In alto: La nuova uscita del Museo delle Cappelle Medicee, progetto dell'architetto Paolo Zermani | Foto Stephane Giraudeau

Era il 12 luglio 2018 quando vennero presentati i vincitori del concorso internazionale per la progettazione della nuova uscita del museo delle Cappelle Medicee a Firenze. Ora quel progetto, autore lo studio di architettura Zermani e Associati, è stato realizzato e da domani, 27 settembre, entra in funzione.

Dopo anni di intensi lavori, «eseguiti senza mai chiudere il museo un solo giorno alle visite» - sottolinea una nota dei Musei del Bargello - viene consegnato al pubblico il nuovo passaggio.

«La fabbrica medicea di San Lorenzo custodisce e trasmette da sempre, a Firenze, una memoria viva. All'interno della Sagrestia Nuova Michelangelo ha fissato, nelle tombe, il ciclo della vita, scolpendo il Giorno, la Notte, l'Aurora, il Crepuscolo. In continuità con questo principio il progetto della nuova uscita è un percorso dal buio verso la luce, dalla morte alla vita, dalla tomba alla città di oggi», ha spiegato il progettista dell'opera, Paolo Zermani.

La nuova uscita del Museo delle Cappelle Medicee, progetto dell'architetto Paolo Zermani | Foto Stephane Giraudeau

L'intervento

L'intervento, come è noto, ha previsto la creazione della scala di uscita del Museo in corrispondenza della zona compresa tra la Cappella dei Principi, la Sagrestia Nuova di Michelangelo e l'estremità del transetto della Basilica di San Lorenzo. La nuova uscita non solo agevolerà il flusso dei visitatori al termine del percorso museale, ma consentirà loro di visitare, dopo decenni di chiusura, la Cripta Lorenese, ma anche di scoprire un tratto delle antiche e imponenti mura medievali fiorentine, emerse durante gli scavi, nonché un nuovo e ampio bookshop e servizi moderni, prima di riemergere sulla piazza che dà sul Canto dei Nelli.

Qui sono visibili solo due elementi: il blocco parallelepipedo che perimetra e protegge la scala e la seduta posta al centro della piazza. Un'urna a dimensione urbana, così viene definita dai progettisti la configurazione urbana del progetto, che allude alla memoria, sempre viva, che San Lorenzo custodisce e trasmette attraverso la chiesa, la Biblioteca laurenziana e le tombe. Due le opere d'arte prese come riferimento: il Giudizio universale di Beato Angelico e la Resurrezione di Piero della Francesca. Entrambe «vincolano la morte alla vita, al suo continuo riformarsi e riprodursi. Tale è il senso più profondo del museo», spiegavano i progettisti nella relazione di progetto.

La nuova uscita del Museo delle Cappelle Medicee, progetto dell'architetto Paolo Zermani | Foto Stephane Giraudeau

Il corpo principale, che custodisce la scala per la risalita, è disposto parallelamente al muro della Sagrestia Nuova, emerge dal piano della piazza ed è aperto verso la Cappella dei Principi. Dal punto di vista strutturale, il blocco si sviluppa a partire dal piano interrato, inglobando la scala tra due muri paralleli collegati da una testata aperta alla quota inferiore e chiusa a livello della piazza. Su questi tre setti appoggia il solaio-lucernaio in vetro trasparente, che permette di vedere il cielo e i monumenti durante la risalita. Dunque un blocco di pietra che lascia che la luce naturale irrompa nell'ambiente sotterraneo. La seduta nella piazza è come una pietra tombale ribaltata e usando le parole dei progettisti: «Contribuisce a coinvolgere gli edifici storici posti al perimetro e lo spazio della città contemporanea nella dialettica proposta dall'antica fabbrica del San Lorenzo, dal suo museo, dalle sue cappelle funerarie».

La nuova uscita del Museo delle Cappelle Medicee, progetto dell'architetto Paolo Zermani | Foto Stephane Giraudeau

Per rispettare il contesto così ricco d'arte e di storia lo Studio Zermani ha scelto di impiegare forme lineari e materiali come il travertino di Rapolano, in armonia con le fabbriche adiacenti. «L'esigenza di garantire le migliori condizioni di sicurezza e di fruizione durante la visita del pubblico - viene spiegato ancora nella nota - ha dato un forte impulso a concludere i complessi lavori iniziati già nel 2010 per dotare il Museo di una nuova uscita, di adeguati e moderni spazi di servizio e, nel corso dei lavori, per mettere in sicurezza alcuni dei paramenti esterni del complesso delle Cappelle Medicee tra cui le pareti della Sagrestia nuova e della Cappella dei Principi che insistono sull'area della nuova uscita. L'importo complessivo per la realizzazione della nuova uscita e per la messa in sicurezza, restauri e nuova segnaletica ammonta a circa 2.600.000 euro, suddivisi tra fondi propri e finanziamenti straordinari del ministero della Cultura».

La nuova uscita del Museo delle Cappelle Medicee, progetto dell'architetto Paolo Zermani | Foto Stephane Giraudeau

La Cripta Lorenese del Museo delle Cappelle Medicee - Firenze - Foto: Francesco Fanfani

Il nuovo bookshop e le mura medievali fiorentine - Museo delle Cappelle Medicee - Firenze - Foto: Francesco Fanfani

A novembre apre la stanza segreta di Michelangelo

Nel nome di maestro Buonarroti, dall'inizio di novembre, verrà aperta al pubblico per la prima volta anche la stanza segreta di Michelangelo. «La conclusione dei lavori della nuova uscita e l'adeguamento del Museo delle Cappelle Medicee alle norme di sicurezza, consentiranno a partire dall'inizio di novembre di aprire periodicamente anche la stanza segreta di Michelangelo - ha spiegato Massimo Osanna, direttore generale Musei - luogo di fascino straordinario, ma delicatissimo per l'ubicazione dello stretto ambiente nel percorso museale e per la tutela dei disegni a carboncino presenti sulle pareti. Insieme con la Direzione dei Musei del Bargello, nelle prossime settimane saranno concordate le modalità di visita che avverrà a piccoli gruppi contingentati».

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