Scuola, formazione iniziale e abilitazione: pubblicate le regole per diventare docenti

di Mariagrazia Barletta

È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di ieri, 25 settembre, il Dpcm che dà attuazione al nuovo percorso universitario abilitante da 60 Cfu introdotto più di un anno fa dal decreto Pnrr 2 (Dl 36 del 2022). Percorso che permetterà agli aspiranti docenti delle scuole medie e superiori di accedere al concorso a cattedra.

La riforma del sistema di reclutamento dei docenti, messa a punto nella scorsa legislatura, ha rinnovato l'iter da seguire per diventare docenti delle scuole secondarie, prevedendo un percorso suddiviso in tre step. Più nel dettaglio, gli aspiranti prof. dovranno seguire un percorso universitario abilitante da 60 Cfu, vincere un concorso pubblico nazionale e infine superare un periodo di prova in servizio di durata annuale.

Il Dpcm stabilisce nel dettaglio le regole per la formazione iniziale e l'abilitazione: due passaggi basilari per arrivare al traguardo della docenza.

Si veda anche:
Scuola, abilitazione docenti: come funzionano i percorsi da 30 e 36 Cfu

Anche per accedere al percorso abilitante bisogna superare una selezione

Per accedere al percorso abilitante attivato dalle università bisognerà molto probabilmente superare una selezione.

I passaggi sono i seguenti: il ministero dell'Istruzione individua il fabbisogno, su base triennale, di docenti per ciascuna classe di concorso e lo comunica al ministero dell'Università che, in un'apposita banca dati, deve stimare il potenziale formativo per ciascuna classe di concorso, ossia il numero di persone che potranno essere formate con l'attivazione dei percorsi formativi. Ovviamente, il numero di persone da formare deve garantire la possibilità di selezione al successivo concorso a cattedra. In questo modo si stima il numero di persone da poter formare attraverso il percorso di formazione iniziale o, come si legge nel Dpcm: è individuato il livello sostenibile di attivazione dei percorsi di formazione iniziale. Se il numero di domande di ammissione ai percorsi di formazione eccede il numero di persone che le università possono formare, «le università - si legge nel Dpcm - possono programmare a livello locale l'accesso a tali percorsi». Le modalità di selezione sono decise da un decreto del ministero dell'Università.

I contenuti del percorso di formazione iniziale

Il percorso di formazione prevede l'acquisizione di 60 crediti, che si conseguono seguendo corsi di: pedagogia (10 crediti); di formazione inclusiva di persone con disabilità, disturbi evolutivi e specifici dell'apprendimento o svantaggio economico, sociale e culturale (3 Cfu), di legislazione scolastica (2 Cfu). Ed ancora corsi su discipline dell'area linguistica e digitale (3 Cfu) e psico-socio-antropologiche (4 Cfu). Ci sono poi materie che introducono ai modelli di mediazione didattica per la secondaria (2 Cfu), infine, materie specifiche per la classe di concorso (16 Cfu) e lo svolgimento di un tirocinio (20 Cfu).

Per ogni Cfu di tirocinio, l'impegno in presenza nei gruppi-classe è pari ad almeno dodici ore. Inoltre, il tirocinio prevede l'affiancamento di un tutor e la compilazione e la discussione dell' e-portfolio, un portfolio professionale digitale dedicato alle competenze professionali acquisite in cui si analizzano anche i casi e le situazioni problematiche emersi nel gruppo-classe nel corso del tirocinio.

Per l'accesso alla prova finale dei percorsi di formazione iniziale è necessaria una percentuale minima di presenza a ciascuna attività formative pari al 70%.

La prova finale

La prova finale del percorso universitario e accademico consiste in una prova scritta e in una lezione simulata, che accertano l'acquisizione delle competenze professionali. Più nel dettaglio, la prova scritta è un'analisi critica di episodi, casi, situazioni e problematiche verificatisi durante il tirocinio svolto durante il percorso di formazione iniziale. La lezione simulata va elaborata su un tema proposto dalla commissione con un anticipo di 48 ore, ha una durata massima di 45 minuti, ed è progettata anche mediante tecnologie digitali multimediali. Va sviluppata con una didattica innovativa ed è accompagnata dall'illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche compiute in riferimento al percorso di formazione iniziale relativo alla specifica classe di concorso.

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