In dirittura di arrivo il Dpr che riscrive le regole dei concorsi pubblici

Prove in digitale. Applicazione del principio della parità di genere. Portale del Reclutamento come unica sede in cui far confluire gli avvisi, le domande di partecipazione e ogni comunicazione legata alla procedura di selezione. Diritto di prova asincrona per motivi di gravidanza o allattamento. 

Sono alcune delle innovazioni contenute nello schema di Dpr che modifica le regole per l'assunzione nella pubblica amministrazione e lo svolgimento di concorsi pubblici. Il testo è arrivato in Parlamento, dopo l'intesa sancita in Conferenza unificata, per acquisire (entro il 20 maggio) il parere delle competenti Commissioni di Camera e Senato.

Il nuovo regolamento, che va a modificare il Tu del 1994, mette in primo piano il Portale del reclutamento InPa, ossia la porta digitale utilizzata per selezionare i professionisti ed esperti per il conferimento di incarichi di collaborazione finalizzati all'attuazione del Pnrr. Un portale nato per essere implementato nel tempo ed essere esteso, a regime, a tutte le procedure di selezione della Pa.

Un passaggio, quest'ultimo, che lo schema di Dpr rende concreto: tutti i bandi di concorso devono essere pubblicati su InPa, con l'obiettivo di far confluire in un'unica sede, ossia il Portale, anche le informazioni e le comunicazioni relative alla procedura concorsuale. Anche le domande di partecipazione alle prove selettive andranno inoltrate solo ed esclusivamente attraverso InPa.

Dunque, presto le selezioni pubbliche transiteranno tutte attraverso il portale del dipartimento della Funzione pubblica, al quale i candidati dovranno necessariamente registrarsi, utilizzando Spid, la carta nazionale dei servizi o la carta di identità elettronica e compilando il proprio curriculum vitae, con valore di autocertificazione. Anche le comunicazioni relative alle procedure, come il calendario e gli esiti delle prove, saranno tutte pubblicate su InPa.

Un'altra novità degna di rilievo è l'introduzione di misure finalizzate a garantire la parità di genere. In particolare, per evitare situazioni discriminatorie, le donne che per motivi legati alla gravidanza o all'allattamento non riescono a partecipare alle prove secondo il calendario previsto dal bando, hanno il diritto di svolgere prove asincrone o di usufruire di spazi idonei all'allattamento. «Si è ritenuto, in sintesi, di valorizzare il diritto della madre/futura madre a non veder in alcun caso penalizzata la partecipazione al concorso dalla propria condizione, dovendosi, di contro favorire, in ogni modo, l'esercizio della genitorialità, anche nella fase di accesso al pubblico impiego», si legge nella relazione che accompagna la bozza di Dpr.

Vengono inoltre ridefiniti i titoli di preferenza applicando il principio della parità di genere In particolare, lo schema di regolamento valorizza, quale titolo di preferenza, l'appartenenza al genere meno rappresentato nell'amministrazione. Dunque l'amministrazione, già nel bando, dovrà specificare, per ciascuna qualifica messa a concorso, il numero di dipendenti uomini e donne. Questo perché, a parità di titoli e di merito, verrà attribuito un titolo di preferenza al genere sottorappresentato nell'amministrazione che bandisce il concorso. In sintesi, qualora il differenziale tra i generi sia superiore al 30%, si applicherà il titolo di preferenza e sarà privilegiato il genere meno rappresentato.

Lo schema di Dpr riserva inoltre alcune attenzioni alle persone con disabilità e con disturbi specifici dell'apprendimento (Dsa), che avranno la possibilità di sostituire le prove scritte con un colloquio orale o di utilizzare strumenti compensativi per le difficoltà di lettura, di scrittura e di calcolo, nonché di usufruire di un prolungamento dei tempi stabiliti per lo svolgimento delle prove stesse.

Per una maggiore trasparenza, il regolamento prevede che tutte le prove orali si svolgano in un'aula aperta al pubblico, idonea ad assicurare la massima partecipazione. Se ciò non sarà possibile, la pubblicità delle prove potrà essere garantita attraverso modalità digitali che consentano il collegamento da remoto da parte del pubblico.

Anche alla composizione delle commissioni esaminatrici si applicherà il principio della parità di genere. Inoltre, potranno far parte delle commissioni anche specialisti in psicologia e risorse umane. Anche la raccolta delle candidature a membro della commissione avverrà tramite il portale InPa.

Altra novità riguarda i concorsi unici: le regioni e gli enti locali, le istituzioni universitarie e gli enti pubblici di ricerca potranno aderire alla ricognizione dei fabbisogni per la loro indizione.

Lo schema di Dpr concernente le norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi.

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