penso che possiamo fare un passo avanti e mettere insieme i due". Questa la sfida alla base del progetto proposto da Carlo Ratti.

E infatti Greenary - gioco di parole di "granaio verde" - realizzata su un terreno di oltre 2,5 ettari, si sviluppa proprio intorno a un albero di ficus alto dieci metri, che diviene il cuore dello spazio abitativo. Una serie di alloggi circonda i rami frondosi dell'albero fino alla sua cima, abbracciando l'idea di biofilia, secondo cui gli esseri umani condividono il desiderio innato di vivere vicino alla natura.

La residenza rappresenta il primo atto del masterplan del CRA per l'area. In futuro sono previsti altri edifici che includono una struttura industriale e un complesso mensa-ristorante.

foto: © Delfino Sisto Legnani and Alessandro Saletta 

The Greenary. Il progetto e la filosofia nascosta

Reinterpretando il principio del Raumplan di Adolf Loos, che vedeva la natura al centro, Greenary si suddivide in sette spazi terrazzati, di cui tre sopra l'ingresso e tre sotto di esso, tutti sviluppati in un percorso di ispirazione naturale attorno ad Alma, il ficus australis di 60 anni, parente stretto dell'albero della Bodhi, venerato dai buddisti poiché - si narra - sotto di esso Siddharta "raggiunse l'illuminazione".

Il principio della natura integrata al progetto rappresenta il minimo comune denominatore di tutto l'intervento, esplicitato in ogni dettaglio, fino alla pavimentazione che incorpora terra e bucce d'arancia.

Il ridisegno della vecchia fattoria, con l'inserimento di una parete di vetro alta dieci metri esposta a sud,  massimizza infatti la luce naturale, creando al contempo l'ambiente ideale per la crescita dell'albero. Sia le finestre che il tetto possono essere aperti e chiusi automaticamente, così da regolare la quantità di luce solare e di aria fresca che entra nella casa, in una messa a sistema di tecnologia e microclima dell'area circostante che garantisce il controllo di temperatura e umidità.

"La luce entra nello spazio interno attraverso il muro di mattoni traforati, le scale in acciaio corten e i rami degli alberi" - spiega Andrea Cassi, partner di CRA - "Così facendo, si mescola anche ai dettagli architettonici della casa e lascia sottili sfumature tutt'intorno".

Oltre al ridisegno della fattoria, il progetto vede la conversione del granaio - posizionato sul retro della casa - in uno spazio di lavoro, messo a sistema nel masterplan da un giardino coltivato dal famoso paesaggista Paolo Pejrone, che celebra la biodiversità del territorio.

"In un paesaggio pianeggiante in cui non ci sono montagne, colline o laghi, ma solo pianura, la natura si esprime attraverso una bella luce che cambia durante il giorno. Aggiunge un'atmosfera affascinante, quasi da film", conclude Italo Rota, direttore di Italo Rota Building Office. "Le condizioni ambientali intorno al Greenary hanno ispirato il nostro design e questa rappresenta una delle diverse espressioni che usiamo per illustrare l'armonia tra elementi naturali e artificiali".

foto: © Delfino Sisto Legnani and Alessandro Saletta

CREDITI

THE GREENARY - A PROJECT BY CRA-CARLO RATTI ASSOCIATI
Creative Lead: Italo Rota CRA

Team: Carlo Ratti, Andrea Cassi (partner in charge), Francesco Strocchio (project manager), Alberto Benetti, Mario Daudo, Serena Giardina, Anna Morani, Gerolamo Gnecchi Ruscone, Giovanni Trogu, Matteo Zerbi

Renderings by CRA graphic team: Gary di Silvio, Pasquale Milieri, Gianluca Zimbardi

Facade and MEP Engineering: AI Studio
Structural Engineering: AI Studio (with Luca Giacosa), Corrado Curti

Agronomy Consultants: Flavio Pollano and Paolo Battistel (Ceres srl)
Authority Approval, Accouting, Health & Safety Lead: Aldo Trombi

Planning and Works Supervisor: AU Studio

Landscape Design: Paolo Pejrone with Alberto Fusari

Construction: AeC costruzioni
Garden Cultivation: Arcadia Vivai Impianti

Photo Credit: Delfino Sisto Legnani and Alessandro Saletta

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