ArchiLTF : [post n° 366678]

Difformità del progetto rispetto allo stato dei luoghi

Mi è stata richiesta da un cliente la manutenzione straordinaria per lo spostamento di alcune pareti interne ed il rifacimento degli impianti di un appartamento facente parte di una palazzina condominiale, senza modifiche di prospetto, sagoma e volume. Ricercando presso l'U.T. l'ultimo progetto approvato della costruzione, questo risulta essere non coerente con lo stato dei luoghi. Cosa ancor più strana, ritrovata la planimetria catastale, questa risulta invece essere corrispondente con lo stato di fatto reale dei luoghi. Sono sicuro che non sono stati redatti progetti successivi poiché l'agibilità è stata rilasciata sulla base del progetto approvato da me trovato (ma comunque difforme dallo stato di fatto reale) e sull'accatastamento (redatto invece in modo coerente con lo stato dei luoghi). Quindi mi ritrovo il progetto originale diverso dallo stato che trovo nella realtà, ma l'accatastamento fatto nel modo giusto. Il problema principale è che nel progetto risulta esserci un vano ascensore a servizio della palazzina condominiale che occupa una zona della cucina che in realtà non è mai stato realizzato (la palazzina è priva di ascensore) mentre nella planimetria catastale questo non c'è. A questo punto come mi devo comportare rispetto allo stato di fatto che inserirò nel progetto? Secondo voi cosa devo andare a dichiarare?
marcoX :
nel caso di difformità tra lo stato attuale e quello autorizzato dall'ulitma pratica edilizia credo che l'unica soluzione sia una sanatoria: dovendo operare una manutenzione straordinaria immagino CILA (senza opere strutturali) non sei tenuto ad asseverare la conformità urbanistica dell'immobile, quindi potresti anche passarci sopra, ma nel caso di un controllo il tuo cliente si troverebbe in difficoltà. Per correttezza io parlerei con il proprietario e valuterei l'ipotesi di una sanatoria che se insiste su spazi condominiali dovrebbe essere gestita dallo stesso condominio.
Questa è la mia interpretazione, ma poichè l'argomento interessa anche a me, attendo lumi dai più esperti.
Grazie
fedora :
Sono d'accordo sulla sanatoria. Personalmente sono alle prese con una situazione analoga: villetta degli anni '50 accatastata regolarmente, conformemente allo stato di fatto. In Comune invece la situazione appare diversa: con l'accesso agli atti, è emersa una licenza edilizia per un fabbricato che ha una camera in meno al piano terra; e non risultano varianti depositate.
La strada che mi hanno suggerito all'ufficio tecnico è quella del Permesso di Costruire in sanatoria, per regolarizzare la situazione (visto che è un caso "sanabile").
desnip :
"mi ritrovo il progetto originale diverso dallo stato che trovo nella realtà, ma l'accatastamento fatto nel modo giusto.": è in realtà una situazione molto frequente. In passato, quando c'erano delle variazioni in corso d'opera, non si usava fare alcuna variante ma, al termine dei lavori, si accatastava quanto realizzato.
Il problema dell'ascensore è invece un po' più grave: un mio cliente si trova in questa situazione e non riesce a vendere in quanto non sanabile, perchè l'assenza dell'ascensore comporta dei problemi per il condominio a livello del rispetto delle norme sulle barriere architettoniche.
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