Buongiorno a tutti coloro che mi leggono. Ho bisogno di un parere. Sto per acquistare un villino che e' stato realizzato su un terreno a destinazione agricola H2. Al momento dell'acquisto degli attuali danti causa, gli ex proprietari, coltivatori, avevano ottenuto una licenza edilizia per costruire un fabbricato rurale impegnandosi, con atto d'obbligo con il Comune di Roma, ad asservire tutta l'area al detto fabbricato che avrebbe conservato il carattere di ruralità e di unifamigliarietà. Tale atto d'obbligo fu recepito al momento dell'acquisto e successivamente, con nuova licenza edilizia, venne concessa la possibilità di edificare il fabbricato mantenendo però la caratteristica di ruralità.
I proprietari hanno invece edificato 5 villini per i quali hanno presentato domanda di condono per le intere volumetrie.
Il condono è ancora aperto e dati i tempi del Comune di Roma non si sa quando sarà possibile ottenere una risposta.
Il mio dubbio è questo:
Il condono sana anche il mutamento di destinazione o c'è bisogno di un atto diverso?
L'atto d'obbligo, essendo trascritto in Conservatoria, può essere disatteso così impunemente?
E poi, è vero che il silenzio-assenso dati i 4 anni intercorsi dalla domanda di condono, rendono de plano automatica la concessione in sanatoria?
Spero che qualcuno mi sappia rispondere, perché vorrei acquistare l'immobile che è realizzato veramente bene.
Grazie a chi vorrà rispondermi, Simo
Simo : [post n° 231986]
villino su fondo agricolo
ecco, e poi ci si stupisce degli scempi urbanistici e architettonici che si vedono in giro.
Scusa Simo, non ce l'ho con te.
E' che non posso fare a meno di preoccuparmi dell'ambiente degradato che lasceremo ai nostri figli.
Scusa Simo, non ce l'ho con te.
E' che non posso fare a meno di preoccuparmi dell'ambiente degradato che lasceremo ai nostri figli.
Credevo che la mia risposta fosse implicita.
Io in una cosa simile non vorrei immischiarmi, se non altro per motivi etici. Se poi il comune di Roma lascia correre, per qualunque motivo, questa oscenità, che posso fare?
Lascio ogni possibile commento a chi vive e lavora nella zona di Roma, d'altra parte io vivo molto lontana e, non conoscendo la situazione nei dettagli, non mi sento di fare ulteriori interventi.
Io in una cosa simile non vorrei immischiarmi, se non altro per motivi etici. Se poi il comune di Roma lascia correre, per qualunque motivo, questa oscenità, che posso fare?
Lascio ogni possibile commento a chi vive e lavora nella zona di Roma, d'altra parte io vivo molto lontana e, non conoscendo la situazione nei dettagli, non mi sento di fare ulteriori interventi.
Cara fulser, questi scempi lasciali pure a simo e a ai suoi figli. Si vede che sono contenti così.
E non è la sola, visto che da un po' di tempo su questa bacheca ne vedo di gente che vuole comprare opere abusive...
Se sono contenti e consapevoli, facessero almeno la cortesia di non essere ipocriti e chiedere consigli se questo è irregolare e quello no...
(scusate, ma sono proprio arrabbiata).
E non è la sola, visto che da un po' di tempo su questa bacheca ne vedo di gente che vuole comprare opere abusive...
Se sono contenti e consapevoli, facessero almeno la cortesia di non essere ipocriti e chiedere consigli se questo è irregolare e quello no...
(scusate, ma sono proprio arrabbiata).
se stai valutando questa possibilità ricorda che un opera abusiva è un reato penale che dal momento in cui diverresti tu il proprietario sarà a tuo carico.
Se c'è una grande convenienza economica nell'affare potresti valutare l'acquisto, non prima di aver consultato esperti legali (notaio, avvocato, uffici comunali).
La legislazione permette ai coltivatori diretti di andare in deroga a parecchie norme urbanistiche, ma solo ai coltivatori diretti. Dovresti interessarti su cosa succede quando il bene viene venduto ad un terzo non coltivatore.
Non esistendo più il catasto rurale i fabbricati vanno regolarizzati al catasto fabbricati e dovranno essere in regola su TUTTO.
Dovresti quantificare quanto costerebbe a te la regolarizzazione, considerando che è un iter lungo, oneroso e snervante.
Ne vale la pena?
se ti porti a casa un rustico ben fatto ad un terzo del suo valore puoi anche pensarci, sennò lascerei stare.
Rischi di comprare un bene e non poterne usufruire per anni.
Se c'è una grande convenienza economica nell'affare potresti valutare l'acquisto, non prima di aver consultato esperti legali (notaio, avvocato, uffici comunali).
La legislazione permette ai coltivatori diretti di andare in deroga a parecchie norme urbanistiche, ma solo ai coltivatori diretti. Dovresti interessarti su cosa succede quando il bene viene venduto ad un terzo non coltivatore.
Non esistendo più il catasto rurale i fabbricati vanno regolarizzati al catasto fabbricati e dovranno essere in regola su TUTTO.
Dovresti quantificare quanto costerebbe a te la regolarizzazione, considerando che è un iter lungo, oneroso e snervante.
Ne vale la pena?
se ti porti a casa un rustico ben fatto ad un terzo del suo valore puoi anche pensarci, sennò lascerei stare.
Rischi di comprare un bene e non poterne usufruire per anni.