sclerata : [post n° 370349]

Detrazioni fiscali ristrutturazione

Sono alle prese con un progetto di completamento di un fabbricato costruito circa 10 anni fa, ancora al rustico quindi niente tramezzi, niente pavimenti, niente impianti, niente serramenti. Solo la struttura esterna e il tetto. In catasto chiaramente è ancora un F3.
Ho redatto un computo delle opere da fare perchè il nuovo proprietario chiederà un mutuo. Mi ha chiesto se era possibile recuperare qualcosa ai fini IRPEF come ristrutturazione e sicura al 100% gli ho detto NO.
L'immobile è in corso di costruzione, il permesso di costruire è scaduto e non è mai stata data una fine dei lavori.
Ci sarebbe anche un piccolo abuso da sanare.

Ieri bello fresco se ne esce il "tecnico dei mutui" della banca del tipo che gli dice "la legge è chiara si può fare come ristrutturazione". A me da "tecnico dell'edilizia" pare proprio che non sia possibile e anche il tecnico in comune mi ha detto chiaramente che non è assolutamente inquadrabile come ristrutturazione.
Mentre il cliente mi dice che "si è permesso di sentire il tecnico comunale" e questo invece gli avrebbe detto che si può fare. Cioè gli avrebbe detto il contrario di quello che ha detto a me.

Mentre cerco di chiarire il tutto con il tecnico del comune e con questo fantomatico "tecnico dei mutui" (che mi deve tirare fuori da dove è così sicuro che si possa fare...) ...voi vi siete mai trovati nella situazione? avete esperienze simili?

mi sono scaricata le linee guida dell'agenzia delle entrate in merito e parla di interventi su edifici residenziali, l'edificio è accatastato come F3 quindi categoria speciale, che in un futuro potrebbe diventare qualsiasi cosa, quindi per me già finisce tutto lì. Poi credo che per avere queste agevolazioni occorra anche presentare la documentazione catastale, fosse un'unità collabente avrebbe senso, ma è F3.

Il cliente voleva anche andare a chiedere all'agenzia delle entrate ma io convinta gli ho detto che non sarebbe servito a nulla. Non è una ristrutturazione, non è un recupero, è assimilabile ad una nuova costruzione.

archi :
Hai perfettamente ragione.
Cercati queste circolari e presentale a chiunque lo metta in dubbio.
Circolare del 31 maggio 2007 n. 36 - Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Normativa e Contenzioso
Circolare dell'11 maggio 1998 n. 121 - Ministero delle Finanze - Dipartimento Entrate Affari Giuridici Servizio III.
Ciao!
sclerata :
grazie.
le circolari le ho stampate e chiariscono molte cose... ma si riferiscono a interventi di risanamento energetico e la seconda ad emilia romagna e calabria...qui si parla di lombardia...
ad ogni modo come mi ha detto il tecnico del comune è il caso di sentire l'agenzia delle entrate.

in parole povere lui mi ha detto che la pratica per loro è abbastanza ininfluente che sia presentata come manutenzione straordinaria o ristrutturazione o completamento ... anche se l'immobile non è finito diciamo che "potrebbe fare finta di nulla".
detto questo cambia a me...se faccio la pratica come manutenzione o ristrutturazione devo inventarmi cose nella relazione, se presento documentazione fotografica la presento di una cosa palesemente non finita...se devo sanare una porzione del fabbricato la pratica va comunque in commissione...
se va come "ristrutturazione" diventa ancora più onerosa per il cliente perchè torna a pagare anche oneri di urbanizzazione oltre che costo di costruzione.

archi :
Per accedere alle detrazioni fiscali del 50 o del 65% i requisiti degli immobili sono gli stessi e valgono in tutta Italia.
Il tipo di pratica che presenterai, all'Agenzia delle Entrate, in caso di accertamento, importerà poco, ciò che sarà valutato sarà la tipologia degli interventi, che non potranno essere di fatto "nuova costruzione" o "ampliamento".
Però, come giustamente sostieni, importa a te. Io farei la pratica "giusta" per completare e sanare l'immobile.
Visto che il comune si è dichiarato "elastico", chiamala come vuoi, ma asseverazioni, dichiarazioni ecc… dovranno essere corrette e "sostenibili". La responsabilità di detrarre spese non detraibili, se la prenda il tuo cliente. Se domani qualcosa dovesse andare storto, stai certa che il tuo cliente cercherà di scaricare le sue colpe, e tu dovrai essere in grado di giustificare la correttezza del tuo operato!
sclerata :
anche per questo, in caso lui voglia portare avanti lo stesso la cosa (credo che cmq sarebbe l'ideale sentire l'agenzia delle entrate per fugare ogni dubbio...ma poi sta a lui) io a quel punto la pratica la farei tramite un permesso di costruire per ristrutturazione, completamento, parziale sanatoria, quello che sarà perchè lì è il comune che mi dice che è OK
diversamente dovrei autocertificare e asseverare tutto io.
e non mi va.

se tra 5 anni l'ade gli dice che la cosa non è regolare poi sicuro che questo viene a rompere le scatole a me...
desnip :
Sclerata, oggi anche il pdc si fa con asseverazione, quindi io ti consiglio di non impegolarti in queste cose.
La situazione del tuo cliente è palesemente al di fuori del campo di applicazione delle detrazioni.
In ogni caso porre un quesito all'AdE è una cosa abbastaza veloce, per cui ti direi di farglielo fare al più presto, così si mette l'animo in pace.
sclerata :
la faina che gli ha detto che può farlo è un geometra (che lavora in banca)
anche il tecnico in comune gli ha consigliato di sentire l'ade.
credo sia l'unica cosa da fare per essere sicuri.

intanto sembrava convinto di cosa voleva fare a livello progettuale, mò ha cambiato idea ancora.
mi sto già stufando....già due versioni anche solo di massima e il computo e non ho visto una lira.
lunedì vado lì con il preventivo di tutto e mi faccio dare un anticipo.
non esiste.


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