Mia : [post n° 312523]

abuso edilizio il proprietario non vuole sanare

il mio cliente ha preso in affitto un locale commerciale nel quale vuole portare una licenza di somministrazione. Per far ciò bisognava dotare il locale di un bagno a norma per i clienti ed io mi sono occupata della progettazione, quando sono andata in Comune a cercare l'ultimo stato approvato però ho scoperto che erano state aperte e chiuse porte accorpando e frazionando unità immobiliari diverse... insomma un pasticcio. Fatto presente al proprietario, ma lui non vuole saperne di sanare la situazione. Adesso io non posso presentare la CIL per il bagno se lui non sistema le cose ed intanto il mio cliente è bloccato con tutto quello che significa in termini economici!
So che la cosa più logica sarebbe andare per vie legali, ma questo non porta ad una conclusione rapida della situazione, secondo voi esiste un modo per fare aprire il mio cliente?
Valy :
Mia lascia perdere le vie legali rischi solo di spendere tu soldi con l'avvocato senza vedre un euro. se il tuo cliente la ragiona così mollalo...tu devi solo dirgli che se vuole aprire deve fare la sanatoria anche perchè vengono fuori e se le cose non sono a norma non gli danno neppure la licenza. se ti dice che non gli interessa lascialo nel suo brodo, se dovesse chiamare un altro collega sarebbe la stessa cosa, non si possono fare le magie in questi casi. in bocca a lupo, facci sapere com'è andata
Ily :
Se le opere abusive sono di manutenzione straordinaria e sono solo opere interne, prova a guardare se il Regolamento Edilizio prevede la sanatoria "automatica" dopo un certo numero di anni (di solito 5). Se è così, e sono trascorsi gli anni prescritti sei a posto: presenti la CIL scrivendo nella relazione tecnica le opere difformi sanate in base all'articolo tot. e fai una tavola apposta.
kia :
dubito che si possa risolvere così in velocità perchè se ha frazionato ci sono oneri da pagare....forse per quello che il cliente non vuole sanare.
Valy :
Ily questa storia della sanatoria automatica è fantastica, peccato che da noi non sia contemplata, cmq Mia ha detto che il cliente ha frazionato e accorpato unità immobiliari, oltre al pagamento degli oneri ci sono anche un po di pasticcia col catasto, dovrebbe chiedere nuovi sub etc :-/
Mia :
Il mio cliente è l'inquilino, mentre chi non vuole sanare è il padrone dei muri. Sto cercando un modo per far fare i lavori del bagno all'inquilino aggirando i pasticci commessi dal proprietario anni prima (purtroppo meno di 5 anni fa).
Domanda: se l'inquilino fa il bagno senza CIL e successivamente sana con presa d'atto il SUO abuso pagando i 516€? Secondo voi può essere un'idea?
Valy :
In teoria l'ASL ti da il benestare se la pianta che presenti con tutti i doc rispetta le norme igieniche e sanitarie relative alla somministrazione e non guarda le pratiche comunali, è vero però che presentando uno stato di fatto, tu come architetto, e quindi tecnico che deve fare certi controlli prima di firmare un documento, ti rendi colpevole di abuso quanto il proprietario perchè hai firmato un disegno dello stato di fatto che però non corrisponde ne con quelli depositati in comune ne con il catasto che è allegato al contratto di affitto del tuo cliente. tra l'altro il proprietario rischia solo di dover pagare la sanatoria e gli oneri vari, mentre tu rischi una denuncia all'Ordine e non so quanto il gioco possa valere la candela...ma perchè invece tu e il tuo cliente non vi rivolgete ad un avvocato per vedere se potete obbligare il proprietario a mettere tutto in regola?
Mia :
Grazie Valy, in realtà prima di fare questo passo, vado in comune a farmi una chiacchierata con i tecnici. Avevo già grossi dubbi circa lo stato di fatto da dichiarare e tu mi confermi… il mio cliente è già intenzionato ad andare da un legale, ma è consapevole che non sarà una cosa breve ed intanto per ogni giorno che ritarda l'apertura perde soldi…
Ily :
Purtroppo Mia, anche se ci fosse la possibilità allora non potresti usare la sanatoria automatica.
Per il rendersi complici di un abuso firmando un lay-out non credo sia possibile: infatti se un cliente mi chiama e mi dice "architetto io devo aprire una gelateria non ho fatto lavori ma l'ASL vuole il rilievo della pianta con tutti gli arredi eccetera" io glie lo faccio (esattamente come se un cliente vuole un rilievo del suo appartamento ad esempio per venderlo). Poi ovviamente consiglierei al cliente di farmi controllare anche la conformità edilizia del tutto con un lieve aumento dell'onorario, ma se il cliente dice "no grazie non importa è tutto a posto", io colla mia firma certifico uno stato di fatto, se poi detto stato di fatto è abusivo è un problema del cliente, non mio.
Valy :
Ily però Mia ha scritto che deve fare i lavori di adeguamento per il bagno disabili quindi non va a fare il layout solo dello stato di fatto, non è stata chiamata già a fatto compiuto ma prima, e qui il problema :-/
Valy :
Ily però Mia ha scritto che deve fare i lavori di adeguamento per il bagno disabili quindi non va a fare il layout solo dello stato di fatto, non è stata chiamata già a fatto compiuto ma prima, e qui il problema :-/
Mia :
Esattamente, come spesso capita l'abuso salta fuori appena devi fare dei lavori ed è questo il caso... Sapete come penso finirà? Gli inquilini faranno i lavori abusivamente, tanto come spiegava Valy, l'Asl guarda solo lo stato di fatto e ti dirò che la pianta che si allega non mi sembra neanche debba essere firmata.. Tanto al padrone dei muri un abuso in piu non gli cambia niente.
Io mi tolgo fuori.
Quello che dispiace è che anche quando le persone vogliono agire nella legalità sono costrette a delinquere per non fallire. Un altro esempio di come la burocrazia affonda le imprese...
Valy :
Pienamente d'accordo
desnip :
Scusa, ma per aprire un'attività, c'è bisogno anche dell'agibilità. A meno che i locali non l'abbiano già, bisognerà presentare tutta una serie di scartoffie da cui non c'è scampo, se ci sono abusi.
Io, di solito, cerco di far capire ai proprietari che, se l'inquilino non può aprire, se ne va e quello che verrà dopo avrà lo stesso problema.
Per cui, per una volta,bisogna "darsi il pizzico sulla panza" e poi si starà tranquilli per il futuro (a meno che non si facciano ancora abusi).
Mia :
Sul locale non sono stati fatti interventi che ne pregiudichino l'agibilità ed in ogni caso per l'apertura dell'attività di somministrazione non è richiesta.
Il proprietario è convinto che se gli inquilini se ne vanno ne troverà facilmente altri che faranno semplice commercio e che quindi non avranno bisogno di intervenire con l'inserimento del bagno. Praticamente, non facendo nessuna pratica edilizia non verrà fuori l'abuso. Io non credo sia così semplice in un momento in cui sono più i negozi che chiudono di quelli che aprono, ma sono affari suoi.
Come dici tu desnip, ho provato anch'io a convincere il proprietario a mettersi in regola, ma non c'è niente di più frustrante di dover discutere con persone che si ostinano a ragionare come 50 anni fa e credono che il mondo sia dei furbi e che tu, poichè sei giovane e non conosci nessuno in Comune, sei destinata a fallire... Vedi un po' che adesso è colpa del progettista...?!
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.