Il Dl Siccità modifica il Tu: attività di edilizia libera più ampia per interventi in ambito agrario

Realizzabili senza titolo edilizio anche le vasche di raccolta di acque meteoriche per uso agricolo

di Mariagrazia Barletta

Strutture in legno per il ricovero di mezzi agricoli, serre mobili stagionali, muretti a secco: alcuni interventi funzionali alle attività agro-silvo-pastorali passano al regime di edilizia libera, ma solo se rispondenti a precise limitazioni e purché non si adoperino «conglomerati cementizi o altri materiali di natura edilizia». Tale semplificazione ha, inoltre, una precisa scadenza: resta in vita per la durata della gestione commissariale messa in piedi per far fronte all'emergenza siccità. Dunque sarà valida fino al 31 dicembre 2023, con possibilità di proroga al 2024.

È quanto deciso al Senato con l'approvazione di un emendamento al Dl Siccità. Il decreto è stato approvato da Palazzo Madama ed è ora all'esame della commissione Ambiente della Camera, dove arriva blindato (il provvedimento scade il 13 giugno), senza possibilità di modifica. Confermata, inoltre, la misura, già prevista nel Dl, che fa entrare nel novero degli interventi di edilizia libera le vasche di raccolta di acque meteoriche per uso agricolo, fino a un volume massimo di 50 metri cubi di acqua per ogni ettaro di terreno coltivato.

Interventi funzionali all'attività agro-silvo-pastorali in edilizia libera

Dunque, viene ampliato, seppure temporaneamente, l'elenco delle attività rientranti nel perimetro dell'edilizia libera (art. 6 del Dpr 380 del 2001). Fino al termine della gestione commissariale, che il Dl ha previsto per mitigare i danni connessi alla siccità e per ottimizzare l'uso delle risorse idriche, saranno realizzabili senza titolo abilitativo diverse tipologie di intervento connesse alle attività agro-silvo-pastorali, purché effettuati «in scavo direttamente sul suolo agricolo, a fondo naturale, senza arginature emergenti dal suolo e senza l'impiego di conglomerati cementizi o altri materiali di natura edilizia». Beneficiano della nuova misura, gli interventi identificati al punto A19 dell'allegato A al Dpr 31 del 2017 che regolamenta l'autorizzazione paesaggistica semplificata. Si tratta, in generale, di interventi funzionali all'esercizio dell'attività agro-silvo-pastorale che non comportino alterazione permanente dello stato dei luoghi con costruzioni edilizie ed altre opere civili, e sempre che si tratti di attività ed opere che non alterino l'assetto idrogeologico del territorio.

Più nel dettaglio, la nuova semplificazione riguarda i seguenti lavori elencati al citato punto A19:

  • interventi su impianti idraulici agrari privi di valenza storica o testimoniale;
  • installazione di serre mobili stagionali sprovviste di strutture in muratura;
  • palificazioni, pergolati, singoli manufatti amovibili, realizzati in legno per ricovero di attrezzi agricoli, con superficie coperta non superiore a cinque metri quadrati e semplicemente ancorati al suolo senza opere di fondazione o opere murarie;
  • interventi di manutenzione strettamente pertinenti l'esercizio dell'attività ittica;
  • interventi di manutenzione della viabilità vicinale, poderale e forestale che non modifichino la struttura e le pavimentazioni dei tracciati;
  • interventi di manutenzione e realizzazione di muretti a secco ed abbeveratoi funzionali alle attività agro-silvo-pastorali, eseguiti con materiali e tecniche tradizionali;
  • installazione di pannelli amovibili realizzati in legno o altri materiali leggeri per informazione turistica o per attività didattico-ricreative;
  • interventi di ripristino delle attività agricole e pastorali nelle aree rurali invase da formazioni di vegetazione arbustiva o arborea, previo accertamento del preesistente uso agricolo o pastorale, da parte delle autorità competenti e laddove tali aree risultino individuate dal piano paesaggistico regionale.

Come si diceva, si tratta di una semplificazione temporanea, in quanto il Dl Siccità lega l'ampliamento  dell'elenco degli interventi di edilizia libera alla durata della gestione commissariale che resterà attiva per tutto il 2023, ma potrà protrarsi anche fino al 31 dicembre 2024

Anche se per tali interventi non servirà alcun titolo abilitativo, è fatto salvo quanto disposto dall'articolo 6 del Tu Edilizia: restano, quindi, da rispettare le norme di settore e in particolare quelle antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, quelle relative all'efficienza energetica, di tutela dal rischio idrogeologico, nonché le disposizioni contenute nel Codice dei beni culturali e del paesaggio.

Vasche di raccolta di acque meteoriche

La novità, salita sul treno delle modifiche approvate al Senato, va ad aggiungersi ad un'altra misura prevista dal Dl Siccità e dunque già in vigore. Si tratta, questa volta, di una modifica permanente all'elenco di interventi che il Tu Edilizia considera di edilizia libera. Elenco che si allunga includendovi le vasche di raccolta di acque meteoriche per uso agricolo fino a un volume massimo di 50 metri cubi di acqua per ogni ettaro di terreno coltivato, realizzabili anche mediante un unico bacino.

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