Architettura come armonia di contrasti

Ha conquistato i giurati della Architecture Foundation grazie all'incontro, esasperato attraverso la scelta delle volumetrie e dei materiali, tra un massiccio elemento strutturale, costituito da una spessa fascia di calcestruzzo ripiegata su se stessa, e un corpo completamente vetrato: Zaha Hadid ha prevalso sugli altri sette finalisti del concorso organizzato dalla prestigiosa istituzione culturale, proponendo un'idea di "casa dell'architettura" che sintetizza compiutamente istanze presenti - ma in modo parziale - anche nelle altre proposte.

Il bando, riportato sul sito ufficiale della A. F., richiedeva il progetto di un edificio di proporzioni contenute, solido e dotato di spazi flessibili, eventualmente anche integrato da proposte di innovazione tecnica. L'insieme ideato da Hadid sintetizza in un'immagine di forte impatto la massa volumetrica del grande "fiocco" di calcestruzzo con l'involucro trasparente dello spazio espositivo vetrato e si traduce anche in un sistema di ventilazione che naturalmente convoglia l'aria fresca dal pianoterra verso i livelli superiori.

Aria e luce naturale saranno garantiti anche dai lucernai azionati a motore e dalle aperture realizzate nella copertura. Gli spazi per gli uffici verranno collocati al primo piano, mentre al livello superiore sarà realizzato il bar, con una veduta suggestiva dell'interno, ma anche del panorama esterno. L'elemento a sbalzo, nella parte più alta dell'edificio, è destinato ad accogliere un ulteriore spazio per esposizioni, articolato in una varietà di dimensioni tale da potersi adattare a qualsiasi tipo di allestimento - dalle performance multimediali alle mostre con prototipi architettonici di grandi dimensioni. Nella nuova sede della Architecture Foundation potranno avere luogo anche incontri e dibattiti, per favorire la diffusione e la conoscenza dell'architettura contemporanea, cioè per realizzare la principale finalità della Fondazione.

Come riferisce il Telegraph, a differenza degli altri interventi di riutilizzo o restauro di strutture esistenti, che negli ultimi anni sono stati attuati tramite i proventi della lotteria, l'edificio della A. F., che rappresenta il primo centro culturale costruito ex-novo a Londra negli ultimi trent'anni, sarà finanziato interamente dal colosso immobiliare Land Securities, nell'ambito di un più ampio intervento di sviluppo che coinvolge l'area circostante.

La struttura progettata da Zaha Hadid sorgerà su un lotto di circa 600 mq, all'incrocio tra Southwark Street e Great Guildford Street, alle spalle della Tate Modern, e dovrebbe essere inaugurato nel 2006.


Gli altri finalisti del concorso per l'edificio della Architecture Foundation

a-GRAFT (2°classificato)

AOC (3° classificato)

Bernard Tschumi

Caruso St. John

Foreign Office Architects

Lacaton + Vassal

MVRDV

dal sito ufficiale della Architecture Foundation
immagini e note sui progetti (in inglese)

 

pubblicato il: