L'artigiano degli spazi

Un architetto svizzero per il debutto sudamericano della cerimonia di consegna del Pritzker, che - come evidenziato dal presidente della Hyatt Foundation (pritzkerprize.com) - non aveva ancora avuto luogo nell'area geografica di provenienza di altri due grandi premiati, Oscar Niemeyer e Paulo Mendes da Rocha, ma che quest'anno si svolgerà nella capitale argentina: il prossimo 29 maggio, sarà Peter Zumthor a ricevere il riconoscimento istituito nel 1979 e destinato a un talento  tanto significativo da avere influenzato la cultura e "l'ambiente costruito attraverso l'arte dell'architettura" (pritzkerprize.com).

L'autore delle Terme di Vals, che da trent'anni vive in montagna, "rifiutando la maggior parte delle commesse che gli vengono prospettate" e accettando un incarico "solo se sente una profonda affinità per il suo programma" (nytimes.com), ha convinto la giuria del più importante premio di architettura grazie a un metodo progettuale rigoroso e a un'affinata sensibilità nell'uso dei materiali. Se alcuni mettono in relazione la scelta di Zumthor con una generale tendenza all'austerità  (bloomberg.com), evidentemente dettata dalla crisi internazionale, le motivazioni che hanno spinto i giurati a preferire una figura estranea all'ambiente degli "architetti-star" sembrano piuttosto derivare dall'apprezzamento del suo linguaggio indipendente dalle mode.

Nato nel 1943 a Basilea (bloomberg.com), Peter Zumthor è figlio di un ebanista e inizia la propria formazione come apprendista artigiano. Nella fase successiva del suo percorso, dopo gli studi di architettura, fa confluire nella pratica professionale l'approccio meticoloso dell'intagliatore e la cura - quasi "etica" - della sostanza da plasmare per definire lo spazio. "Lavoro un po' come uno scultore...Quando inizio, la mia prima idea per un edificio riguarda il materiale. Credo che l'architettura sia incentrata su questo." (nytimes.com).

Attraverso le poche opere realizzate - dal Museo d'Arte a Bregenz, al Padiglione Svizzero per Hannover 2000, fino al Museo Diocesano Kolumba di Colonia  - il vincitore del Pritzker Prize 2009 ha dimostrato di poter declinare in modo sempre diverso la propria attitudine all'essenziale, variando luoghi e temi in base alla personale curiosità: "La novità di ciò che si crea, da lì deriva tutto, non
dal seguire un'ideologia... E' grande diventare parte di una fede, che sia il Modernismo o altro,... ti dà sicurezza... tuttavia, se si aspira a realizzare qualcosa, si rivela una scelta negativa. Meglio essere se stessi.
" (architectsjournal.co.uk).

Selezione delle opere di Peter Zumthor (pdf - da pritzkerprize.com)

Galleria di immagini (da nytimes.com)

Intervista rilasciata da Peter Zumthor a the Architects'Journal (in inglese - da architectsjournal.co.uk)

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