sara : [post n° 366818]

recupero sottotetto non abitabile

Buon giorno a tutti! Aiutoooo!
Un cliente vorrebbe collegare con scala interna il suo alloggio in condominio con il sottotetto di sua proprietà, lasciandolo come locale sgombero, in parte lavanderia dove ho h 2.40, poichè non ci sono le altezze medie.
Si tratterebbe quindi di aprire la soletta, installare scala a chiocciola, portare impianti elettrici, idrici (lui vorrebbe anche quelli termici...), coibentare e installare un velux. E qui arrivano le domande!
Non essendo un locale abitabile non rientra nella casistica del recupero dei sottotetti, giusto?
Credo di dover fare una dia per queste opere. Il fatto di portare gli impianti e aprire velux potrebbe scontrarsi con la "non abitabilità" del locale?
Dovrò fare relazione per legge 10 e acustica?
Se riesco a non toccare la struttura portante del solaio e del tetto, posso presentare una dichiarazione di non influenza, senza genio civile?
Il cliente dovrà pagare oneri al comune?
Grazie per l'aiuto!!
gioma :
Premesso che un sottotetto agibile ma non abitabile può essere recuperato ai fini abitativi sfruttando la specifica legge regionale, per sapere con precisione quali interventi sono autorizzabili in un sottotetto non abitabile devi consultare le norme urbanistiche locali.
Sul velux ( bisogna comunque verificare la proprietà del tetto ) e sugli impianti elettrico ed idrico sono possibilista mentre sono scettico sull'impianto termico.
Per quanto riguarda la relazione energetica, in assenza di impianto termico credo non vada redatta.
A mio avviso, le opere che devi realizzare (bucatura solaio e bucatura tetto ) richiedono il deposito calcoli al GC.
Il discorso degli oneri è legato al titolo abilitativo. Nel caso ti venga richiesta un DIA è probabile che il committente debba corrispondere gli oneri di costruzione.
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