Decreto "Omnibus" è legge: 80 milioni per la rigenerazione urbana e proroga per il Superbonus per la ricostruzione post-sisma

58 milioni per l'edilizia penitenziaria e estensione del fondo opere indifferibili agli interventi non più finanziati dal Pnrr

di Mariagrazia Barletta

Stanzia 80 milioni per la rigenerazione urbana il decreto "omnibus" (Dl 95 del 2025) appena convertito in legge con l'approvazione in Aula alla Camera. Una cifra esigua se paragonata alle risorse su cui hanno potuto contare i grandi programmi come il Pinqua che ha beneficiato di ben 2,8 miliardi di euro, grazie anche al Pnrr.

Seppure con diverse limitazioni, il provvedimento mantiene in vita superbonus al 110% fino al 2026 per le aree colpite dai sismi che si sono verificati il 6 aprile 2009 (terremoto dell'Aquila) e dal 24 agosto 2016 (terremoto del Centro Italia). Queste ed altre le novità inserite nel decreto appena diventato legge.

80 milioni per la rigenerazione urbana

Viene istituito nello stato di previsione del ministero dell'Economia un fondo denominato «Fondo nazionale da ripartire per la rigenerazione urbana», con una dotazione pari a 50 milioni di euro per l'anno 2025 e 30 milioni di euro per l'anno 2026. I criteri di assegnazione delle risorse, le modalità di monitoraggio, rendicontazione e revoca delle stesse, sono rinviati ad un successivo decreto del ministro dell'Economia da emanare con i ministri dell'Ambiente, delle infrastrutture e dell'interno.

Superbonus al 110% fino al 2026 per la ricostruzione privata del Centro Italia

Il superbonus al 110% resta in vigore fino a tutto il 2026 per le aree colpite dai sismi che si sono verificati il 6 aprile 2009 (terremoto dell'Aquila) e dal 24 agosto 2016 (terremoto del Centro Italia), relativamente i territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dallo stato di emergenza. L'aliquota maggiorata vale anche nel 2026 per gli interventi antisismici e "trainati" del superbonus (isolamento termico e sostituzione di impianti di climatizzazione). Ci sono, però, tre limitazioni con le quali fare i conti.

La prima riguarda la tempistica dei progetti, ossia le istanze e le dichiarazioni per la realizzazione dei lavori devono essere state presentate entro il 30 marzo 2024 (data di entrata in vigore del Dl 39 del 2024). La seconda riguarda gli stanziamenti: la proroga al 2026, infatti, vale entro il limite delle risorse (400 milioni) già stanziate dal Dl "taglia-crediti" del 2023 per le deroghe al divieto di cessione del credito e di utilizzo del meccanismo di sconto in fattura riservate alle zone colpite dai terremoti. In altre parole, la proroga vale fino all'esaurimento delle risorse avanzate dallo stanziamento del 2023. La terza limita l'estensione del superbonus al 110% agli interventi per i quali è stata esercitata l'opzione di sconto in fattura o di cessione del credito.

Comunità estive per bambini e anziani

Il provvedimento stanzia 100mila euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027, per la realizzazione, anche mediante ricorso al partenariato pubblico-privato, di progetti per la realizzazione di comunità estive per bambini e per anziani, anche mediante la rigenerazione di edifici dismessi.

Estensione del Fondo opere indifferibili agli interventi non più finanziati dal Pnrr

Il provvedimento estende l'utilizzo del Fondo per l'avvio di opere indifferibili (il fondo del ministero dell'Economia istituito per far fronte all'aumento dei prezzi e conseguentemente rimodulare le basi d'asta negli appalti) agli interventi che non sono più finanziati a valere sulle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, purché alla data del 31 dicembre 2025 siano stati aggiudicati gli appalti per l'esecuzione dei lavori.

Contemporaneamente si dispone la revoca delle risorse del Fondo già assegnate nei casi in cui dal corredo informativo dei Codici identificativi di gara (Cig) risulti la mancanza dei requisiti di validità della procedura di affidamento o non si sia arrivati al traguardo dell'aggiudicazione dei lavori entro il 2025.

Risorse per l'edilizia penitenziaria

Vengono incrementati di 40 milioni di euro nel 2025 e 18 milioni di euro nel 2027 le risorse del fondo investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato per destinarli alla realizzazione di nuove infrastrutture penitenziarie e ad opere di riqualificazione delle strutture esistenti ricadenti nel piano del commissario straordinario all'edilizia penitenziaria.

Operatività Uffici per la ricostruzione dell'Aquila

Viene prorogato al 31 dicembre 2027 il termine di operatività degli Uffici speciali per la ricostruzione del Comune dell'Aquila e dei Comuni del cratere.

Fondi per la diga foranea di Genova

Il provvedimento destina 50 milioni di euro per il 2026 e 92,8 milioni di euro per il 2027 per l'avvio dei lavori della fase B della diga foranea di Genova.

Risorse per opere idriche a Venezia e in Sicilia

La legge riserva 23 milioni di euro al Comune di Venezia per il rifinanziamento di interventi di recupero insediamenti urbani lagunari previsti da una legge del lontano 1984, al fine di concorrere al potenziamento delle infrastrutture idriche comunali. Inoltre,10 milioni di euro per l'anno 2025 e 11 milioni di euro per l'anno 2026 sono destinati agli interventi di realizzazione degli impianti di dissalazione, anche mobili, nei comuni di Porto Empedocle, Trapani, Gela. Tali risorse provengono dal Fondo di garanzia per gli interventi finalizzati al potenziamento delle infrastrutture idriche.

Fondo di garanzia per la valorizzazione dei beni culturali

Con una modifica approvata al Senato viene rifinanziato, con uno stanziamento di 10 milioni di euro, il Fondo per la cultura e più nel dettaglio il fondo di garanzia per la concessione di contributi in conto interessi e di mutui per interventi di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale.

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