Ciao a tutti..quesito: sono stata nominata ctu in una esecuzione immobiliare..ho riscontrato effettuando il sopralluogo che lo stato planimetrico di fatto e lo stato planimetrico catastale sono discordanti e cioè l'immobile abbattuto e ricostruito ha una consistenza ben diversa da quello precedentemente accatastato (ricostruito = 3 piani; catastale = 1 piano). l'immobile risulta inserito in mappa con le misure dello stato attuale l'unica cosa che non torna è la posizione cioè la lontananza dalla strada (da progetto 42 m da mappa circa 80 m) Domanda: devo rifare l'accatastamento o fare solo la variazione catastale con la consistenza attuale?
Inoltre la destinazione dell'immobile da visura è C/2 mentre nel progetto di ricostruzione è un mulino. Domanda: come faccio la valutazione? stima sintetico - comparativa mi sembra poco proponibile (trovare beni simili in zona è impossibile) voi cosa mi consigliate? Sintetica, costo di costruzione etc...GRAZIE MILLE a tutti ...
se tu sei il CTU non devi fare la variazione catastale... nella tua perizia rilevi lo stato dell'arte e le varie conformità (catastali, urbanistiche etc etc)
non sta a te rifare o aggiornare il catasto
bye bye
non sta a te rifare o aggiornare il catasto
bye bye
Non si capisce se la ricostruzione di cui parli è conforme ad un progetto e non è stato accatastato corrtettamente o vi sono abusi con relativo cambio d'uso. Cmq. dalla stima immobiliare dovresti detrarre le spese per regolarizzare la situazione urbanistica e/o catastale, eventuali sanzioni ecc.
Per questa volta fatti affiancare da un collega più esperto. La prossima volta lo fai da sola. Hai dei dubbi troppo grandi per limitarti a chiedere un consiglio sulla bacheca.
Ciao
Ciao
Se il giudice nei quesiti ti richiede di rettificare eventuali diffomità della situazione catastale, allora è tuo compito farlo (non come ha scritto Delli).
Il costo per la variazione (e a mio avviso anche per il tipo mappale nuovo, dato che dalla tua descrizione pare si tratti di un edificio totalmente diverso) non lo "detrai" bensì lo aggiungerai nella tua nota come prestazione aggiuntiva, calcolata secondo il tariffario del tuo ordine.
Il costo per la variazione (e a mio avviso anche per il tipo mappale nuovo, dato che dalla tua descrizione pare si tratti di un edificio totalmente diverso) non lo "detrai" bensì lo aggiungerai nella tua nota come prestazione aggiuntiva, calcolata secondo il tariffario del tuo ordine.
Grazie a tutti..le idee le ho abbastanza chiare volevo consiglio da colleghi a cui fosse capitata la stessa cosa..cmq sono andata in cancelleria ed ho chiesto la prassi in questi casi..si procede con una comunicazione al creditore procedente (esecuzioni immobiliari) e lo si porta a conoscenza dello stato dei fatti inoltre lo si informa che per regolarizzare vi è un'ulteriore spesa, oltre la parcella di perizia, si porta a conoscenza il guidice e si aspetta! compete al tecnico incaricato della perizia di stima fare la variazione catastale o un eventuale nuovo accatastamento (come in questo caso). si tratta di una ricostruzione non vi è nessuno abuso ma non è stata ultimata quindi non risulta la nuova sagoma ed il nuovo posizionamento nel lotto.Grazie..al prossimo dubbio!