Massimo : [post n° 336328]

Urgenete - irregolarità edilizia, come risolvo?

Salve
abito in un palazzo vincolato dalle belle arti.
Sono proprietario di un appartamento. Dopo che ho acquistato un piccolo appartamento sopra il mio, circa nel 2000, senza chiedere nulla ho fatto un buco con scala per far comunicare i due appartamenti. Ho accatastato/accorpato l'immobile come un unico appartamento chiedendo un condono del 2004, pagando tutto il dovuto. Sto ancora aspettando esito del condono.
Nella documentazione dell'agenzia del territorio "Accertamento della proprietà immobiliare urbana", firmata sia da me che da un architetto, tra i vari parametri, informazioni etc...c'e' la voce dove si chiede se l'immobile è soggetto a vincoli ai sensi della legge 1/6/1939/N.1089 ed è barrato "NO" invece di SI come dovrebbe essere.

Ho messo in vendita casa ed è uscito fuori un casino!
L'ingegnere dell'agenzia ha detto che si puotrebbe risolvere ripristinando lo stato degli immobili facendo una specie di rinuncia al condono e pagando,
un notaio mi ha detto che posso fare la richiesta del buco e scala agli uffici delle belle arti e aspettare 60/90gg e se mi danno l'ok sto a posto se mi dicono di NO ripristino pagando, un altro notaio oggi mi ha detto che non posso fare NULLA e che addirittura rischio il penale, pagando un multa di 15mila euro piu i soldi per il ripristino.

Possibile che 3 risposte cosi diverse tra di loro?

Per favore, sono molto preoccupato e so di aver fatto una cavolata all'epoca, ma non ho fatto nessun aumento di cubatura o cose esterne, ho solo fatto un buco con scala per collegare e far diventare un unico appartamento.

Cosa posso fare ora?
Aspetto una vostra cortese risposta.
Grazie


Valy :
Buongiorno,
prima di tutto In che città d'Italia si trova? magari qualche collega che frequenta il forum può addirittura assisterlo.
Adesso le dico la mia: purtroppo siamo in Italia ed è possibile ricevere risposte diverse, a volte a noi architetti capita che quello che ti ha detto un tecnico comunale e/o catastale sia diverso 3 gg dopo, quindi questo è l'ultimo dei mali.
Cmq è inutile dire che "la legge non ammette ignoranza" e ha sbagliato a fare la scala senza chiedere alcun permesso, abbracciando così tutte le conseguenze del caso. In molti pensano di fare ciò che vogliono, tanto poi ce il condono senza sapere che non sempre un abuso è condonabile.

Tanta responsabilità ha anche, purtroppo l'architetto che ha fatto la pratica catastale che è stato superficiale nel non farle sapere che il catasto NON E' probatorio ma serve solo hai fini fiscali ed è solo la situazione urbanistica che conta, e in questi casi di vincolo alle belle arti ancora di più vale il parere della Sovrintendenza (e si fa domanda tramite Parere Paesaggistico in Comune).
Addirittura, ma il notaio forse glielo avrà già detto, se l'immobile è vincolato dalle Belle Arti lo Stato ha la prelazione sulla vendita e potrebbe decidere di immettersi nella trattativa entro 60 gg dalla notifica della conclusione dell'affare.

Cmq l'iter corretto, anche se ha presentato domanda di condono (che però come ha già visto è mooolto lunga) le conviene, prima di tutto cercare un altro tecnico di fiducia, e poi andare in Comune dove si occupano di paesaggistica e provare a spiegare la situazione. io presenterei una paesaggistica per una sanatoria, se il parere è favorevole (entro 120 gg dal deposito della richiesta) allora andrei in Comune e chiedere ai tecnici, se con il parere positivo si può fare una sanatoria (che se non ho capito male lei ha toccato solo ed esclusivamente gli interni, giusto?) se le dicono di si, faccia domanda di rinuncia al condono e proceda con la sanatoria (ovviamente pagando gli oneri per la sanatoria), solo dopo l'ok della sanatoria allora andrà a correggere anche il catastale in modo da correggere l'errore fatto dal collega.

