In alto: Il campus Kid a San Lazzaro di Savena (Bo) di Mario Cucinella Architects | fotografia di © Walter Vecchio

Cinque anni dall'esito del concorso alla realizzazione: a San Lazzaro di Savena (Bologna) è stato inaugurato, lo scorso 9 maggio, il polo scolastico progettato dallo studio Mario Cucinella Architects, un campus polifunzionale che ingloba sotto il suo tetto ondulato anche funzioni sportive (stadio, piscina, palestra e campi da calcetto) e culturali (teatro/auditorium). 

Il progetto, battezzato "Campus Kid", ha richiesto un investimento complessivo di 19 milioni di euro, di cui 4,8 milioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Situato nell'area di confine est del comune, il complesso diventa un'occasione per restituire - rigenerato - un pezzo di città alla comunità. Nasce un polo di attrazione e di connessione tra la città e il territorio circostante. «Un complesso unitario, aperto alla comunità e in armonia con il parco urbano, che garantisce condizioni di benessere negli spazi esterni ed interni, che sfrutta le potenzialità del sito per migliorare il comfort, minimizzando i consumi e massimizzando le strategie passive», così lo studio MCA definisce il nuovo campus.

«La scuola non è solo un edificio, ma il fondamento su cui si costruisce il futuro della società. Luce, colori, spazi dinamici e flessibili, cortili e giardini, il contatto con la natura, questo intervento architettonico mira a creare un complesso unitario che, attraverso una progettazione attenta, si adatta alle esigenze della società in costante evoluzione, contribuendo a un futuro più sostenibile e inclusivo. Un ambiente aperto alla comunità in cui la bellezza degli spazi è in perfetta armonia con l'ambiente circostante; un luogo in cui il benessere, sia dentro che fuori, è garantito grazie anche a strategie di sostenibilità passive», ha dichiarato Mario Cucinella, fondatore e direttore della progettazione di MCA - Mario Cucinella Architects.

San Lazzaro di Savena (Bo), "campus Kid", fotografie di © Walter Vecchio

A rafforzare l'identità del campus è la copertura che, come un foglio leggero, si adagia sugli edifici, raggruppando sotto di sé le diverse funzioni, dando luogo a un corpo unico dal punto di vista percettivo.

San Lazzaro di Savena (Bo), "campus Kid", fotografie di © Walter Vecchio

La scuola come spazio educante

La scuola come spazio stimolante, che educa alla bellezza e ai valori ambientali. La luce, i colori, gli spazi dinamici e flessibili, i cortili, i giardini, il contatto con la natura generano un ambiente variegato e confortevole per i bambini delle scuole elementari e per i ragazzi delle medie.

San Lazzaro di Savena (Bo), "campus Kid", fotografie di © Walter Vecchio

«La distribuzione - prosegue lo studio MC A - genera una successione di ambienti di relazione dove interno ed esterno, costruito e naturale, pieni e vuoti sono pensati come flessibili e perfettamente integrati, sia nelle aule che negli spazi connettivi e collettivi. Uno spazio dove si diventa grandi nella bellezza. I due edifici scolastici danno vita a spazi "educanti" dove il bambino viene accompagnato nel suo personale percorso di crescita dalle scuole elementari alle scuole medie». 

L'architettura come veicolo di conoscenza

Al bando la concezione scatolare e i tradizionali corridoi. La loro abolizione lascia proliferare spazi relazionali inclusivi e flessibili che si integrano con gli ambienti per la didattica normale e speciale, nonché con gli spazi comuni e quelli a servizio della comunità. «Il plesso diventa uno strumento socio-culturale, dove l'architettura stessa è veicolo di comunicazione e di conoscenza per chi la usa», commentano ancora allo studio MCA.

«La costruzione di luoghi per i bambini e i ragazzi diventa uno spunto di riflessione sul ruolo dell'architettura come strumento educativo: lo spazio condiziona i comportamenti; bambini cresciuti in un ambiente confortevole, stimolante, adatto alle loro esigenze saranno adulti più consapevoli».

San Lazzaro di Savena (Bo), "campus Kid", fotografie di © Walter Vecchio

L'agorà: il fulcro dei due edifici

Vero e proprio fulcro dei due edifici è il grande spazio centrale dell'agorà: di forma circolare, accoglie gli alunni dall'ingresso in un ambiente all'aperto, raccolto e sicuro. Da qui si distribuisce lo spazio di connessione alle funzioni interne dei due edifici scolastici. In altri momenti della giornata, quando le attività di didattica sono terminate, questo ambiente continua a funzionare come ingresso principale per gli spazi comunitari, quali: le aule polifunzionali (che possono ospitare riunioni di associazioni, ma anche attività extra-curriculari degli studenti), l'auditorium, la mensa.  

