arch : [post n° 81180]

CARI COLLEGHI ARCHITETTI DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE UNIRCI E FARE QUALCOSA!

CARI COLLEGHI ARCHITETTI DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE UNIRCI E FARE QUALCOSA!



Il mio appello è rivolto a tutti quegli architetti ed ingegneri che, essendosi rotti le scatole del clima di totale sfruttamento che, i grossi studi di progettazione ci riservano il giorno dopo del conseguimento della tanto sospirata laurea, si trovano a dover decidere se:

1) andare all’estero e non tornare mai più!
2) tentare di avviare una propria attività e morire di stenti schiacciati dalle società d’ingegneria o di architettura che con una rete a maglia fine fanno man bassa dei lavori pubblici anche sotto soglia!
3) Cambiare lavoro!
4) Aspettare che qualcosa cambi e osservare nel frattempo: geometri, periti agrari, agronomi, agroforestali, periti industriali, periri minerari, ingegneri, architetti, e quant’altro questo paese fantasioso riesce a sfornare, che tentano di fare tutti le stesse cose!!!!


Dopo il conseguimento della laurea in architettura presso l’università di Roma “La Sapienza” ed il conseguimento dell’abilitazione ho iniziato subito a collaborare presso varie società d’ingegneria ed architettura con sede nella capitale;le mie collaborazioni sono durate per quattro anni e per tutto questo tempo ho lavorato sodo con la speranza di farmi un poco di esperienza e perché no anche qualche soldo.Premetto che ho lavorato anche per diciotto ore di seguito ed a volte anche fino alle quattro del mattino e per vari fine settimana di seguito….e per che cosa?
Non ho percepito niente in più di quello che prendevo normalmente, neanche un ringraziamento o un gesto di approvazione per quanto fatto!!!
Nel frattempo ho sempre cercato di continuare a formarmi a mie spese con corsi di aggiornamento professionale(niente più di quanto noi laureati siamo costretti a fare).Adesso ho deciso di dire basta e di fare di tutto per farmi rispettare come persona e come professionista!!!
Ho deciso di aprire una mia attività e di creare un gruppo di lavoro con alcuni colleghi che come me si sono formati a Roma e poi hanno deciso di tornare a vivere e lavorare in Sardegna.
Il mio non vuole essere uno sfogo fine a se stesso o la solita lamentela di chi si lamenta a prescindere e poi non agisce.
La riforma delle professioni e’ stata una grande cattiveria e ci siamo fatti fregare senza dire niente; le nostre competenze si stanno disgregando e noi non stiamo facendo nulla per difenderci!!!
E’ mai possibile che una categoria tanto fantasiosa ed ambiziosa come la nostra non riesca a difendersi da questi tentativi di demolizione professionale in atto!!!
Non so se tutti siete al corrente che nella mente dei nostri governanti c’è il progetto di abolire gli ordini professionali nell’arco di poco più di un anno?!!
Non voglio parlare poi della suddivisione tra “architetti junior e senior” e del tentativo di creare la nuova figura di :geometra laureato(n.d.s.:colui che avendo conseguito la laurea in architettura superi l’esame di abilitazione per geometra”).
E ORA DI DIRE BASTA E NON CREDO DI ESSERE L’UNICO A PENSARLO!!!!
In questi giorni sto cercando di partecipare a delle gare di progettazione bandite da varie pubbliche amministrazioni; amara sorpresa:il curriculum vitae bello corposo che mi sono fatto progettando varie infrastrutture presso altre societa’ non mi da credito perché io non ho firmato i progetti e non posso dimostrare di aver emesso parcelle relative a lavori di un certo tipo e di un determinato importo!!!ho sempre lavorato come collaboratore con la partita iva!!!
Che beffa!!!
Se si vuole accedere a qualche gara si e’ preda facile delle grandi società che per metterti a disposizione il proprio curriculum ti chiedono il 70%-80% dell’importo della parcella e tu devi fare la maggior parte del lavoro!!!
Questa legge sui lavori pubblici ha trasformato le grosse società d’ingegneria e di architettura in grandi uffici di collocamento per i nuovi schiavi laureati del futuro(che umiliazione)!!!
Non posso continuare a vedere i nostri centri storici demoliti da periti, geometri e quant’altro e contemporaneamente tanti giovani architetti a spasso!!!
Non possiamo essere relegati alla ristrutturazione dell’appartamento della zia o del fratello mentre i geometri firmano anche le progettazioni dei capannoni industriali e si occupano di antincendio, alla faccia di noi poveri sognatori!!!
Perché l’Italia deve essere l’unico paese al mondo dove tutti possono fare tutto?
Non bastava che noi facessimo la progettazione architettonica, gli ingegneri facessero le strutture e gli impianti e il topografo si occupasse di rilievi e catasto?
Sono sconcertato ma anche molto avvelenato!!!
Sono convinto che se non facciamo qualcosa premendo sui nostri ordini professionali, organizzando una marcia su Roma per chiedere maggiori tutele
per la nostra professione, a breve, faremo la fine dei dinosauri:messi sotto una teca al museo delle scienze.

Uniamoci e facciamo qualcosa, vi prego!!!!

Daniele
antonio :
a 5 anni dalla laurea, dopo aver lavorato a tempo pieno per oltre 4, mi ritrovo a 33 anni senza prospettive serie di metter su famiglia!!! con 1000 euro al mese non credo al sogno di 2 cuori e una capanna!!! IO CI SONO!!!
alex :
Sono pienamente d'accordo ma non mi viene in mente alcun modo intelligente o codificato per fare qualcosa.
Siamo in molti ma senza voce. e senza nessun mezzo per incontrarci, parlare o inventarci qualcosa.
i politici ci tirano per la giacca, i datori di lavoro ci prendono per il collo, gli ordini professionali ci ignorano e tutti abbiamo paura di uscire allo scoperto. dovremmo forse incontraci, indire un forum, contattare tutti i nostri colleghi nelle stesse condizioni e provare ad escogitare una soluzione, se non altro avvertire della situazione chi sta prendendo la laurea adesso e si ritroverà schiavo domani.
la legge 109/94 è assurda, le partite iva individuali coprono una situazione di sfruttamento reale in tutta l'italia.
Uniamoci ok, ma come?
cicetto :
Ragazzi, concordo anche io sul fatto che grazie agli ultimi governi chiunque abbia fatto un qualche curriclum di studi tecnici possa firmare qualsiasi cosa, e i titoli professionali sono aumentati fino ad arrivare all'assurdo. Che cavolo vorrà dire architetto junior, e che cosa può fare l'architetto senior?, per non parlare del conservatore, del paesaggista e pianificatore o peggio del geometra laureato (e chissà qual'è la differenza tra geometra laureato e diplomato!). Purtroppo la moltiplicazione di titoli nuocerà al consumatore e non si avrà mai una regolamentazione dei tipi di interventi: ci troveremo l'ingegnere idraulico di provincia che ha comprato casabella e ottiene l'incarico per progettare il grattacielo, tanto anche a lui competerà la progettazione architettonica.
L'altro argomento riguarda i primi anni di lavoro: anche io mi sono laureato da 5 anni e il primo biglietto da 50 euro l'ho visto dopo 18 mesi di lavoro e umiliziazioni, (sangue, lacrime e sudore come si diceva ai giovani nel dopoguerra che stavano negli studi a imparare il mestiere). Ringraziate che uno studio vi ha preso, vi fa fare esperienze, vi mette su grandi o grandissimi lavori e prendete questa come una forma di guadagno. Per diventare come i vostri padroni bisogna fare una cosa che ora tutti schifano, perchè viziati: si chiama GAVETTA e serve a temprare il carattere. Io riesco a fare 650 euro al mese e campo da dio con una vita appena modesta e orgogliosa di farla così, senza farmi prendere dai mille impulsi al consumo che trovi in giro. Lotterei insieme a voi contro l'abolizione degli ordini, ma vi prego di accettare la vostra condizione e di acchiapparla al meglio, perchè PRIMA, STAVA LA FAME!!
neoarchitettojj :
scusate, ma evidentemente non sono molto aggioranta..cosa significa che entro un anno ci sarà l'abolizione degli ordini??? e cosa comporterebbe?
A parte questa lacuna concordo appieno con le preoccupazioni e le lamentele comuni..
tanto per consolarvi almeno ricordatevi che voi siete usciti dall'università con il vecchi quinquennale, noi giovanissimi cascati nella rete del 3+2 siamo rimasti proprio fregati: materie ridotte per finta, due tesi di laurea e una grande confusione!! per non parlare di chi, come me, ha il tre ma si è ritrovato senza due!!e giù a inseguire corsi di laurea specialistica compatibili ma che ti danno tante materie in più da recuperare...
ecco le figure giovani che dovrebbero entrare su un mercato del lavoro che poi non funziona, come testimoniate voi!!aggiungici il necessario tirocinio per accedere all'abilitazione e gli albi di cui non si capisce più niente...
altro che due cuori e una capanna, ma neanche una baracca ci viene!!
io prostesterei per mille cose, ma la lotta al sistema necessita di grossi numeri e nella massa non ci credo più.
giovanna
alex :
Chi giustifa lo sfruttamento del lavoro dei giovani professionisti chiamandola gavetta e dando del viziato alle persone che si fanno il c*** 10 ore al giorno per uno stipendio-orario-lordo inferiore alla metà di quello al nero di una donna delle pulizie forse non ha ben chiara la situazione.
Dal momento che un architetto, con timbro e 5 anni di esperienza è costretto a sopravvivere pagando le tasse di un libero professionista ma vivendo di fatto in una situazione di dipendenza senza neppure il diritto allo sciopero, la tredicesima, le ferie credo che ci sia qualcosa che non va.
Certo potrei fare la donna delle pulizie...ci penso di continuo. ma scusate l'assurda apirazione vorrei fare l'architetto.
Così accetto la situazione e mi impegno per migliorarla ma trovo continui ostacoli per esempio:
