Raster

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Le immagini raster sono immagini composte da punti (pixel), che diventano ben visibili quando si effettua uno zoom in avvicinamento. In AutoCAD si possono inserire tramite il comando Inserisci > Immagine Raster.

Al contrario delle immagini vettoriali (come i disegni di AutoCAD o i file DWF e PDF), composte da forme geometriche descritte internamente tramite modelli matematici, le immagini raster hanno In linea di massima una precisione limitata, dovuta alla loro “granularità”.

I formati più diffusi di immagine prevedono la disposizione dei punti su una griglia rettangolare, composta da righe e colonne, che definisce la larghezza e l’altezza, misurate in pixel, dell’immagine. Maggiore è il numero di punti e maggiore, naturalmente, è l’ingombro in memoria dell’immagine. Per esempio raddoppiando la larghezza e l’altezza di una immagine, la sua area si quadruplica e lo spazio in memoria aumenta in modo corrispondente.

Spesso si parla di risoluzione, invece di larghezza e altezza. In questo caso si misura il numero totale di punti in un’unità lineare. Per esempio 200 DPI è la risoluzione di una immagine con 200 punti per pollice (Dot Per Inch).

Possiamo distinguere le tipologie di immagini innanzitutto in base alla loro “profondità di colore”, ovverosia in base al numero di colori visualizzabili nell’immagine:

  • monocromatiche: sono composte da pixel accesi o spenti, non colorati. In AutoCAD solo queste immagini possono essere trasparenti (impostando la proprietà “Trasparente” su “Sì” nella tavolozza delle proprietà). Cambiando il colore dell’immagine tramite le sue proprietà, cambia anche il colore dei pixel. Un pixel occupa un bit (1/8 di byte) in memoria.
  • a tavolozza: sono immagini che permettono di utilizzare un numero limitato di colori, in genere 256. Poco adatte alle fotografie, possono invece essere utilissime nelle mappe o nei loghi. Un pixel occupa generalmente un byte di memoria.
  • in toni di grigio: possiamo interpretare queste immagini come immagini a tavolozza, in cui i colori sono ordinati dal nero al bianco. In genere sono quindi disponibili 256 toni di grigio e un pixel occupa 1 byte in memoria.
  • colore reale: nella sua forma più tipica si tratta di miscelare più colori rappresentati ciascuno da una scala dal nero alla massima saturazione possibile. Di solito, per ogni pixel,  il colore miscelato è memorizzato tramite un byte. Nel caso delle immagini RGB, per esempio, si miscelano il rosso (Red), il verde (Green) e il blu (Blu) per ottenere sul monitor tutti i colori rappresentabili. In questo caso un pixel occupa 3 byte in memoria.

Per dare un’idea concreta delle dimensioni inmemoria di un’immagine prendiamo un esempio: una scansione a 300 DPI in colore reale RGB di un foglio A4 (cioè 210x297mm):

in orizzontale abbiamo 210/25.4*300 = 2481 punti (25.4 è il fattore di conversione dei millimetri ai pollici).

in verticale abbiamo 297/25.4*300 =3508 punti.

quindi 2481×3508 punti = 8703348 punti

un punto occupa 3 byte. In totale servono 26110044 byte, circa26 MegaByte.

Il precedente esempio rende chiaro perchè, in AutoCAD, chi lavora con le immagini deve fornirsi di un PC con sufficiente memoria. Infatti l’elaborazione e la visualizzazione di immagini è una delle operazioni che possono rallentare maggiormente il lavoro se il PC non ha un hardware adeguato.

Le immagini sono poi memorizzate in file che possono avere differenti formati, spesso compressi. I più diffusi sono:

  • BMP: bitmap di windows elaborabili con l’accessorio Paint. Scarsamente compresse o per nulla compresse, occupano parecchio spazio sul disco, ma permettono tutte le profondità di colore, dal monocromatico all’RGB.
  • TIFF: il formato più diffuso. Permette molti tipi di compressione interna e si potrebbe elaborare con programmi di grafica come Gimp o Photoshop, che offrono in fase di salvataggio le opportune opzioni per scegliere la compressione. Possono anche essere non compresse. AutoCAD a volte non riesce a inserirle perchè non è compatibile con tutti i metodi di compressione. La soluzione può essere proprio quella di aprirle in un programma di grafica e salvarle con un formato non compresso o con un formato di compressione differente. Le immagini TIFF possono avere qualunque profondità di colore.
  • JPEG: formato diffusissimo, specialmente per le fotografie, perchè permette compressioni incredibili del file. Tuttavia per comprimere maggiormente l’immagine, vengono applicati dei filtri che la deteriorano inevitabilmente. Non è un formato adatto per immagini con bordi netti, che all’interno del CAD risultano sfocati o “ondeggianti”. Si consiglia di usare questo formato solo se il problema dello spazio su disco è cruciale (per esempio se è necessario spedirla via e-mail). Inoltre l’unica profondità di colore possibile è il true color, quindi non possono essere trasparenti in AutoCAD.
  • GIF: formato interessante, a tavolozza, molto compresso, ma non utilizzabile in AutoCAD
  • ECW: formato studiato per mappe e foto aeree, simile al TIFF, memorizza i pixel in modo “piramidale”, in modo che a seconda dello zoom sia possibile caricare in memoria solo i pixel significativi. Nelle vecchie versioni di AutoCAD era necessario installare dei plug-in per poter inserire questo tipo di immagini, ora molto diffuse nell’ambito della cartografia.

Alcuni formati, inoltre, permettono di memorizzare le informazioni di georeferenziazione (coordinate geografiche di inserimento, rotazione, scala su X e Y, ….), ma AutoCAD non utilizza queste informazioni a meno di utilizzare software specifici come AutoCAD Map, o le aggiunte Raster Design, Raster Manager, o altro.

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