Che cosa si intende per tecnologia a “tunnel”

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È uno dei sistemi più evoluti nel settore delle casseforme industrializzate che necessitano di attrezzature di cantiere complesse e costose, tali da rendere conveniente l’impiego di questa tecnologia soltanto per interventi di notevoli dimensioni (oltre i 250 alloggi).

I tunnel meccanici sono costituiti da una matrice piana in lamiera metallica a forma di U rovesciata che ha il compito di sagomare e contenere il getto in cls.

L’uso del “tunnel” consente il getto contemporaneo di setti e di solai che vengono a costituire un insieme monolitico senza soluzione di continuità, realizzando così una compagine strutturale molto solida che permette l’uso di questa tecnologia anche in zone sismiche.

Le casseforme vengono posizionate una di seguito all’altra fino a formare una “canna” di profondità, luce e altezza pari a quella di un piano dell’edificio da realizzare.

La lunghezza di ciascun tunnel è di 2,5 m, la larghezza può variare da un minimo di 1,25 fino ad un massimo di 6,00 m grazie alla presenza di una trave estensibile sotto il pannello orizzontale.

Il ciclo di lavorazione giornaliera prevede la realizzazione di una batteria di canne, cioè il getto di una serie di tunnel affiancati che costituiscono il nucleo operativo del cantiere e che in media corrispondono a 80-120 mq di piano, vale a dire un alloggio al giorno.

Naturalmente per poter avere questo ritmo di lavorazione si deve ricorrere ad un sistema di indurimento forzato del getto che il mattino successivo deve essere disarmato per poter utilizzare i tunnel in un altro ciclo giornaliero.

La velocità di indurimento del getto viene assicurata sia dalla presenza di poca acqua nell’impasto (si usano dei fluidificanti per rendere il composto lavorabile), sia dal riscaldamento dei tunnel con stufe a gas a raggi infrarossi o con ventilatori di aria calda, per non disperdere il calore, vengono inoltre abbassati dei teloni alle estremità del tunnel.

L’intero sistema produttivo a tunnel necessita di una razionale organizzazione del cantiere per quanto riguarda l’uso dell’attrezzatura e la programmazione delle diverse fasi del processo costruttivo.

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