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L’Italia è un paese dal patrimonio storico e architettonico straordinario. Molti dei luoghi della cultura e della formazione sono ospitati all’interno di edifici dal valore simbolico, che spesso però presentano problemi da un punto di vista energetico. È dunque importante intervenire per migliorare le prestazioni termiche di questi edifici, preservandoli allo stesso tempo, e garantendo la prosecuzione delle funzioni che storicamente ospitano, senza negare i comfort moderni ai suoi fruitori.

Questo il caso del Seminario Vescovile di Bergamo, dove è stato necessario un intervento di ammodernamento dell’impianto di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria: l’impianto di riscaldamento originale, risalente alla ristrutturazione degli anni ‘60, si presentava inadeguato rispetto alle necessità di questa complessa struttura.

Per rispondere alle nuove esigenze di riduzione dei consumi e miglioramento delle prestazioni, è stato avviato un progetto di riqualificazione energetica che ha ridisegnato completamente l’assetto impiantistico.

Il Seminario di Bergamo

Il Seminario è presente nella città di Bergamo sin dal 1567, ma si trasferì nell’edificio che lo ospita attualmente nel 1821, sul colle di San Giovanni, uno dei sette colli su cui si estende Bergamo Alta.

L’edificio, radicalmente ristrutturato nel 1967, fa parte di una cittadella che si sviluppa su otto livelli collegati da due gallerie anulari. Si tratta di un sistema complesso di spazi, funzionali alla vita comunitaria, che includono, come da indicazioni del Concilio di Trento, una scuola di discipline classiche, ecclesiastiche, musicali, liturgiche per istruire i futuri ministri dell’altare.

Al suo interno le funzioni sono divise in due sezioni: della prima fanno parte tutti gli spazi dedicati all’istruzione, come le aule del ginnasio e del liceo, le aule propedeutiche e di teologia e la biblioteca; nella seconda sezione trovano posto la chiesa – fulcro della composizione – il teatro, la palestra, le cucine e i refettori ipogei; infine le coperture delle strutture interrate costituiscono i cortili riservati allo svago e al tempo libero dei seminaristi.

Nuova centrale termica per l’Istituto Scolastico Diocesano

Per rispondere alle nuove esigenze di riduzione dei consumi e miglioramento delle prestazioni, è stato avviato un progetto di riqualificazione energetica che ha ridisegnato completamente l’assetto impiantistico.

Vista la complessità dell’edificio, si può quindi comprendere l’importanza che ha avuto la trasformazione degli impianti e – proprio per questo motivo – la committenza ha deciso di rivolgersi ad Hoval, in quanto aveva già potuto testare la qualità dei prodotti e del servizio offerto in altre strutture.

In accordo con il progetto impiantistico e a seguito dello smantellamento del vecchio impianto, sono state installate: tre caldaie a condensazione a gas, un sistema di produzione istantanea di ACS e un sistema di regolazione per il monitoraggio dell’impianto.

Efficienza e riduzione dei consumi

Le nuove caldaie a condensazione a gas Hoval UltraGas® 850 di ultima tecnologia, hanno inciso sul comfort termico di questo edificio storico e migliorato la qualità sia in termini di efficienza e di riduzione dei consumi, sia in termini di impatto ambientale. Questa tipologia di caldaia ha offerto due vantaggi principali:

  • un efficiente recupero di calore grazie allo scambiatore ad alta stratificazione dotato di superfici di scambio AluFer®, che moltiplica per cinque la superficie di scambio termico, consentendo il massimo sfruttamento della condensazione e raggiungendo rendimenti superiori al 109%;
  • riduzione delle emissioni grazie al bruciatore con tecnologia ad irraggiamento UltraClean®.

L’ Ing. Dieter Schenk, progettista l’impianto, sottolinea inoltre che non è stato necessario installare in aggiunta compensatori idraulici né pompe primarie per garantire la necessaria condensazione. Una soluzione alternativa avrebbe comportato la necessità di aggiungere altri componenti, con un supplemento di costi, a fronte di una resa inferiore.

Per garantire la disponibilità di acqua calda sanitaria alla temperatura desiderata, nonostante l’elevato fabbisogno, è stato installato il sistema di produzione istantanea di ACS Hoval TransTherm® Aqua F 6-50, provvisto di regolatore TopTronic® E con disinfezione termica.

Controllo da remoto dell’impianto

L’intero sistema è stato concepito in ottica smart, con l’obiettivo di ottimizzare e rendere più intuitiva l’interfaccia uomo-macchina, ottenendo allo stesso tempo dei vantaggi diretti: maggiore efficienza dell’impianto, riduzione dei consumi e manutenzione semplificata.

In accordo con il concetto di Smart Heating, è stato quindi installato all’interno del Seminario, il sistema di termoregolazione e controllo Hoval Digital TopTronic® Supervisor che fornisce tutti i principali parametri e dati operativi, che possono essere comodamente monitorati, analizzati e modificati tramite lo schermo del sistema o da remoto, accedendo alla piattaforma tramite browser web al server sul quale è stato installato il software di gestione ed effettuare il login con le proprie credenziali di accesso.

Le altre funzionalità principali del sistema Hoval Digital impiegato nel Seminario sono:

  • gestione remota dei parametri, degli stati e degli allarmi;
  • ottimizzazione dell’impiego di energia durante la produzione di calore;
  • cambio degli orari per ogni circuito di riscaldamento e ACS;
  • gestione di ogni singolo generatore e visualizzazione dettagliata del suo funzionamento;
  • storicizzazione automatica di dati e allarmi e possibilità di ricevere un’email quando uno di questi componenti invia un alert o la caldaia segnala un malfunzionamento o un’anomalia;
  • visualizzazione grafica dei dati storici, con possibilità di creazione di export personalizzati.

Luca Gottini, titolare della GT Service, che ha eseguito la messa in funzione degli impianti all’interno dell’Istituto scolastico diocesano, conferma che l’installazione è stata semplice e veloce, e sottolinea come l’utilizzo del sistema di monitoraggio sia risultato utile anche nelle fasi di collegamento, e immediatamente intuitivo per la committenza, sia nella gestione diretta che tramite la gestione dell’impianto da remoto.

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