silvia : [post n° 205704]

certificato di regolare esecuzione

per la conclusione di un lavoro di restauro il committente mi chiede un certificato di regolare esecuzione firmato dal direttore dei lavori.
di che si tratta esattamente, lo posso fare io? basta se gli faccio una dichiarazione che i lavori sono stati eseguiti in modo regolare secondo quanto stabilito dalle soprintendenze competenti o esiste un modello specifico da compilare e firmare?
beppe :
il CRE è un documento presente nel DPR 554/1999 (lavori pubblici) art.208. E' un certificato che viene rilasciato al posto del collaudo amministrativo dal DL quando ne ricorre il caso e quando non viene richiesto il certificato di collaudo.
Ora che il tuo committente voglia un CRE per un opera privata può anche starci. Ma mi domando: a cosa serve se verrà rilasciato il certificato di collaudo finale che devi redigere obbligatoriamente ai sensi del comma 7 dell'art.23 del DPR 380/2001 che viene presentato al comune a fine lavori?
beppe :
...se intendi lavori di ristrutturazione di una unità abitativa che ha comportato la realizzazione di 2 unità, allora io la interpreto come ristrutturazione in assenza di concessione o in difformità, quindi la n.4 della Tabella 1 L.47/85.
silvia :
ciao beppe e grazie, non si tratta di opere private, ma il restauro in questione è quello di una cappella all'interno della chiesa parrocchiale. in sostanza si è trattato di un piccolo intervento di manutenzione straordinaria degli infissi (un finestrino che aveva i vetri rotti e non chiudeva più bene) e pulitura della parete affrescata (dannegiata dall'acqua di anni che entrava dalla finestra). questo intervento è stato concordato con le soprintendenze competenti, che hanno rilasciato nulla osta, e svolto da personale tecnico specializzato da loro incaricato. il committente che mi richiede il cre è un prete pignolo che lavora in curia, e già per autorizzare i lavori aveva voluto l'impossibile...
beppe :
...quando dico opere private intendo dire se c'è un finanziamento pubblico per far fronte alle spese ed un regolare appalto. Ma mi sembra di capire che qui è il parroco che paga e che la sorpintendenza subentra come ente preposto alla tutela del bene culturale.
Ripeto che non serve visto che ha già il collaudo finale previsto di norma, non sarebbe altro che un doppione. Ma poi lo vuole per forza faglielo lo stesso. Qual'è il problema?
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