Cinque talentuose realtà di progettisti, sparse per tutto il mondo, sono state premiate lo scorso 6 maggio a Venezia durante il simposio del Global Award for Sustainable Architecture, il premio fondato nel 2006 dall'architetto e ricercatrice Jana Revedin per evidenziare i risultati di architetti, urbanisti o paesaggisti, che si distinguono per il loro impegno a favore della sostenibilità e dell'innovazione. Quello della sostenibilità è un tema molto attuale, emerso come una delle risposte più efficaci alla crisi ambientale globale. Ma cosa significa davvero costruire in modo sostenibile?
L'avanguardia di questo premio internazionale - alla sua 18ma edizione con il sostegno di Saint-Gobain come main partner - sta proprio nello sguardo oltre la sostenibilità ambientale, a favore di uno sguardo più ampio che coinvolge anche quella culturale e sociale.
L'attenzione verso i contesti complessi, spesso messi al margine del dibattito architettonico, fa di questo premio una lente di ingrandimento sul mondo, nonché un'occasione per scoprire realtà di professionisti ancora troppo nell'ombra.
Il tema dell'edizione 2025 "Architecture is Construction" ha sottolineato infatti il ruolo cruciale dell'architettura - e ovviamente dell'architetto - per affrontare le sfide attuali della costruzione sostenibile. Ne è derivata una mappa di laureati 2025 che incarnano diversità geografiche, disciplinari e culturali, ma accomunati da uno spirito guida univoco: il ruolo della comunità per la riuscita dei processi e le specificità locali come ricchezze capaci di orientare il progetto nella direzione più logica ed appropriata.
A ricevere i premi sono stati la dott.ssa Salima Naji, antropologa e architetto del MAROCCO • il prof. Dott. Hoang Thuc Hao, architetto, fondatore di 1+1>2 del VIETNAM • Marie Combette e Daniel Moreno Flores, architetti, fondatori di La Cabina de la Curiosidad, tra FRANCIA ed ECUADOR, • Marie e Keith Zawistowski, architetti, fondatori di onSITE tra FRANCIA e STATI UNITI e, infine, Andrea Gebhard, geografa, sociologa, urbanista e paesaggista, fondatrice di mgk mahl gebhard konzepte dalla GERMANIA.
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Cos'è il Global Award for Sustainable Architecture™?
Il Global Award for Sustainable Architecture™ - patrocinato dall'UNESCO - è stato fondato nel 2006 dall'Architetto e Ricercatrice Jana Revedin per promuovere i principi di sviluppo sostenibile e un approccio partecipato all'architettura nel nord e nel sud del pianeta. Il Simposio del Global Award for Sustainable Architecture™ è patrocinato dall'UNESCO. Il premio conta 90 vincitori da tutto il mondo che condividono l'etica dell'architettura sostenibile. Questa comunità persegue la ricerca, la sperimentazione e il cambiamento nei campi dell'architettura, della rigenerazione urbana e della responsabilità sociale accademica. A dimostrazione del suo ruolo pionieristico, cinque architetti o team insigniti del Global Award for Sustainable Architecture™ hanno vinto il prestigioso Pritzker Prize: - Wang Shu (Global Award for Sustainable Architecture™ 2007, Pritzker 2012), - Alejandro Aravena (Global Award for Sustainable Architecture™ 2008, Pritzker 2016), - Balkrishna Vithaldas Doshi (Global Award for Sustainable Architecture™ 2007, Pritzker 2018), - Anne Lacaton & Jean-Philippe Vassal (Global Award for Sustainable Architecture™ 2018, Pritzker 2021) - Diébédo Francis Kéré (Global Award for Sustainable Architecture™ 2009, Pritzker 2022). Nel 2024, il premio ha ricevuto il sostegno dell'Unione Internazionale degli Architetti (UIA).
Vincitori edizione 2025
Salima Naji, antropologa e architetta | Marocco
Originaria di Rabat, l'architetta e artista Salima Naji orienta da sempre il suo lavoro sulla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e sullo sviluppo socio-economico della comunità.
I suoi progetti si distinguono per l'approccio innovativo che riesce a preservare la tradizione senza rinunciare all'integrazione di elementi della modernità.
"I progetti del restauro dei granai collettivi nel sud del Marocco e la riabilitazione della Kasbah Aghenaj a Tiznit - ha sottolineato la giuria - evidenziano come l'interpretazione dell'architettura come forma di dialogo tra i diversi attori coinvolti possa generare una reale trasformazione sociale e un conseguente impatto sostenibile in contesti rurali, oltre che urbani".

Teatro all'aperto del centro d'interpretazione del Patrimonio di Tiznit, Medina di Tiznit

Souk Tablaba - Oasi di Taghjiijt, regione di Guelmin-Oued Noun, Marocco
Hoang Thuc Haosui (1+1>2) | Vietnam
Arriva da Hanoi, in Vietnam, il secondo laureato dei Global Award for Sustainable Architecture, premiato dalla giuria per aver dedicato interamente il suo lavoro alle zone rurali e alle comunità svantaggiate del Paese. La sua visione dell'architettura è inclusiva, dando agli abitanti il ruolo di attori chiave nel processo di progettazione e costruzione.
I suoi progetti - con estrema sensibilità nei confronti del contesto - promuovono il miglioramento delle condizioni di vita, valorizzando al contempo le tradizioni culturali spesso non considerate nelle economie in via di sviluppo.
Parallelamente alla professione, Thuc Haosui svolge attività di docenza universitaria, portando avanti una ricerca sperimentale su materiali e tecnologie.
"Le sue opere - ha sottolineato la giuria - dimostrano come l'architettura che rispetta le specificità locali possa diventare un potente strumento per il progresso sociale e culturale, rispondendo al tempo stesso alle sfide contemporanee della sostenibilità".