- la legge 109/94 non mi permettere di accedere alle liste comunali perchè sul mio curriculum non posso mettere i lavori che non ho firmato,
- la normativa sulle sovvenzione ai giovani imprenditori non ammette in nessun caso il finanziamento per aprire uno studio professionale,
- i programmi per disegnare costano un cifra da capogiro e non ci sono agevolazioni,
- gli ordini professionali non vigilano sulla correttta applicazione dei minimi tariffari
- gli ordini professionali ammettono che un dipendente pubblico possa svolgere anche la libera professione avendo indubbi vantaggi sia a livello di conoscenze che di risparmio sui mezzi per svolgerla
.... mi vengono in mente un sacco di cose di cui lamentarmi forse perchè sono troppo viziata.
ancora studente :
bisogna cambiare mentalità fin dall'università.
non tanto nell'impostazione del 3+2, che di fatto crea molta flessibilità, ma nella durata dell'anno accademico. nel resto d'europa i corsi iniziano ad inizio settembre e finiscono per maggio, dando la possibiltià di lavorare per i 3 mesi estivi, e fare anche 300 euro al mese da studente tra un anno e l'altro non è poco, si fa molta gavetta, ma soprattutto si capisce se il lavoro di architetto può piacere o no. quando si sarà presa la laurea, si sarà già fatta esperienza, l'esame di stato lo si passa subito e ci si può immediatamente inserire nel mondo del lavoro, a questo punto, veramente entro i primi 30 anni e non a 40 come adesso.
poi di conseguenza, vanno rivalutate le figure professionali e cosa possono effettivemnte fare sul mercato.
ordine o non ordine, sarebbe semplice mettere la regola che senza laurea in architettura non si può progettare nulla.
conseguenza, ridimensionamento del geometra e del perito e delll'ingegnere edile.
figure tutte molto utili, ma che facciano il loro lavoro.
al geometra e perito si diano lavori di catasto, rilievi e perizie, all'ingegnere edile si diano lavori solo di calcoli strutturali.
arch :
...intanto vorrei ringraziare tutti coloro che hanno iniziato a rispondere al mio appello;è vero siamo in tanti nelle stesse condizioni ma assolutamente non uniti.Il fatto di iniziare a parlarne è una cosa importantissima e coinvolgere quanti sono direttamente interessati è fondamentale.Dobbiamo riuscire a concepire tutti insieme,ogniuno con un proprio apporto , un modo efficace per dare eco e visibilità alla nostra condizione;se non ci muoviamo noi non vedo chi dovrebbe pensarci.Una pima cosa assurda e per la quale bisognerebbe battersi e' quella di far riservare una soglia dei lavori pubblici, anche se minima, ai giovani laureati di modo tale che anche piccoli gruppi di progettazione under 35 riescano,concorrendo dignitosamente ma ad armi pari con coetanei, ad emanciparsi con un curriculum che gradualmente consenta di accedere ai lavori più importanti.
Non è assolutamente ammissibile che per accedere ad incarichi pubblici al di sotto della soglia si debba per forza essere assorbiti dalle grandi scietà di progettazione.Se ci unissimo per far votare nei nostri ordini professionali nostri coetanei che possano far presente il nostro malcontento ai nostri rappresentanti forse qualcosa potrebbe muoversi.
Non penso che sia assurdo, col tempo, di creare un forum e creare una bozza con alcune proposte da sottoporre al ministro dei lavori pubblici.
Le idee sono tante ma dobbiamo coltivarle insieme.
Credo che dopo tutto quello che ci hanno fatto passare per conseguire la laurea in architettura ne valga veramente la pena.
saluti a tutti e coraggio.....
Dany
roky :
PENSANDO...E RIDENDO
Sono un attimino tranquillo nel mio studio e mi fermo a pensare... : NELLA mia cittadina ci sono 40 architetti, 50 ingengeri, ed un mare tra geom e periti, senza contare i prossimi arrivi che da indiscrezioni pare sia un esercito.
Sapete quanti idraulici ci sono...solo 2, meccanici 3, imbianchini 5o6...sapete che nel periodo estivo un idraulico con i condiz guadagna anche 2000 euro al giorno e il mio meccanico ha acquistato una ferrari gialla?Sapete noi con tante lauree e abilitazioni e specializzazioni come andiamo in giro?... mediamente con un auto vecchia di 10 anni!E per guadagnare 2000 euro con una dia che ci impegna anche 4/5 mesi comPr. la direzione dei lavori, e talvolta la sicurezza, comprese le multe dei simpaticoni dell'ASL.
CARA MORATTI...PENSAVO...ORA CHI AL POSTO TUO, SEI PROPRIO SICURA CHE IN ITALIA CI SIA ANCORA BISOGNO DI LAUREATI-DISOCCUPATI??!!CHE NE DIRESTI DI ABOLIRE I NUOVI ORDINAMENTI E RITORNARE AI VECCHI?SAI C'E' ANCHE BISOGNO DI POTER CHIAMARE UN IDRAULICO SENZA RIMETTERCI LA PENZIONE!DON MILLE RIVERENZE ED OSSEQUI UN SEMPLICE DOTT.ARCH.ING. SPECIALIZZATO IN RESTAURO DEI MONUMENTI, in BIOARCHITETTURA, ECC.ECC.

