Rigenerazione urbana, al via il bando (257 mln) che sostiene i promotori privati e i partenariati

Pubblicate le modalità per l'accesso ai benefici del Fondo tematico Pui

di Mariagrazia Barletta

Ammontano a 257 milioni di euro le risorse a sostegno di progetti di rigenerazione urbana o finalizzati alla transizione energetica, alla coesione e inclusione sociale o, ancora, al recupero ambientale. Il ministero dell'Interno ha pubblicato l'avviso che detta le regole per sostenere i promotori privati e i partenariati pubblico-privato nelle azioni di rigenerazione urbana nelle città metropolitane (Napoli, Roma, Milano, Torino, Palermo, Catania, Bari, Firenze, Bologna, Genova, Venezia, Messina, Reggio Calabria e Cagliari). Azioni che devono essere connesse con i Piani urbani integrati finanziati con risorse del Pnrr.

Il fondo di cui si apre l'accesso, prende il nome di Fondo tematico Pui. È stato creato, dunque, per sostenere l'azione dei privati e rafforzare gli interventi dei Piani urbani integrati (M5C2 - Investimento 2.2 del Pnrr), ed è costituito all'interno del «Fondo ripresa resilienza Italia» del quale lo Stato italiano è contributore unico e la cui gestione è affidata alla Banca europea per gli investimenti (Bei).

Si tratta di un fondo dedicato al settore della rigenerazione urbana, che porta in dote 272 milioni di euro, che serve ad attrarre finanziamenti privati nei progetti di risanamento urbano, a promuovere lo sviluppo di investimenti urbani a lungo termine e a sviluppare canali di prestito nuovi e alternativi, combinando le risorse del Pnrr con quelle private.

L'AVVISO

Come si diceva, ora sono state scritte le regole per l'accesso al Fondo tematico Pui e, dal 14 aprile 2023 è possibile avanzare richieste di supporto finanziario. Più nel dettaglio, il Fondo sostiene i promotori privati o i partenariati pubblico-privati, nella misura in cui la quota di partecipazione pubblica rimanga pari o inferiore al 50%, purché promuovano progetti o iniziative coerenti con i gli interventi oggetto di finanziamento pubblico inclusi nei Piani urbani integrati delle città metropolitane.

Sei i macro-ambiti cui le azioni dei privati devono far riferimento: recupero ambientale e rivitalizzazione urbana, rivitalizzazione sociale ed economica nel contesto dei piani di sviluppo urbano integrato, azioni per il clima e la transizione verde (anche in complementarità con il programma "Ecobonus" in quanto applicabile), transizione digitale, coesione e inclusione sociale, miglioramento delle aree urbane per garantire una maggiore sicurezza o recupero di soluzioni alloggiative dignitose per i lavoratori del settore agricolo ed industriale.

Il supporto finanziario sarà erogato tramite gli intermediari finanziari Newco - Fondo Tematico Piani Urbani Integrati S.r.l. (Gruppo Intesa Sanpaolo/Equiter S.p.A) e Banca Finanziaria Internazionale S.p.A. (in breve Banca Finint). Gli intermediari finanziari metteranno a disposizione, ai fini del finanziamento di investimenti e progetti ammissibili, prodotti di prestito, equity o quasi-equity o prodotti aventi analoghe strutture o effetti.

A partire dal 14 aprile 2023, le richieste di intervento, complete di una descrizione dell'investimento o del progetto e di una indicazione di fabbisogno finanziario, nonché di ogni altra documentazione indicata nelle apposite schede approntate dagli intermediari finanziari, potranno essere presentate on line, tramite seguenti indirizzi Web: fondopui.equiterspa.com e fondopianiurbaniintegrati.finint.com.

La scadenza temporale di presentazione delle proposte progettuali è il 31 dicembre 2025, salvo completo assorbimento delle risorse.

Gli interventi devono, infine, essere conformi al principio del Dnsh (Do not significant harm). Significa che non devono intralciare l'azione di mitigazione di cambiamenti climatici, non devono avere effetti negativi sul clima, non possono interferire con lo stato ecologico delle acque superficiali, sotterranee e marine. Inoltre, devono fare propri i principi dell'economia circolare e non devono nuocere alla resilienza degli ecosistemi.

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