Ddl delega Appalti: ok ai compensi gratuiti per le attività professionali

La novità in un emendamento approvato alla Camera. Prevista la riduzione dei livelli di progettazione

di Mariagrazia Barletta

Tra i principi cui il Governo dovrà attenersi nel revisionare il Codice dei contratti pubblici ce n'è uno nuovo. Ad aggiungerlo è stato un emendamento approvato mercoledì 11 maggio in Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati, dove il disegno di legge delega è giunto dopo l'approvazione in Senato.

Secondo il nuovo principio, il Governo dovrà inserire nel futuro Codice degli Appalti misure che prevedano il «divieto di prestazione gratuita delle attività professionali, salvo che in casi eccezionali e previa adeguata motivazione». Ossia, una prestazione professionale, come un progetto, una direzione dei lavori, un incarico per il supporto al Rup, etc.., può essere a costo zero per la pubblica amministrazione, purché il motivo della cancellazione della parcella vada motivato. 

Contemporaneamente - sembra quasi una beffa - la Commissione Giustizia del Senato lavora al nuovo provvedimento che punta a incrementare la tutela dei professionisti proprio sul tema dell'equo compenso. 

Altra novità che il Governo dovrà recepire, derivante dagli emendamenti approvati lo scorso 11 maggio alla Camera, è la semplificazione delle procedure relative alla fase di approvazione dei progetti in materia di opere pubbliche. L'alleggerimento delle procedure dovrà avvenire anche «attraverso la ridefinizione dei livelli di progettazione ai fini di una loro riduzione». Dunque, l'intento è quello di ridurre i livelli di progettazione che attualmente - com'è noto - sono tre: progetto di fattibilità tecnica ed economica, definitivo ed esecutivo.

Il Governo dovrà anche indirizzare il nuovo Codice verso la diminuzione dei tempi relativi alle procedure di gara e, una delle misure individuate per raggiungere tale obiettivo, è la predisposizione di contratti-tipo predisposti dall'Autorità nazionale Anticorruzione, sentito il Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, relativamente ai servizi di architettura e ingegneria.

Bisognerà anche riscrivere le condizioni per il ricorso all'appalto integrato, ossia all'affidamento congiunto della progettazione e dell'esecuzione dei lavori. I progettisti chiamati dall'impresa dovranno essere in possesso della necessaria qualificazione. Inoltre, sarà obbligatorio indicare nei documenti di gara o negli inviti le modalità per la corresponsione diretta del compenso da parte della stazione appaltante al progettista. In alternativa, l'impresa dovrà indicare in sede di offerta gli oneri di progettazione, al netto del ribasso d'asta.

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