In alto AV/S Alessandro Verona Studio, La Vetrina dell'Ingegno. Foto: Massimo Crivellari

Ad Udine, la trecentesca Torre di Santa Maria, parte del complesso di Palazzo Torriani, diventa contenitore della memoria e mezzo di diffusione della cultura materiale e dell'ingegno che hanno animato l'industria locale. Il progetto di AV/S Alessandro Verona Studio per il nuovo museo, voluto da Confindustria, restituisce la torre alla città «dopo una chiusura durata 15 anni», fa sapere il progettista in una nota. 

La Vetrina dell'ingegno è il nome dato al nuovo polo museale dedicato alla storia e alle caratteristiche delle attività produttive industriali del territorio. Una narrazione che include alcuni esempi virtuosi dell'ingegno friulano. Nuovo e antico si fondono, ma non troppo: ciò che è aggiunto si nasconde ma si palesa anche. Con i nuovi elementi funzionali, lo studio ha voluto esprimere «una netta distanza critica dall'esistente recuperato».

AV/S Alessandro Verona Studio, La Vetrina dell'Ingegno. Foto: Massimo Crivellari

AV/S Alessandro Verona Studio, La Vetrina dell'Ingegno. Foto: Massimo Crivellari

Il museo è nel centro storico di Udine, «lungo la quarta cerchia di mura e in corrispondenza di uno dei punti di difesa che furono tra i più importanti della città», precisa lo studio AV/S. «La torre, adibita inizialmente a funzioni difensive e di collegamento fra esterno e interno della città, divenne in seguito abitazione privata, ceduta dal Comune in affitto a privati cittadini, e quindi, più recentemente, negozio, bottega d'arte nonché, negli anni Ottanta, "Museo della città"».

AV/S Alessandro Verona Studio, La Vetrina dell'Ingegno. Foto: Massimo Crivellari

AV/S Alessandro Verona Studio, La Vetrina dell'Ingegno. Foto: Massimo Crivellari

La rifunzionalizzazione della torre e il disegno degli spazi al piano terra sono le due principali azioni progettuali che, insieme ad operazioni di restauro, hanno condotto alla nascita del nuovo museo. Al piano terra, per ampliare la superficie a disposizione, è stato creato un nuovo volume a chiusura della corte, così da racchiudere una sala, una zona di accoglienza, un percorso espositivo e uno spazio per presentazioni e workshop. L'ampliamento non è visibile dall'esterno, al contrario del nuovo ascensore.

Un'altra addizione è rappresentata, infatti, dall'ascensore «realizzato al posto della preesistente scala esterna», che permette di «eliminare le barriere architettoniche», consentendo «l'accesso a tutti i piani della torre», fa sapere ancora lo studio. Il nuovo elemento prende la forma di una sorta di «lama astratta», così la definisce Verona, che si affianca alla torre tentando di contrapporsi alla sua massa lapidea.

«Il progetto definisce una distanza dal contesto esistente, senza atteggiamenti nostalgici. Abbiamo voluto mettere in atto il dialogo necessario del progetto contemporaneo con la storia. Un dialogo fatto di forma e materia, tra ciò che è nuovo e ciò che è antico, senza mediazioni», riferisce Alessandro Verona.

AV/S Alessandro Verona Studio, La Vetrina dell'Ingegno. Foto: Massimo Crivellari

AV/S Alessandro Verona Studio, La Vetrina dell'Ingegno. Foto: Massimo Crivellari

AV/S Alessandro Verona Studio, La Vetrina dell'Ingegno. Foto: Massimo Crivellari

«Al piano terra gli archi esistenti della Torre - viene precisato ancora nella nota - sono stati ripristinati nella loro forma e nelle dimensioni originarie. Sono stati rimossi i basamenti, gli infissi e le griglie installate negli anni Novanta così da garantire la visibilità dello spazio espositivo dalla strada».

L'arco che dà ingesso alla hall è enfatizzato dalla presenza di una bussola. Il pavimento in pietra di Aurisina e un soffitto in spatolato veneziano trasformano lo spazio della corte esterna in un interno. «La relazione tra il soffitto della sala e le strutture esistenti - comunica ancora lo studio - è risolta con un giunto in metallo e vetro acidato che permette alla luce di filtrare sul perimetro e assorbe le differenze geometriche tra il nuovo intervento e l'edificio storico».

AV/S Alessandro Verona Studio, La Vetrina dell'Ingegno. Foto: Massimo Crivellari.

AV/S Alessandro Verona Studio, La Vetrina dell'Ingegno. Foto: Massimo Crivellari.

AV/S Alessandro Verona Studio, La Vetrina dell'Ingegno. Foto: Massimo Crivellari

L'ingresso alla hall ha un suo doppio spessore, che ospita gli impianti necessari alle nuove attività. La forma a cuspide che emerge nella facciata interna indica il punto di accesso alla sala.

L'allestimento, «ispirato alla gloriosa serie Quaranta5 di Gino Valle e Herbert Ohl» è disegnato dallo stesso Alessandro Verona. Esso definisce un sistema flessibile per le mostre legate ai diversi settori merceologici che si succederanno nel tempo.

AV/S Alessandro Verona Studio, La Vetrina dell'Ingegno. Foto: Massimo Crivellari

AV/S Alessandro Verona Studio, La Vetrina dell'Ingegno. Foto: Massimo Crivellari

AV/S Alessandro Verona Studio, La Vetrina dell'Ingegno. Foto: Massimo Crivellari

AV/S Alessandro Verona Studio, La Vetrina dell'Ingegno. Foto: Massimo Crivellari

CREDITI DEL PROGETTO

Nome del progetto La Vetrina dell'Ingegno
Luogo Udine
Committente Confindustria Udine

Progetto architettonico e allestitivo:
Alessandro Verona Studio
alessandroverona.it

Team di progetto: Alessandro Verona, Emanuele Crainich, Ilenia Iuri, Ana Paola Roca Vera
Progetto strutturale: ing. Andrea Craighero
Progetto impianti: ETA Progetti
Impresa di costruzione: Cella Costruzioni
Subappaltatori: Castellani Impianti  e Gover Impianti Elettrici

Calendario
aprile 2017: affidamento dell'incarico
ottobre 2020: inizio del cantiere / inizio dei lavori di restauro e ampliamento
dicembre 2022: inaugurazione

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