in alto | Lycée Schorge Secondary School, photo courtesy of Iwan Baan

Il Pritzker premia ancora una volta l'impegno sociale, l'approccio etico e il sodalizio tra costruito e ambiente. Quest'anno l'Oscar dell'architettura va a Francis Kéré, architetto nato a Gando, in Burkina Faso, con studio a Berlino, in Germania, da sempre schierato dalla parte delle comunità più fragili. Pioniere dell'architettura sostenibile per la terra e le comunità, il suo lavoro si concentra sull'uso intelligente dei materiali locali, utilizzati in modo sapiente per rispondere al meglio alle esigenze climatiche e alle istanze di giustizia sociale.

Kéré ha costruito scuole, strutture sanitarie, abitazioni e spazi pubblici, spesso in terre dove le risorse sono scarse e lo stare insieme è vitale. «Spero di cambiare il paradigma del costruire, di spingere le e persone a sognare e a rischiare. Non è perché sei ricco che dovresti sprecare materiale. Non è perché sei povero che non dovresti cercare di creare qualità», afferma Kéré. «Tutti - continua - meritano la qualità, tutti meritano il lusso e tutti meritano il comfort. Siamo interconnessi e le preoccupazioni per il clima, la democrazia e la povertà sono preoccupazioni di tutti».

Gando Primary School 2001 Gando, Burkina Faso photos courtesy of Erik-Jan Owerkerk

«Attraverso edifici che dimostrano bellezza, modestia, audacia e invenzione, e con l'integrità della sua architettura e delle sue gesta, Kéré rispecchia con grazia la missione di questo Premio», si legge nel verdetto. «Kéré - afferma la giuria - sa che l'architettura non riguarda l'oggetto ma l'obiettivo; non il prodotto, ma il processo. L'intero corpus di opere di Francis Kéré ci mostra il potere della materialità quando è radicata al luogo. I suoi edifici sono diretta espressione delle comunità, sia nella realizzazione che nei materiali; sia nelle funzioni che nei loro caratteri unici».

Diébédo Francis Kéré, photo courtesy of Lars Borges

«Sono cresciuto in una comunità dove non c'era la scuola, ma dove la comunità era la tua famiglia. Tutti si prendevano cura di te e l'intero villaggio era il tuo parco giochi. Garantirsi cibo e acqua, ma anche semplicemente stare insieme, parlare insieme, costruire case insieme: di questo erano fatte le mie giornate. Ricordo la stanza con poca luce dove mia nonna si sedeva e raccontava storie, mentre noi ci rannicchiavamo vicini e la sua voce ci avvolgeva, invitandoci ad avvicinarci e a formare un luogo sicuro. Questo è stato il mio primo senso dell'architettura», Francis Kéré.

Per comprendere appieno l'impegno di Kéré per la diffusione democratica di un'architettura di qualità, non si può che iniziare da un accenno alla sua biografia. Kéré è il figlio maggiore del capo villaggio e il primo della sua comunità a frequentare la scuola. Per raggiungerla lascia la sua famiglia all'età di sette anni. La sua piccola aula a Tenkodogo, condivisa con oltre cento alunni, è costruita con blocchi di cemento e mancano ventilazione e luce. 

Startup Lions Campus (2021, Turkana, Kenya). Campus per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, utilizza pietre di cava locali e torri per il raffreddamento passivo al fine di ridurre al minimo l'aria condizionata necessaria per proteggere le apparecchiature tecnologiche. Photo courtesy of Francis Kéré

Burkina Institute of Technology (Fase I, 2020, Koudougou, Burkina Faso). L'edificio è composto da pareti di argilla gettate in loco per accelerare il processo di costruzione. Photo courtesy of Francis Kéré

Vincitore di una borsa di studio, nel 1985 parte alla volta di Berlino per imparare l'arte della carpenteria, di giorno si allena a costruire tetti e di notte frequenta la scuola secondaria. Nel 1995 vince un'altra borsa di studio, questa volta per frequentare la Technische Universität Berlin (Berlino, Germania) e nel 2004 si laurea in architettura. 

Benché lontano dal Burkina Faso, Kéré non dimentica la sua terra, così, nel 1998 fonda la Schulbausteine für Gando e.V., successivamente ribattezzata Kéré Foundation e.V. L'obiettivo: raccogliere fondi e difendere il diritto di ogni bambino a studiare in aule confortevoli. Il suo primo edificio, la Gando Primary School (2001, Gando, Burkina Faso), è stato costruito da e per la gente di Gando. La comunità del posto ha offerto il proprio contributo, lavoro e risorse, realizzando a mano quasi ogni parte della scuola. Le forme ideate dall'architetto mixano materiali locali, poveri, e ingegneria moderna.

La scuola di Gando conquista l'Aga Khan Award for Architecture nel 2004 ed offre l'opportunità a Kéré di stabilire il suo studio a Berlino nel 2005. Si susseguono altre realizzazioni di scuole e ospedali in tutto il Burkina Faso, Kenya, Mozambico e Uganda. Le opere realizzate da Kéré in Africa hanno prodotto risultati esponenziali, non solo fornendo istruzione accademica ai bambini e cure mediche per i malati, ma generando opportunità occupazionali per la popolazione e contribuendo a costruire uno stabile futuro per intere comunità.

Center for Health and Social Welfare (2014, Laongo, Burkina Faso). Le pareti sono decorate con finestre incorniciate a diverse altezze per offrire a tutti viste pittoresche sul paesaggio, dal medico in piedi al visitatore seduto, al paziente sdraiato. Photo courtesy of Francis Kéré

Serpentine Pavilion (2017, Londra, Regno Unito). L'installazione è ispirata alla forma di un albero e le sue pareti curve sono formate da moduli triangolari color indaco che, nella cultura di Kéré, rappresenta la forza. Photo courtesy of Iwan Baan

Nelle sue opere le soluzioni estetiche si fondono con una profonda conoscenza delle tecniche costruttive. Tecnica e architettura si uniscono in una risposta comune, sempre ingegnosa, a servizio delle comunità ed espressione diretta della cultura locale. Altra costante dei suoi lavori è l'uso poetico della luce. I raggi del sole filtrano nei suoi edifici, nei cortili e negli spazi intermedi, per offrire luoghi confortevoli e di aggregazione.

Léo Doctors' Housing, Léo, Burkina Faso, photo courtesy of Francis Kéré

Kéré ha realizzato architetture in Danimarca, Germania, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti. Gli sono stati commissionati gli edifici per il Parlamento del Burkina Faso (Ouagadougou, Burkina Faso) e per il Parlamento del Benin (Porto-Novo, Repubblica del Benin), quest'ultimo è attualmente in costruzione.

di Mariagrazia Barletta

Surgical Clinic and Health Centre, photo courtesy of Francis Kéré

Burkina Faso National Assembly, rendering courtesy of Kéré Architecture

Xylem, photos courtesy of Iwan Baan

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