Salve a tutti, ho bisogno di un consiglio.
Mi è stato chiesto di verificare la conformità edilizia di un appartamento a scopo di compravendita.
Mi sono accorta che il disegno dello stato legittimo presenta alcuni evidenti ERRORI GRAFICI, e cioè due finestre non indicate (giuro che scherzo).
Inoltre, mancano le conformità degli impianti e la Scheda Tecnica dell'Unità Immobiliare.
Ho alcuni dubbi:
- E' obbligatorio il deposito della Scheda Tecnica dell'Unità Immobiliare e della conformità degli impianti in caso di compravendita? Non vorrei far spendere soldi inutili alla mia cliente (carissima amica), ma nemmeno fare un lavoro men che perfetto.
- Per gli errori grafici, pensavo di scrivere due relazioni: una da allegare al rogito in cui descrivo gli errori grafici, allego un rilievo dettagliato dell'appartamento e dichiaro la conformità edilizia; e una indirizzata al comune segnalando gli errori e allegando il disegno corretto.
Non si tratta di opere abusive perché le finestre sono sempre esistite fin dalla costruzione dell'edificio, e la cliente si rifiuta giustamente di fare la sanatoria (che ovviamente non le ho proposto non essendoci opere abusive).
Voi come agireste?
Depositereste la Scheda Tecnica dell'Unità Immobiliare, magari allegando la relazione di cui sopra?
Ho anche pensato di scrivere al Comune chiedendo chiarimenti, ma mi risponderebbero sicuramente di fare una sanatoria (sono a caccia di quattrini), ma io devo fare gli interessi della mia cliente!
Ily : [post n° 360326]
Conformità edilizia
Allora, ti do il mio parere e spero di essere smentita. Per quanto riguarda la conformità urbanistica ed edilizia, che dovrebbe essere verificata non si sa bene da chi (notaio-venditore-acquirente...è tutto un rimpallo) temo che non sia cosa che tu puoi risolvere con una relazione scritta da allegare al rogito, anche perché tu...che conformità dichiari? se lo stato dei luoghi non è uguale al legittimato la conformità non c'è. E l'unico rimedio che conosco per queste situazioni è la sanatoria. Al comune temo che non interessi che fosse così dai secoli dei secoli: ne ho fatta una l'anno scorso per un alloggio che sulla carta aveva una stanza in più, in realtà accorpata all'appartamento di fianco fin dalla costruzione, e con tanto di catasto conforme, ma il legittimato no e quindi....mi hanno fatto pagare la sanzione (500euro). Le opere abusive sono tutte quelle difformi dall'autorizzato: se le finestre non ci sono nel disegno, sono abusive. Quanto alla questione della scheda tecnica invece non ho ben capito per cosa serve: per l'agibilità? Per la conformità urb+edilizia non mi risulta che occorra.
In genere, quando si è incaricati di verificare la conformità urbanistica ed edilizia di un immobile, il tecnico redige una Relazione Tecnica Peritale ( Relazione di Regolarità Edilizia o RRE ) che contiene una descrizione dettagliata del bene ( una specie di Scheda Tecnica ) e nella quale si dichiara anche la conformità o meno degli impianti esistenti alle norme vigenti.
Una cosa non mi è chiara.
Forse avrò capito male.
Hai detto che nel progetto depositato in Comune non sono rappresentate due finestre esistenti da sempre.
Come fai a dire che si tratta di un errore grafico e non di un abuso edilizio ?
Non potrebbe trattarsi di una variante in corso d'opera effettuata dal costruttore ma non dichiarata in Comune ?
Una cosa non mi è chiara.
Forse avrò capito male.
Hai detto che nel progetto depositato in Comune non sono rappresentate due finestre esistenti da sempre.
Come fai a dire che si tratta di un errore grafico e non di un abuso edilizio ?
Non potrebbe trattarsi di una variante in corso d'opera effettuata dal costruttore ma non dichiarata in Comune ?
Il disegno dello stato legittimo è il progetto (o lo stato di fatto nei condoni) dell'ultima pratica edilizia presentata.
Eh no Biba, non c'è nessun abuso! Nel senso che il palazzo è nato con le finestre tutte uguali, chiaramente esistenti fin dalla costruzione: addirittura allegato al condono, con tanto di timbro del Comune con data e protocollo ci sono due foto del palazzo in cui le finestre "abusive" compaiono!!! Quindi semmai le finestre sarebbero state da inserire nel condono.. ma così non è perché sono sempre esistite. E' proprio il disegno che è sbagliato e manca anche il rosso e il giallo, più tutte le quote (giuro!!!).
E' chiaramente un errore grafico del tecnico che ha fatto il condono!!!
Eh no Biba, non c'è nessun abuso! Nel senso che il palazzo è nato con le finestre tutte uguali, chiaramente esistenti fin dalla costruzione: addirittura allegato al condono, con tanto di timbro del Comune con data e protocollo ci sono due foto del palazzo in cui le finestre "abusive" compaiono!!! Quindi semmai le finestre sarebbero state da inserire nel condono.. ma così non è perché sono sempre esistite. E' proprio il disegno che è sbagliato e manca anche il rosso e il giallo, più tutte le quote (giuro!!!).
E' chiaramente un errore grafico del tecnico che ha fatto il condono!!!
Ma io non ho nessun dubbio che tu abbia ragione, intendiamoci!! Dico solo che per il comune l'errore grafico di solito non è una giustificazione. Prova a sentire se i tecnici ti danno una soluzione a costo zero, se esiste una scia per "esatta rappresentazione grafica a seguito di errore di progettista rincoglionito". Magari l'ha introdotta Renzie.
molti tecnici che hanno presentato le istanze di condono di corsa al tempo hanno fatto questo tipo di danni. probabilmente se il condono interessava solo la superficie e magari era in un punto non interessato da quel prospetto, al tempo neanche erano tenuti (o si ritenevano tali) a rappresentare altro...
ma se tu hai ritirato il progetto originario, dove hai le finestre in pianta e in prospetto e nel condono non si fa menzione di modifiche di prospetti, puoi considerarlo legittimo. se poi vuoi sapere se puoi presentare una pratica edilizia di aggiustamento del tipo descritto da biba inventata da renzi, fatti una passeggiata al municipio e parla con il tecnico, magari si inventa qualcosa. la tua cliente non deve fare nessun lavoretto prima di vendere? date almeno una rinfrescata così presenti la pratichetta in comune, se serve fai un nuovo accatastamento e tutto dovrebbe tornare in regola.
ma se tu hai ritirato il progetto originario, dove hai le finestre in pianta e in prospetto e nel condono non si fa menzione di modifiche di prospetti, puoi considerarlo legittimo. se poi vuoi sapere se puoi presentare una pratica edilizia di aggiustamento del tipo descritto da biba inventata da renzi, fatti una passeggiata al municipio e parla con il tecnico, magari si inventa qualcosa. la tua cliente non deve fare nessun lavoretto prima di vendere? date almeno una rinfrescata così presenti la pratichetta in comune, se serve fai un nuovo accatastamento e tutto dovrebbe tornare in regola.
ma tu, a parte i doc del condono, hai preso atto anche del progetto originario e relative varianti per scongiurare l'abuso edilizio o no? questo è fondamentale, non so se mi ero spiegata prima.. cmq facci sap come va che di queste cose ne possono capitare tante e penso che tutti siamo interessati al caso.. ciao
No non deve fare nessun lavoro prima di vendere... Giusto e.arch ottima idea!!!
BIBA
Seriamente Biba, quando lavoravo ancora nello studio mi è capitato di fare una CIL per il capo... Solo che il disegno dello stato legittimo era TUTTO SBAGLIATO: ho fatto presente l'errore grafico nella relazione tecnica e il Comune non ha protestato...
BIBA
Seriamente Biba, quando lavoravo ancora nello studio mi è capitato di fare una CIL per il capo... Solo che il disegno dello stato legittimo era TUTTO SBAGLIATO: ho fatto presente l'errore grafico nella relazione tecnica e il Comune non ha protestato...