Antonio : [post n° 364397]

Collaboratore ed attestati di corretta esecuzione della progettazione

Salve sono un Architetto iscritto all’Ordine/Inarcassa e in regime di P.IVA lavoro in una società srl di ingegneria da ormai 10 anni in qualità di progettista e coordinatore di progetto, con obbligo imposto di lavorare in sede presso la società e senza nessuna forma di incarico scritto, in relazione agli appalti presi dalla società stessa. Risulto costantemente inserito nell’organico (fatturando più del 50% nei confronti della stessa) per le gare pubbliche. Tuttavia, nonostante numerosi “confronti” con la Proprietà, ad oggi non ho ottenuto di co-firmare i progetti da me realizzati in relazione agli appalti pubblici (art. 263 DPR 207/2010 “…consulenti su base annua iscritti ai relativi albi professionali, ove esistenti, e muniti di partiva IVA e che firmino il progetto, ovvero firmino i rapporti di verifica del progetto, ovvero facciano parte dell’ufficio di direzione lavori e che abbiano fatturato nei confronti della società offerente una quota superiore al cinquanta per cento del proprio fatturato annuo, risultante dall’ultima dichiarazione IVA”).
Idem dicasi per gli appalti di natura privata o verso grandi società private a partecipazione statale.
I progetti, svolti in totale autonomia e responsabilità da me all’interno della società, sono numerosi e per ognuno la società stessa possiede un “Attestato di Regolare Esecuzione delle Opere di Progettazione”, documentazione base per accedere a nuovi bandi ed incarichi.
Arrivo al sodo, ho esigenza di certificare la mia carriera all’interno della suddetta società di ingegneria in virtù della volontà di svincolarmi e vorrei comprendere le azioni da svolgere per:
- Ufficializzare, con validità legale, le attività di progettazione pregresse ed attuali in relazione a tutti i lavori da me svolti.
- Poter godere degli attestati di regolare esecuzione in relazione a tutti gli incarichi per i quali ho svolto mansioni di progettista, coordinatore, responsabile e DL.
- Essere inserito in maniera congrua e come da norma all’interno dell’organico, quindi firmare, ecc (ho atteso per molto un controllo formale da parte della Pubblica Amministrazione in cerca di rivincita…ma nulla).
Comprendo la particolarità della questione ma da ormai troppo tempo, per responsabilità, competenza e reperibilità sono l’incaricato “di fatto” di quanto descritto, eppure ad oggi, se dovessi trovarmi senza lavoro, la mia carriera sarebbe nulla.

In attesa di un gradito riscontro
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.