KS :
è da un pò che bazzico su questo sito e mi sono fatto, anzi autoconfermato, una mia convinione che ripeto, diventa ogni giorno che passa sempre più forte. la riassumo in pochi punti:
1 oggettivamente di laureati ve ne sono troppi, considernado il mondo dell'edilizia, senza contare geometri, agronomi, periti ecc
2 di quei laureati che ci sono gran pochi sono preparati per non parlare dell'approccio lavorativo, cmq le solite colpe: università, la moratti, ecc mai nessuno che faccia autocritica;
3 i grossi lavori sono miraggi? si e no. si se uno vuol affrontarli da solo, no se uno si struttura
4 la paga è da fame. assolutamente si, mi pare di capire che viaggiamo sui 3-500 euri mensili? ma dove vai? purtroppo però spesso si cerca lavoro nel mercato che offre questo di lavoro: una casa, tutto compreso (c.a., catasto, sicurezza, ecc.) per 12-13000 euro? ci credo che non restano soldi per pagar nessuno
5 competenze: il mio tema preferito. quanti dicono, ha ragione, faccia il topografo il geometra, faccia il calcolatore l'ingegnere strutturista! più che concorde, sono oltre che geometra ing. civile mix idraulico - strutture. però, dopo una laurea acnhe in urbanstica, sentendo colleghi urbanisti, dico: faccia l'architetto il progettista edile. perchè vuole fare i piani regolatori, i pdl, i piani di recupero, occuparsi di catasto, l. 10/91, anche c.a, piste ciclabili, ambiente, ecc. ecc. ecc.? se vale per noi ingegneri, architetti, geometri, ed agronomi ecc perchè non vale per gli arch? non fanno forse 5 anni anche loro di università? probabilemente saranno competenti in uno due campi ma non 50! dal cucchiaio alla città!
6 ordini: sinceramente ordini o meno per me non farebbe differenza. anzi sarebbe una beffa ora dopo soldi buttati per fare tre esami di stato e sentirmi chiedere alcune banalità ma non importa. se uno sa lavorare viene da te.

