Che ci si passi a piedi sul cammino di Santiago o in macchina sulla strada verso il Portogallo, che si cerchino le sfrenate “semane grandi”, l’eccellente gastronomia o le migliori onde da surfare, i Paesi Baschi spagnoli rappresentano un punto di approdo ideale per una vacanza on the road.

Ecco allora – come avevamo già fatto per la Costa Azzurrauna raccolta di spunti per arricchire il proprio viaggio con qualche visita di architettura e scoprire come il patrimonio paesaggistico e culturale unico di questa regione abbia influenzato alcuni dei maggiori architetti spagnoli, come Rafael Moneo, Francisco Mangado e Nieto e Sobejano e grandi progettisti internazionali come Frank Gehry, Zaha Hadid e il premio Pritzker Arata Isozaki.

L’itinerario è suddiviso in cinque tappe – San Sebastián, Bilbao, Vitoria, Pamplona e La Rioja – pensate come cinque percorsi autonomi da percorrere in una giornata, ci sarà il tempo per tutto: passeggiare lungo il fiume Nervión, degustare vini e pintxos locali, prendere il sole sulle terrazze e molto altro ancora…

SAN SEBASTIÁN / DONASTIA
una giornata con il naso all’insù tra le meraviglie della città

San Sebastián è come un quadro belle époque punteggiato di particolari contemporanei, dove si incontrano senza distinzione surfisti scalzi che attraversano la strada, turisti in cerca dei migliori pintxos di Spagna e autentici baschi, fieri di raccontare la bellezza della regione.

Anche l’architettura rispecchia questa atmosfera di commistione e per questo, il miglior modo per scoprire la città, è percorrerla con il naso all’insù, lasciandosi sorprendere, di volta in volta, da alcune delle sue meraviglie, come l’oceano che si specchia nel Kursaal di Rafael Moneo, la vegetazione del monte Urgull che spunta dalla facciata di alluminio del San Telmo Museoa di Nieto e Sobejano, l’imponenza della Construcción Vacía di Jorge Oteiza e la vista inaspettata dall’ultimo piano della Tabakalera, un’ex fabbrica di tabacchi ora luogo di arte, design e imprese culturali.

L’ultima “meraviglia” è invece a mezz’ora da San Sebastián, è il Museo Chillida Leku, un’oasi di arte e natura fondato e costruito nel 2000 dal celebre scultore di San Sebastián Eduardo Chillida.


San Sebastian, Kursaal


San Sebastian, San Telmo Museoa

BILBAO
una passeggiata tra l’architettura contemporanea affacciata sul Ría del Nervión

Architetti e non hanno di Bilbao un’unica immagine: la spettacolare composizione di titanio del Guggenheim Museum.

Pur essendo un’ottima scusa per una sosta nella città, il capolavoro di Gehry non è tuttavia l’unica opera contemporanea che vanta Bilbao, un itinerario lungo il fiume Nervión permetterà di scoprirne, in un’unica giornata, alcune delle maggiori.

Si parte dal Puente Zubizuri (“Ponte Bianco” in basco) di Santiago Calatrava, inquadrato dalle due torri dellIsozaki Atea, il complesso progettato da Arata Isozaki in collaborazione con Iñaki Bilbao Aurrekoetxea, per poi proseguire verso il Guggenheim Museum di Frank Gehry, da qui sarà possibile osservare uno dopo l’altro la Biblioteca Universitaria de Deusto di Rafael Moneo, la Torre Iberdrola di Cesar Pelli, l’enorme centro commerciale Zubiarte di Robert Stern e il Palazzo Euskalduna di Federico Soriano e Dolores Palacios.
Alla fine della passeggiata si arriverà nel “tempio” dell’Athletic Bilbao e si potrà visitare lo stadio San Mamés di César Azkarate e Mikel Sanz de Prit e il AC Museoa, progettato da Vaillo + Irigaray.

Fuori dall’itinerario si potrà ancora fare una sosta alla penisola del ZaWP – Zorrotzaurre Art Working Progress di Zaha Hadid, un progetto di rigenerazione urbana che ha dato vita ad un quartiere di arti ed eco-residenze e La Alhondiga, un ex magazzino abbandonato trasformato da Philippe Starck in un centro dedicato all’intrattenimento, con cinema, gallerie d’arte e una piscina sul tetto.

Infine un consiglio, ovunque in città prestate attenzione ai tubi vetrati che escono dal suolo, si tratta dei “fosteritos”, le uscite della metropolitana di Bilbao disegnate da Norman Foster agli inizi degli anni ’90.


