Parquet: il buono, il brutto e il cattivo

comunicato Greenpeace

Il legno è uno dei materiali più ecologici: è un materiale vivo, è caldo, respira, insomma è naturale. E in più dura a lungo, ha un ottimo bilancio energetico, è biodegradabile, se trattato correttamente non inquina, e può essere utilizzato nel ciclo naturale del riciclo. Purché sia prelevato rispettando l'ambiente. Purtroppo questo non sempre avviene. 

La domanda di parquet di lusso in Italia è in crescita e per questa ragione compaiono di continuo nuove specie dai nomi esotici sul mercato. Varietà di colori, toni e venature, caratteristiche tecniche e decori per tutti i gusti.

Non tutti però sono consapevoli delle conseguenze ambientali di queste nuove tendenze. La grande disponibilità sul mercato sembra suggerire che si tratti di specie molto diffuse. Purtroppo non è sempre così. Spesso si tratta di specie rare o minacciate, che vengono da paesi nei quali i controlli sono scarsi e il fenomeno del taglio illegale molto diffuso. Il suono esotico di nomi come Wengè, Iroko e Doussiè dovrebbe piuttosto mettere in allarme i consumatori.

"Anche legni di origine apparentemente più innocua, come il larice siberiano, o il pino che viene dalle regioni più nordiche della Finlandia e della Russia, provengono spesso da foreste primarie minacciate."
Spiega Chiara Campione, responsabile della campagna Foreste di Greenpeace

Inoltre, il prelievo, legale o illegale, di alcune specie particolarmente rare sta velocemente portando tali specie all'estinzione rischiando di eliminare un'intera specie solo per arricchire un campionario.

In questa guida Greenpeace ha unito un giudizio generale sulle condizioni delle specie di legno impiegate, alla situazione specifica nei paesi di provenienza.

"In questo modo - spiega la Campionenon intendiamo dare giudizi perentori, ma indicare fattori di rischio. Dove il rischio è più alto, diviene più importante dotarsi di strumenti di prevenzione, come la certificazione forestale".

Esistono molti sistemi di certificazione forestale.
Greenpeace, assieme alla maggior parte delle associazioni ambientaliste internazionali, ritiene che il Forest Stewardship Council (FSC) sia il più affidabile fra loro, l'unico in grado di assicurare una sufficiente affidabilità dei controlli e delle verifiche su standard omogenei, in grado di assicurare la piena preservazione della foresta ed il rispetto dei diritti dei popoli indigeni che la abitano.

 

Guida al Parquet: www.greenpeace.it/parquet
Classifica Parquet: www.greenpeace.it/parquet/index.php?c=yes

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