Proteggere la città storica dall'architettura contemporanea

Nel corso della riunione a Parigi del Comitato per la Salvaguardia del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, nel 2003, a partire dalla riflessione sul progetto di tre edifici alti a torre previsti  nel centro storico di Vienna, nacque l'idea di organizzare un incontro per affrontare le problematiche connesse al rapporto tra città storica e sviluppo urbano inteso nei termini della nuova architettura.

Come si apprende dal sito ufficiale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO), l'iniziativa si è effettivamente realizzata in questi giorni (12-14 maggio 2005), proprio nella capitale austriaca. La conferenza, incentrata su "Tutela del patrimonio mondiale e architettura contemporanea" e sposorizzata anche dall'ICOMOS (Consiglio internazionale dei monumenti e dei siti), è stata dedicata essenzialmente all'analisi di tre aspetti: il rapporto (controverso) tra conservazione e sviluppo, l'impatto degli edifici alti  e le possibili regole per la pianificazione nel contesto urbano storico.

In attesa delle conclusioni ufficiali, che saranno sottoposte  nel mese di luglio al Comitato per la Salvaguardia del Patrimonio Mondiale, rendono bene il clima le dichiarazioni di Francesco Bandarin, riportate dal settimanale Building Design: secondo il direttore del Centro del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, la progettazione nelle città che hanno una lunga storia alle spalle deve essere limitata.

Sempre da BD, si apprende che, tra le possibili linee guida proposte a Vienna per una gestione dei siti tutelati più consapevole dei rischi di "spersonalizzazione" e alterazione  prodotti dagli interventi contemporanei, dovrebbe esserci  anche un piano di conservazione, per regolamentare gli interventi nelle aree a ridosso dei siti tutelati dall'UNESCO.

Sito ufficiale
World Heritage and Contemporary Architecture 12-14 5 '05

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