San Lazzaro di Savena (Bo), "campus Kid", fotografie di © Walter Vecchio

Ambienti per una didattica differenziata

Il progetto degli spazi scolastici risponde alle esigenze di diversificazione della didattica e alla necessità di offrire nuovi scenari per l'insegnamento e l'apprendimento in riferimento a tre elementi fondamentali, primo dei quali è rappresentato dalle relazioni e dalla condivisione. Il secondo è la laboratorialità. La scuola primaria si distingue per una intersezione dinamica di spazi laboratoriali tematici e polivalenti e per un gioco dialogico tra luoghi interni ed esterni, particolarmente adatti per le diverse attività di esplorazione, per gli approfondimenti individuali e di gruppo e per lo svago: sono previsti una biblioteca, un laboratorio d'arte, uno multimediale e uno di scienze.

Il terzo elemento è la polivalenza, secondo cui i diversi ambienti possono assumere connotazioni differenti e flessibili durante la giornata ed essere quindi usati in ogni momento per ospitare attività diverse. 

San Lazzaro di Savena (Bo), "campus Kid", fotografie di © Walter Vecchio

Di particolare importanza sono i nuovi spazi per lo sport (la tripla palestra è flessibile e suddivisibile per poter configurare diverse tipologie di campi sportivi) e di servizio utili allo svolgimento della attività sportive (spogliatoi, gradonate per il pubblico, magazzini e locali tecnici). Tali funzioni saranno in utilizzo non solo agli alunni, ma anche alle società sportive locali in orario extra-scolastico.

CREDITI DEL PROGETTO

Luogo: San Lazzaro di Savena (Bo)
Anno: 2024
Tipologia: Istruzione
Cliente: Comune di San Lazzaro di Savena
Area: 8.400mq  

Progetto: Mario Cucinella Architects  
Team di progetto Mario Cucinella design leader: Tommaso Bettini
Project director: Marco Dell'Agli, Cecilia Patrizi, Giulio Desiderio
Project Leader: Ulrich Seum, Luca Vernocchi, Luca Sandri

Architects: Silvia Conversano, Francesca Fabiana Fochi, Laura La Mendola, Alessio Naldoni, Simone Papucci, Maria Pazzaglia, Martina Ruini, Valerio Vincioni, Augusta Zanzillo

R&D specialist: Andrea Rossi
Landscape design: Roberto Bacchilega
Computational: Roberto Guidi
Senior visual artist specialist: Walter Vecchio  

Progettazione strutturale, impianti elettrici e speciali e coordinamento alla sicurezza: Ing. Tommaso Pazzaglia Progettazione antincendio: Arch. Christian Zambonini
Geologo: Geol. Claudio Preci
Esperto energetico-ambientale: Ing. Cosimo Marinosci

Impresa esecutrice primo e secondo stralcio: RTI con Capogruppo Ahrcos (opere edili), con Sistem (carpenteria lignea), INCI (carpenteria metallica), MEI (Impianti)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

pubblicato il:

vedi anche...
Maranello (Mo), inaugurato l'e-building Ferrari firmato Mario Cucinella Architects

Maranello (Mo), inaugurato l'e-building Ferrari firmato Mario Cucinella Architects

L'edificio inaugurato alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Un'architettura industriale con facciata vetrata continua altamente efficiente. Gli spazi dove sarà prodotta la futura Ferrari elettrica sono racchiusi in una "pelle" a tratti opalina e trasparente. Il concept della facciata ha seguito le logiche del Design for manufacturing and assembly.
La scuola come piazza coperta, a Pacentro (Aq) il polo firmato Mario Cucinella Architects e LAP Architettura

La scuola come piazza coperta, a Pacentro (Aq) il polo firmato Mario Cucinella Architects e LAP Architettura

Inaugurato il nuovo plesso nato da un percorso partecipato

L'architettura come spazio educatore, capace di influenzare la sfera cognitiva, sociale e affettiva di ogni studente. Come luogo di incontro e di condivisione e scambio di idee, concepito come una grande piazza coperta, colorata, luminosa e adattabile ai diversi utilizzi.