Bilbao, Guggenheim Museum


Bilbao, Puente Zubizuri visto dall’Isozaki Atea

VITORIA / GASTEIZ
il capoluogo basco che guarda al futuro, tra spazi pubblici, restauri e nuove costruzioni

Piacevole da vivere e da visitare Vitoria è il capoluogo dei Paesi Baschi, nel suo intricato sistema di spazi pubblici e piazze, architetti e urbanisti troveranno sicuramente ottimi spunti di arredo urbano, pianificazione e anche sostenibilità, la città è stata infatti nominata Capitale Verde Europea nel 2012 e vanta un consolidato programma di sviluppo sostenibile.

Per gli amanti del restauro infine due sono le visite imperdibili, la prima è al cantiere della Cattedrale di Santa Maria, un edificio gotico concluso nel XIV secolo oggi oggetto di un vasto progetto di riabilitazione avviato nel 2000 e la seconda al Museo de Arqueología de Álava, uno dei capolavori di Francisco Mangado che come uno scrigno risolve un complesso sistema di relazioni tra musealizzazione, archeologia, recupero edilizio e inserimento di un nuovo intervento in tessuti storici consolidati.


Vitoria, Plaza Virgen Blanca


Vitoria, Museo de Arqueología de Álava

PAMPLONA / IRUNA
sulle orme dell’architettura contemporanea spagnola

La fama di Pamplona è anticipata da quella della celebre Festa di San Firmino, ma non solo, gli appassionati di architettura spagnola sapranno infatti che qui hanno sede alcuni tra i maggiori studi della penisola, come Francisco Mangado, Vaillo + Irigaray e Pereda Pérez Arquitectos.

Ecco allora un piccolo itinerario per ripercorrere le loro più celebri opere passeggiando nel centro storico, si incomincia dalla grande piazza del Centro Congressi Baluarte di Francisco Mangado, per proseguire verso l’edificio di Calle de los Descalzos 24, un complesso di 6 case popolari disegnate da Pereda Pérez Arquitectos (cercate di entrare nel passaggio pubblico), il Regio archivio generale della Navarra restaurato da Rafael Moneo e infine il Museo Occidensdisegnato da Vaillo + Irigaray all’interno della Cattedrale di Pamplona.

A fine giornata infine è il momento ideale per concedersi una passeggiata panoramica lungo le mura della città e, perché no, un aperitivo alla Meson del Caballo Blanco, mentre per proseguire con l’architettura anche nel dopo cena si consiglia la discoteca Canalla di Vaillo + Irigaray.

Con un po’ più di tempo, si consiglia di visitare l’Università della Navarra, con il Museo progettato da Rafael Moneo e l’Edificio de Oficinas di Francisco Mangado, e, a circa 8 km da Pamplona, il Museo Jorge Oteiza, un cubo di cemento armato rossiccio, disegnato da Francisco Javier Sáenz de Oiza per ospitare la casa e una ampia selezione di opere del celebre scultore basco.


Pamplona, Palacio Balauarte


Pamplona, Calle de los Descalzos 24 | © Pereda Pérez Arquitectos

LA RIOJA
le bodegas delle archistar tra le vigne secolari spagnole

La Rioja è fra le regioni vinicole più importanti della Spagna, l’eccellenza del suo vino richiama enoturisti da ogni parte del mondo, ma non solo, anche gli architetti cominciano a percorrerla con grande interesse, incuriositi, oltre che dalle bellezze delle sue vigne secolari, anche dalle oltre 500 bodegas (cantine) che costellano di architettura contemporanea il paesaggio.

Visitarle tutte è per un turista un’impresa quasi impossibile, il consiglio per chi ha a disposizione un’unica giornata è di incominciare con la Bodega Ysios di Santiago Calatrava (2001) per ammirare il panorama dalla suggestiva sala degustazioni, pranzare nel borgo di Laguardia, visitando le cantine vinicole sotterranee costruite in ex tunnel militari, e infine concludere con la Bodega Marqués de Riscal, una vera e propria città del vino con una delle più antiche cantine della zona (1858) e un hotel di lusso firmato da Frank Gehry (2006).

Con un po’ più di tempo meritano una sosta anche:


Cantina di Ysios, Laguardia


Bodega Marqués de Riscal , hotel di Frank Gehry

Consigli per proseguire il viaggio


Cité de l’Océan, Biarritz, Francia

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