sorry : [post n° 130401]

ancora dichiarazione redditi...

il mese scorso mi avete consigliata prontamente, quindi chiedo ancora a voi chiarimenti... Vari post fa ho spiegato la mia situazione: ho fatto quest'anno la prima dichiarazione redditi, contenente solo una ricevuta in ritenuta d'acconto. Ho indicato lo studio dove lavoro (a tempo determinato)e per il quale ho fatto la ricevuta, come sostituto d'imposta per avere il conguaglio in busta paga (devo ricevere un rimborso di circa 500 euro). Ora il mio datore di lavoroha detto che il commercialista non farà alcun conguaglio a luglio, ma che un po' alla volta mi sarà scalato l'importo dall'irpef. Purtroppo ci capisco poco... dite che è giusto o mi stanno prendendo in giro?
virgola :
Se ho capito bene, tu hai ricevuto come compenso una determinata somma, per la quale hai rilascito una ricevuta, versando la ritenuta d'acconto corrispondente: è così?
In questo caso, la ritenuta rappresenta un acconto sulle imposte che dovresti versare a luglio; se la ritenuta supera le imposte dovute, genera un credito che potrai via via recuperare, detraendolo dai versamenti futuri.
Ciao.
sorry :
grazie delle risposta veloce. Si, in linea di principio è tutto a posto, fin qui ci arrivo anche io. Ma allora perchè inizialmente si è parlato di recuperare le tasse (non dovute) della ritenuta d'acconto in busta paga? è una scelta del commercialista? Del mio capo? o semplicemente si fa così? ciao di nuovo e grazie
virgola :
Temo di non capire: perchè parli di busta paga?
Penso che tu non sia dipendente, altrimenti a che cosa servirebbero la ricevuta e la conseguente ritenuta d'acconto?
sorry :
la ricevuta con ritenuta d'acconto è stata emessa a dicembre 2006, come compenso per una prestazione occasionale ad uno studio di progettazione; poichè costituisce il mio primo e purtroppo unico reddito per il 2006, sapevo fin dall'inizio che avrei recuperato la ritenuta d'acconto con la dichiarazione dei redditi. A febbraio 2007 il medesimo studio mi ha assunta a tempo determinato, affidando la mia dichiarazione dei redditi al proprio commercialista, il quale ha indicato lo studio stesso come sostituto d'imposta. Il commercialista, il mio capo e altri membri del blog di professione architetto erano d'accordo che questo è il modo più veloce per ottenere un rimborso, che avviene, appunto, contestualmente in busta paga( lo studio scala quanto dato a me dalle proprie tasse, facendo le veci dello Stato).
Quindi la domanda è: come mai il "cambio di rotta"?
Naturalmente non sono quei 500 euro scarsi a cambiarmi la vita, ma vorrei capire come funzionano queste cose.
Penso che mi convenga chiedere direttamente ad un commercialista(non il loro)...
Maffy :
storia simile: la ritenurùta d'acconto ti rimane a credito con lo stato e ti viene scalat in futuro con i pagamenti tasse. per recuperarla dovresti fare omanda formale, parla con u commercialista o all'agenzia delle entrate e chiedi cosa fare...
virgola :
Utilizzando il modello 730 (precluso a chi è titolare di partita IVA) anzichè il 740, è possibile recuperare il credito d'imposta con la busta paga.
Se, per qualche motivo, nel tuo caso, questa via non è praticabile, col 740 hai due possibilità: o chiedere il rimborso, soluzione in genere sconsigliabile perchè ha tempi biblici, oppure recuperare gradualmente il credito.
Al tuo posto chiederei tranquillamente chiarimenti al commercialista dello studio: è un tuo diritto vederci chiaro!
Ciao.
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