Casa Comunitaria di Cam Thanh, città di Hoi An, provincia di Quang Nam, Vietnam
Marie Combette e Daniel Moreno Flores (La Cabina de la Curiosidad) | Francia e Ecuador
Un duo carismatico che ha scelto Quito come base per la fondazione dello studio La Cabina de la Curiosidad.
Per Marie Combette e Daniel Moreno Flores, l'Ecuador rappresenta il luogo perfetto per elaborare un'idea personale di architettura, esplorandone risorse e materiali con approccio innovativo e multidisciplinare.
A metà strada tra laboratorio itinerante e una wunderkammer, la loro pratica progettuale mette a sistema etnografia, processi costruttivi e sensibilizzazione ecologica, con un'attenzione particolare alla gestione dei rifiuti e alla valorizzazione degli ecosistemi naturali. Nei loro progetti arte, artigianato, architettura si mescolano con la consapevolezza territoriale, consentendo di operare sia su infrastrutture pubbliche che su riqualificazioni paesaggistiche con estrema sensibilità e raffinatezza.
Per la giuria, infatti, "la Cabina de la Curiosidad incarna una rara capacità di trasformare le limitazioni locali in opportunità, rivelando la bellezza e l'immenso potenziale di un ambiente naturale ancora intatto".

Alloggio nella cava Baños de Agua Santa, provincia di Tungurahua, Ecuador

Centro dell'Artigianato Chaki Wasi della Comunità Shalalà, Zumahua, Ecuador
Marie e Keith Zawistowski (ONSITE) | Francia e Stati Uniti
Architetti franco-americani con base a Grenoble, Marie e Keith Zawistowski, fondatori di onSITE, incarnano una visione dell'architettura biculturale e impegnata.
Il loro approccio progettuale è regolato da un pensiero fisso: "l'architettura può migliorare la vita degli altri".
I progetti si distinguono, infatti, per un approccio ibrido che alla progettazione architettonica accosta la realizzazione pratica, con l'obiettivo di ridefinire il ruolo dell'architetto nella società, nel contesto accademico e nella professione stessa.
All'impegno nella progettazione, accostano quello socio-educativo e, attraverso la fondazione del designbuildLAB, coinvolgono studenti, esperti e leader delle comunità nella realizzazione di progetti educativi e solidali.
Dal 2015, dopo un esordio negli Stati Uniti che li ha visti impegnati nella realizzazione di 5 importanti progetti, hanno messo radici anche in Francia, impegnati in attività di docenza presso l'École Nationale Supérieure d'Architecture di Grenoble, dividendo l'insegnamento in teoria e esperienze concrete e transdisciplinari.
Premiati dalla giuria anche per i loro progetti in situ concepiti come laboratori inclusivi, lo studio basa la sua pratica nella cooperazione e nell'innovazione collettiva come volano per la ricerca di soluzioni sostenibili, radicate nelle realtà locali.

Casa (ou)verte rurale, Bordeaux, Francia

Rifugi Nomadi, Villard-de-Lans, Altopiano del Vercors, Francia
Andrea Gebhard (M · G · K) | Germania
La quinta laureata del Global Award for Sustainable Architecture è la geografa, sociologa, urbanista e paesaggista Andrea Gebhard. Il suo studio, con sede a Monaco, si distingue per il forte impegno politico a favore della reintroduzione della natura negli spazi abitati.
La sua filosofia parte infatti dalla convinzione che costruire, oggi, implichi il superamento dei limiti del costruito, a favore di un'indagine sulle risorse geografiche, naturali e climatiche proprie di ogni contesto. Il suo ruolo chiave nell'elaborazione di linee guida e norme per la progettazione di spazi aperti all'interno di ogni nuovo progetto di sviluppo ha portato alla creazione di paesaggi sostenibili e adeguati alle sfide future, migliorando la qualità degli spazi pubblici in un contesto di densificazione urbana.
La sua influenza va oltre la scala locale. "Il suo ruolo nel Programma di Sviluppo Regionale della Baviera (LEP) - ha sottolineato la giuria - testimonia il suo impegno ad affrontare le questioni ambientali e sociali su scala regionale e nazionale".
Dal 2021 presiede la Camera Federale degli Architetti della Germania (BAK), dove promuove posizioni originali e audaci sulle sfide legate all'urbanistica e all'architettura del paesaggio. Andrea Gebhardpropone soluzioni innovative per conciliare natura e urbanizzazione, ispirando così nuove norme per un futuro sostenibile.


Centro di Ricerca della Catalisi, Università Tecnica di Monaco, Germania
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→ globalawardforsustainablearchitecture.com
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