KEY – The Energy Transition Expo

La transizione energetica non è più un orizzonte futuro: è un processo in atto, che richiede aggiornamento, strumenti e cooperazione strategica.

È in questo contesto che si inserisce con forza la quarta edizione di KEY – The Energy Transition Expo, in calendario dal 4 al 6 marzo 2026 alla Fiera di Rimini, organizzata da IEG – Italian Exhibition Group.

KEY si propone come un hub relazionale per la community del settore in Europa, Africa e Mediterraneo; un crocevia tra innovazione tecnologica, progettazione, finanza e industria, capace di accelerare la decarbonizzazione. Nella prossima edizione pone al centro l’efficienza energetica come motore essenziale di un cambiamento che deve essere credibile, scalabile e condiviso.

Esploriamo le novità più significative di KEY 2026, in particolare le opportunità che questo evento offre a chi opera nei campi dell’efficienza, del building sostenibile, della progettazione integrata e delle competenze green.

Il nuovo layout “a tutto quartiere” e l’area EPC & Finanza

Una delle novità più rilevanti di KEY 2026 è la trasformazione del modello spaziale: per la prima volta sarà occupata l’intera area fieristica di Rimini, con una visione sempre di più integrata e sinergica. I sette settori espositivifotovoltaico, eolico, idrogeno, energy storage, efficienza energetica, mobilità elettrica e città sostenibili – dialogheranno infatti tra loro con continuità.

Tra questi, assume un rilievo strategico un padiglione dedicato a EPC e Finanza, collocato in posizione cardine tra le aree di solare, eolico ed energy storage. Questa scelta è significativa: Engineering, Procurement & Construction, insieme ai modelli finanziari, sono leve fondamentali per la realizzazione su vasta scala di impianti rinnovabili e sistemi di accumulo. In altri termini, non basta progettare tecnologie performanti: servono strutture finanziarie, modelli contrattuali, capacità di investimento e sistemi di rischio sostenibili.

Questo spazio specializzato diventa un luogo in cui i progettisti, insieme a operatori EPC, banche, investitori e fondi infrastrutturali, potranno incontrarsi, discutere opportunità, proporre modelli replicabili e studiare casi concreti.

Efficienza energetica: il cuore pulsante della transizione

In KEY 2026 l’area tematica Energy Efficiency è stata potenziata e riordinata. Due spazi, in particolare, meritano una segnalazione:

  • Il Sustainable Building District, in partnership con Green Building Council Italia, conferma la sua presenza. Questa piattaforma è destinata a essere punto di riferimento per l’edilizia sostenibile, promuovendo cultura dell’economia circolare nel settore delle costruzioni, favorendo il networking, lo scambio di competenze e l’aggiornamento professionale tra progettisti, imprese, fornitori, enti e stakeholder.
  • Lo spazio riservato a Federcostruzioni, nuovo partner di KEY, che mette in campo la forza della filiera italiana delle costruzioni, per rappresentare i diversi attori del mercato edile, infrastrutturale, dei materiali, dell’ingegneria e degli impianti.

Per chi opera nel mondo dell’architettura, dell’ingegneria e del building design, l’area efficienza costituisce un’opportunità preziosa. Le tecnologie, i materiali, i sistemi impiantistici, le strategie di retrofitting e i modelli di integrazione energetica si ritrovano tutti in uno spazio espositivo e culturale pensato per stimolare applicazioni concrete nel costruito.

Innovazione, start-up e competenze: l’Innovation District

KEY 2026 dedica uno spazio strutturato all’Innovation District, concepito come presidio dinamico per Start-up, PMI innovative, spin-off tecnologici, tanto italiani quanto internazionali – selezionati da una Call for Start-up. Non un semplice padiglione, ma un vero laboratorio in cui coesisteranno innovazione, networking e visibilità tecnologica.

Al suo interno troverà spazio anche il progetto Green Jobs & Skills, mirato a promuovere l’incontro tra domanda e offerta nel campo delle competenze sostenibili, un tema fondamentale in una transizione che necessita di figure qualificate (energy manager, auditor energetico, progettisti passivi, specialisti in sistemi ibridi, ecc.).

Inoltre, il Premio Innovazione Lorenzo Cagnoni riconoscerà le tre start-up con maggiore potenziale innovativo presenti a KEY e sette espositori (uno per ciascun settore merceologico) per i progetti più all’avanguardia.

Per i progettisti che spesso guardano all’innovazione con curiosità ma si confrontano con limiti di scala o finanziamento, l’Innovation District è uno spazio da monitorare: un potenziale ponte verso collaborazioni, progetti pilota e replicabilità.

Call for Papers, dibattito scientifico ed eventi in parallelo

Un’altra componente cruciale dell’identità di KEY è l’impegno nella ricerca e confronto scientifico. Anche per il 2026 è stata rilanciata la Call for Papers, aperta a università, enti di ricerca, aziende e associazioni, anche se non direttamente espositrici. I 25 abstract selezionati verranno pubblicati su uno speciale numero della rivista QualEnergia Science. 

In concomitanza fisica con KEY, si terrà DPE – International Electricity Expo, manifestazione dedicata all’ecosistema elettrico (generazione, trasmissione, distribuzione, automazione e sicurezza), promossa in collaborazione con le associazioni del settore: Associazione Generazione Distribuita, ANIMA Confindustria e Federazione ANIE. La sinergia tra KEY e DPE rafforza il carattere integrato dell’evento, consentendo un dialogo diretto tra comparti energetici e infrastrutturali.

Cosa significa KEY 2026 per i professionisti del costruire

Per un architetto, un ingegnere, uno specialista in efficienza o un consulente energetico, KEY 2026 può rappresentare molto più di una fiera: è una piattaforma di confronto e crescita. Ecco alcuni motivi per tenerlo in agenda:

  • Accesso alle tecnologie e ai materiali: la possibilità di vedere dall’interno sistemi di ultima generazione per efficienza, accumulo, integrazione rinnovabile, digitalizzazione dei sistemi energetici.
  • Relazioni strategiche: l’area EPC & Finanza permette di dialogare con imprese che realizzano impianti su scala industriale e con investitori interessati allo sviluppo di progetti su larga scala.
  • Formazione e aggiornamento: il programma convegnistico, la Call for Papers e l’interazione con enti e istituzioni rendono l’evento un’occasione di arricchimento culturale e tecnico.
  • Visibilità e networking per le imprese creative: le start-up, le PMI e i progetti emergenti possono trovare un palco qualificato, potenziali partner e, nei casi migliori, opportunità di scale-up.
  • Cross-fertilizzazione: l’articolazione in settori connessi consente ai progettisti di cogliere sinergie, contaminazioni e nuovi paradigmi progettuali.

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KEY – THE ENERGY TRANSITION EXPO

I NUMERI DELL’EDIZIONE 2025

Presenze totali 67.216

Visite internazionali (vs edizione 2024) +26%

Brand espositori 1.026

Paesi rappresentati 104

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