Parigi, la Ville Lumiére, chiunque vi abbia messo piede ne è rimasto affascinato, sia per la sua luce reale, che per il calore della cultura che ogni angolo della città emana.

Charles Dickens la definì addirittura il luogo più bello del mondo, o Jules Renard, importante scrittore francese, oltre che drammaturgo e critico letterario, sottolineava che "aggiungendo due lettere a Paris si ottiene Paradis".

L'architetta e fotografa Carlotta Di Sandro, nel suo recente viaggio, ha deciso di raccontarla attraverso 4 luoghi iconici, due conosciuti ai più, gli altri meno noti, ma anche per questo degni di essere scoperti.

Preparate il taccuino per prendere appunti!

1. Centre George Pompidou - Beaubourg

Opera 0 di Renzo Piano - progettata insieme a Richard Rogers e Gianfranco Franchini - struttura rivoluzionaria e non convenzionale per la sua estetica "ribelle", nonostante le critiche nei primi anni dalla sua inaugurazione, ha conquistato una posizione privilegiata nelle architetture simbolo di Parigi.

Subito dopo le Olimpiadi, il Centre Pompidou chiuderà le porte per un po' di tempo: dal 2025 al 2030 sarà infatti al centro di un monumentale progetto di recupero che - ci auguriamo - continuerà a farlo splendere per molti anni ancora.

INFO VISITA → centrepompidou.fr

2. Bourse de Commerce - Pinault Collection

Inaugurata nel 2021, la Bourse de Commerce continua il filone di Tadao Ando per la Pinault Collection, iniziato nel 2009 a Venezia.

Un museo per l'arte contemporanea che è esso stesso opera d'arte, con una ristrutturazione costata ben 160 milioni di euro che, con giochi sapienti di forme e materia è riuscita a costruire un dialogo armonico ed emozionante tra architettura e design, storia e contemporaneità, sensibilità, rispetto e know-how tecnico.

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Bourse de Commerce - Collezione Pinault, Parigi
Squadra che vince non si cambia (semmai si allarga)

INFO VISITA → pinaultcollection.com

foto: © Carlotta Di Sandro

3. Musée Bourdelle

Non tutti lo conoscono, ma chi ama la scultura non potrà certamente evitare una visita. Dedicato all'opera di Émile-Antoine Bourdelle, tra i più grandi scultori francesi di tutti i tempi, il Musée Bourdelle occupa gli spazi dell'artista, dove visse e lavorò dal 1885 al 1929.

La volontà di dare vita a una casa-museo fu una sua scelta, tanto da immaginare un progetto museografico in cui ogni scultura avrebbe trovato il suo giusto posto. Purtroppo non riuscì a vedere questo sogno realizzato. Il museo aprì le porte solo nel 1949.

Nel 1961, in occasione del centenario della nascita di Bourdelle, fu costruita su progetto dell'architetto Henri Gautruche la Grand Hall (destinata ad accogliere gli incarichi monumentali) e successivamente, nel 1992, l'architetto Christian de Portzamparc progettò i nuovi spazi espositivi.

INFO VISITA → bourdelle.paris.fr

foto: © Carlotta Di Sandro

4. Le Samaritaine

Riaperto nel 2021 dopo un cantiere durato 15 anni, il progetto dei grandi magazzini di Le Samaritaine ha visto coinvolti nel restauro testa e cuore dello studio SANAA, con un programma misto che, oltre alle attività commerciali, comprende anche l'hotel Maison Cheval Blanc, alcuni uffici, residenze pubbliche e un asilo nido.

Oggi l'edificio si fa notare per la sua pelle in vetro increspato, creando un gioco di luce e riflessi con gli edifici circostanti che la fa apparire come un drappeggio.

foto: © Carlotta Di Sandro

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