Quando Galeotti/Rizzato Architetti e mzc+ hanno iniziato a lavorare per A.D. Cose e Suggerimenti Srl, la villa era già lì.
Immobile, parzialmente trascurata, con aggiunte stratificatesi nel tempo e un passato disomogeneo. Si trattava di comprendere come inserirsi in un paesaggio complesso, senza introdurre un segno estraneo. Di costruire un sistema, prima ancora che un manufatto.
Il progetto si articola lungo due direzioni: da un lato il restauro conservativo della villa, dall'altro la costruzione di una nuova architettura, sobria e rigorosa, che afferma la propria contemporaneità. Ne risulta un confronto diretto tra passato e presente, in cui proporzioni, materiali e dettagli costruiscono una relazione visiva e funzionale fondata sull'ascolto reciproco.
Il nuovo volume si posiziona al margine: tra industriale e residenziale, tra funzione espositiva e racconto. Prende forma in relazione a ciò che esiste. Lavora su equilibri, distanze, pause. Una struttura che, come il contesto che la accompagna, è destinata a trasformarsi insieme ai suoi contenuti.
Da questa incertezza prende forma un gesto: la corte. Non un'aggiunta, ma una cerniera tra due epoche. Uno spazio di transizione verso la parte contemporanea, e al tempo stesso un punto da cui osservare l'antico con uno sguardo rinnovato.
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Foto di © Marco Cappelletti
Dal frammento alla relazione
Il progetto si sviluppa attorno a una residenza dei primi del Novecento, oggi sede degli uffici del brand A.D. Cose e Suggerimenti Srl, attivo nel settore dell'interior e dell'arredo. Il restauro conservativo ne ha recuperato le volumetrie originarie, eliminando le superfetazioni accumulatesi nel tempo e restituendo all'edificio leggibilità e coerenza tipologica.
Accanto alla villa si disponevano volumi secondari eterogenei, adibiti a magazzini e spazi tecnici. Al loro posto viene inserito un nuovo corpo edilizio, parallelo alla costruzione esistente, generando uno spazio centrale che assume funzione distributiva e rappresentativa.
La composizione è netta: due architetture autonome, messe in relazione da un vuoto ordinato che struttura il nuovo impianto e ne calibra le proporzioni.
courtesy GALEOTTI/RIZZATO ARCHITETTI, mzc+
La luce come principio compositivo
Il nuovo edificio si sviluppa su tre livelli, serviti da un corpo scala compatto e da un ascensore cilindrico. Gli ambienti interni sono progettati per garantire continuità visiva e massima flessibilità: arredi e materiali trovano posto in una struttura aperta, facilmente riconfigurabile.
L'apporto di luce naturale orienta l'intero impianto. Ampie aperture rivolte verso lo spazio centrale e il paesaggio agricolo modulano il ritmo delle facciate, alternando pieni opachi e superfici trasparenti. Il risultato è uno spazio attraversabile, permeabile, in costante relazione con l'esterno.
Le visuali sono studiate con attenzione: la residenza storica entra nel campo visivo, diventando elemento narrativo e punto di riferimento. I tre piani, differenti per altezze e finiture, mantengono coerenza compositiva e un rapporto equilibrato con ciò che li circonda.
Foto di © Marco Cappelletti
Un lessico materico consapevole
Il cemento sabbiato a vista definisce la struttura e l'identità del nuovo volume. Le superfici si relazionano con telai in legno chiaro, che marcano le aperture e introducono una componente materica differente all'interno di un impianto basato su elementi semplici e leggibili.
L'orditura dei solai e l'allineamento dei serramenti delineano una composizione attenta alle proporzioni e alla continuità tra interno ed esterno.
All'interno, l'impiego di legno, intonaci neutri e vetro accompagna l'allestimento mantenendo coerenza nel registro espressivo. La scala, realizzata in cemento gettato in opera, si configura come dispositivo distributivo e insieme come segno plastico. Collocata in posizione baricentrica, mette in relazione i tre livelli senza interrompere la continuità visiva e contribuisce alla costruzione di una sequenza spaziale fluida e leggibile.
Il racconto fotografico di Marco Cappelletti
Crediti del progetto
Luogo: via Terraglio 69, Treviso
Committente: A.D. Cose e Suggerimenti Srl
Progetto architettonico: Galeotti/Rizzato Architetti e mzc+
Progetto strutturale: Saico Ingegneria Srl
Progetto impiantistico: Studio ing. Enzo Conte
Progetto del verde: Laura Cocchis
Direzione lavori: arch. Mario Marchetti
Impresa costruttrice: Camillo Mardegan Snc
Impianto idraulico: Baggio impianti Srl
Impianto elettrico: Punto Light
Serramenti: Mixlegno group Srl e Fiorotto design
Fotografia: Marco Cappelletti, ig @_marcocappelletti
Disegni: courtesy Galeotti/Rizzato Architetti, mzc+
Progettazione: 2019 - 2022
Cantiere: 2022-2024
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