Se purtroppo il parere paesaggistico è negativo allora deve ripristinare il tutto allo stato originale, con grande dispendio soprattutto di denaro :-(.
Buona fortuna.
ponteggiroma :
Non sono assolutamente diverse le tre risposte, si tratta di inquadrare il problema che è principalmente di due ordini:
1) il condono: ti consiglio, se esiste la possibilità, di rinunciarci e far archiviare la pratica prima che si scateni un putiferio, ti ricordo che il falso ideologico perpetrato in sede di dichiarazione è reato "penale" per te e il tecnico. Tanto stai tranquillo che il condono del 2004 non era applicabile su immobili vincolati.
2) una volta risolto il problema condono devi affrontare eventuale sanatoria, ma prima di richiederla "ufficialmente" ti conviene farti una chiacchierata con il tecnico responsabile della soprintendenza e successivamente a questo colloquio decidi se proseguire con la sanatoria o procedere con il ripristino allo stato originario.
Tutto si può risolvere incaricando un tecnico serio che non ti faccia firmare documenti scottanti e che sappia cosa sta facendo
Massimo :
Grazie delle risposte prima di tutto!
Sono di Roma e le risposte date mi preoccupano non poco!!
Non so cosa fare, quale strada percorrere....
Non c'e' qualcuno di Roma che puo' assistermi?
Massimo :
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Non ho capito bene cosa ha suggerito Valy...
- in comune dice di presentare "una paesaggistica per una sanatoria",
- aspettare 120gg,
- se il parere è favorevole sempre in comunue e chiedere ai tecnici, se con il parere positivo si può fare una sanatoria

Chiedere 2 volte la Sanatoria????

Poi non ho capito bene se è possibile fare "domanda di rinuncia al condono"!

Valy dice di si, ponteggioroma dice "forse"!!!

Help!!!
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GeoAlessio :
@Massimo...ponteggiROMA...chi meglio di lui?...
Valy :
@Massimo: quoto Geo: chi meglio di Ponteggiroma può darti un consiglio?

Secondo: non si chiede due volte la sanatoria, la paesaggistica e la comunale sono due pratiche che vanno in parallelo xke quando presenti la prima devi essere sicuro di quello che vai a presentare a livello comunale, il progetto deve essere fattibile e purtroppo (e te lo dico per esperienza) non è detto che se ti danno parere positivo alla prima ce l'hai anche con la seconda e viceversa. Nel tuo caso che sono opere interne, e a meno che non ci sono rifiniture interne di particolare pregio o importanza storico/culturale, la prima ti da sicuramente parere positivo, ma bisogna vedere se quello che hai fatto è sanabile anche livello urbanistico.
La pratica paesaggistica e la pratica comunale, come ho già scritto sopra sono 2 ben distinte, la seconda va presenta solo dopo parere positivo della prima ma non puoi presentare la seconda prima/senza o parallelamente alla prima.
e sia nella prima che nella seconda devi specificare che le opere sono già state eseguite in abuso e quindi sono 2 pratiche in sanatoria.
(è più facile a fare che a scrivere)

Terzo: per Roma non so come funziona, e purtroppo, anche se le linee guida sono a livello nazionale, ogni Comune/regione le recepisce in maniera diversa e quindi non so sinceramente come e se si può annullare una domanda di condono nella tua città. Quindi segui i consigli che ti ha dato Ponteggi, cerca un tecnico in gamba e vai prima a fare due chiacchiere a livello informale con il tecnico dela Soprintenza.

Scusatemi se mi sono dilungata.
Massimo :
Grazie Valy sei stato chiarissimo e gentilissimo!
Ora credo di sapere cosa devo fare.
Come posso mettermi in contatto con ponteggiroma ?
la mia email è: email
grazie
Massimo :
@Valy Il palazzo internamente ed esternamente non ha particolari fregi o altro!

Ammetto di aver fatto uno sbaglio a fare il buco con la scala, questo è chiaro.
Ma quello che non mi fa dormire da qualche giorno e che mi fa essere furioso è come mai chi mi ha seguito i lavori, pur sapendo di cosa sarei andato incontro, lo ha fatto lo stesso!
Ma possibile che ci debba rimettere io, non dovrebbe essere solo l'architetto?
Ok è solo uno sfogo, ed ovviamente devo cercare di rimediare alla cosa ora.
Spero che ponteggioroma mi contatti.
Scusate ma la situazione mi fa stare male...
ponteggiroma :
ragazzi, non so che dire, grazie per la stima accordatami, ... sono emozionato :-)
Per Massimo ho mandato mail se non la ricevi scrivi qui
GeoAlessio :
...Ho il caffè pagato da qualche parte di Roma Ponteggi!...;-)...
desnip :
Scusa, Massimo, così come scrivi, hai ragione ad essere arrabbiato con l'architetto.
Però faccio l'avvocato del diavolo. Se lui ha preferito fare solo l'accatastamento, piuttosto che fare sanatoria, parere soprintendenza, ecc. (quindi lavorando e guadagnando di più), delle due l'una: o SA che non è possibile sanare, e quindi la tua situazione la vedo difficile; oppure, per qualche motivo, ha pensato che, sapendo che la pratica sarebbe stata più complessa e più costosa, avresti rinunciato a dargli l'incarico, ha preferito "accontentarsi" della sola parte catastale...
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