Approvati il conto energia 2011 e le linee guida amministrative per le fonti rinnovabili
Approvati dalla Conferenza Stato-Regioni-Enti Locali il Conto Energia e le Linee Guida amministrative per le fonti rinnovabili.
Entrambi i provvedimenti sono stati predisposti dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Ambiente.
“Il Conto Energia e le Linee Guida, attesi da tempo dagli operatori del settore, danno una spinta decisiva alla strategia di sviluppo delle fonti rinnovabili delineata dal Governo.
Favoriscono l’innovazione in un settore fondamentale per la ripresa e la competitività del Paese e consentono, inoltre, l’armonizzazione e la semplificazione delle procedure nazionali e regionali”, ha commentato l’on.Stefano Saglia, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico con delega all’energia, in merito all’approvazione dei provvedimenti.
Il nuovo Conto energia per l’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici a partire dal 2011 opera una riduzione degli incentivi che si traduce in un vantaggio per il consumatore.
Infatti grazie al contenimento degli oneri di sistema, questi non andranno a gravare più sul conto finale della bolletta elettrica.
Il decreto riconosce sull’energia prodotta una tariffa incentivante fissa e garantita per 20 anni a partire da quando l’impianto entra in esercizio a cui può accedere chiunque (persone fisiche, giuridiche, soggetti pubblici, condomini).
Per gli impianti che entrano in esercizio nel 2012 e nel 2013 le tariffe saranno decurtate del 6% ogni anno.
Per gli anni successivi si provvederà con un nuovo decreto.
La riduzione, inoltre, è contenuta per i piccoli impianti e più marcata per i grandi impianti.
Questo è possibile grazie ai progressi della tecnologia e alla riduzione dei costi dei pannelli.
Il provvedimento offre largo spazio all’innovazione tecnologica, con particolare attenzione al fotovoltaico a concentrazione, alle installazioni con sistemi di accumulo e a quelle ad alta integrazione architettonica.
L’obiettivo è orientare verso una maggiore efficienza complessiva.
Con il sostegno al fotovoltaico si attende di raggiungere gli obiettivi stabiliti per il 2020 in sede comunitaria (potenza fotovoltaica dagli attuali 1350 MW fino a 8.000 MW).
Le Linee Guida nazionali riguardano l’Autorizzazione Unica per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.
L’obiettivo è definire modalità e criteri unitari sul territorio nazionale per assicurare uno sviluppo ordinato sul territorio delle infrastrutture energetiche.
Con le Linee Guida vengono fornite regole certe che favoriscono gli investimenti e consentono di coniugare le esigenze di crescita e il rispetto dell’ambiente e del paesaggio.
Sono state predisposte dal Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’ambiente e con il Ministro per i Beni e le Attività Culturali. Le Regioni e gli Enti Locali – a cui oggi è affidata l’istruttoria di autorizzazione – dovranno recepire le Linee guida entro i 90 giorni successivi alla pubblicazione del testo.
LINEE GUIDA FONTI RINNOVABILI:
SCHEDA RECANTE I PRINCIPALI CONTENUTI
1) Sono dettate regole per la trasparenza amministrativa dell’iter di autorizzazione e sono declinati i principi di pari condizioni e trasparenza nell’accesso al mercato dell’energia;
2) Sono individuate modalità per il monitoraggio delle realizzazioni e l’informazione ai cittadini;
3) È regolamentata l’autorizzazione delle infrastrutture connesse e, in particolare, delle reti elettriche;
4) Sono individuate, fonte per fonte, le tipologie di impianto e le modalità di installazione che consento l’accesso alle procedure semplificate (denuncia di inizio attività e attività edilizia libera);
5) Sono individuati i contenuti delle istanze, le modalità di avvio e svolgimento del procedimento unico di autorizzazione;
6) Sono predeterminati i criteri e le modalità di inserimento degli impianti nel paesaggio e sul territorio, con particolare riguardo agli impianti eolici (per cui è stato sviluppato un allegato ad hoc);
7) Sono dettate modalità per coniugare esigenze di sviluppo del settore e tutela del territorio: eventuali aree non idonee all’installazione degli impianti da fonti rinnovabili possono essere individuate dalle Regioni esclusivamente nell’ambito dei provvedimenti con cui esse fissano gli strumenti e le modalità per il raggiungimento degli obiettivi europei in materia di sviluppo delle fonti rinnovabili.
(Fonte: Ministero dello Sviluppo economico)
pubblicato in data: 14/07/2010