forse ho usato parole pesanti che potrebbero infastidire qualcuno però a volte certe cose occorre dirle perchè sennò chi ci rimette è sempre chi lavora, studia, s'impegna.

saluti

ks
cicetto :
egr. KS condivido quanto scrivi, ma non sono d'accordo sulla settorializzazione della figura dell'architetto: egli, anche se ha fatto 5 anni di studi è il capo del cantiere oltre che di tutto il processo edilizio di una qualsiasi opera: ad esempio deve saper leggere una L10/91 e riconoscere se il ferro sta messo bene o meno, oltre che valutare un piano del paesaggio
ks :
concordo con te. ma tu dici bene: "deve SAPER LEGGERE una l10/91" "RICONOSCERE se il ferro sta messo bene o meno" "VALUTARE un piano del paesaggio" ovvero tutti VERBI che fortunamente grazie al ns bell'italiano significato qualcosa di motlo diverso da FARE. volgio dire è logico che deve sapere, così come lo deve sapere un geometra che fa la d.ll. in cantiere come funzionano le cose ma vuol dire che deve FARE lui i c.a.? anch'io come ing. civile so LEGGERE un progetto di restauro ma mica lo so FARE. l'architetto oltre a FARE i progetti dovrebbe COORDINARE il progetto nel suo iter, sapendo ovvio di tutto ma RIVOLGENDOSI a chi di competenza di volta in volta. io credo questo, alla luce di un pò d'anni di esperienza, du un diploma di geometra, una laurea in ing. civile ed una in urbanistica.

saluti e buon lavoro a tutti

ks
ROKY :
Siamo troppi, e siamo daccordo, tutti nell'edilizia...e dato che non si costruisce più moriremo di fame ho corromperemo i politi...ok.Bene perché ognuno faccia il proprio lavoro, il geometra il topografo..e basta, il perito le pere...l'ingegnere lo strutturista e basta l'architetto il progettista architettonico ma anche l'urbanista!Non sai quanti esami ci sono ad architettura di urbanistica, molto di pià di quelli che ci sono ad ingegneria i migliori urbanisti mondiali sono architetti da sempre...ma chi vi racconta certe fesserie!!!Poi chi meglio di un architetto fa i piani di recupero?Latra cosa 10 del 91 fisica tecnica noi architetti(sono laureato anche in ing.)la facciamo gli ingegneri solo come complementare siamo dunque più esperti noi sul risparmio energetico, chi migarantisce che un ing. abbia fatto l'esamen di fisica tecnica.Gli esami di fisica che fanno non servono a nulla se non per dargli facoltà di insegnarla alle scuole medie!Vorrei solo dire troppe volte si dicono enormi sciocchezze sulle competenze degli architetti senza essere minimamente informati sui programmi di studio e questo da davvero fastidio!
ks :
non sono d'accordo su quello che dici perchè, e da ingegnere lo dovresti sapere, sull'applicazione della 10 facciamo anche esami specifici e quindi non direi delle c.......! ma a parte questo, da ignorante dell'architettura almeno in termini di studi mi sovviene spesso un dubbio parlando appunto con architetti (non tutti) e leggendo questi post compreso il tuo: MA A COSA SERVONO LE ALTRE LAUREE? voglio dire: si dice va bene l'ingegnere ma anche l'architetto sa di strutture c.a. l.10/91 impianti ecc. va bene l'urbanista ma anche la'rchitetto sa di pdl pdr peep pip prg ecc. va bene il geometra ma acnhe la'rchitetto sa di topografia, rilievi, catasto ecc. ba bene l'agronomo ma acnhe la'rchitetto sa di piante, verde urbano, parchi ecc. e potrei continuare.
ora senza offesa e senza dire schiocchezze mi sono guardato il programma di architettura (IUAV di Venezia) e sicneramente è vero si fanno tanti esami un pò di tutto, volgio dire a parità di esami (ora ricordo che tutte le lauree valgono 300 CFU e cmq anche prima non è che ingegneria fosse una passeggiata e tu lo dovresti sapere bene) come fai a dire che un architetto posaa vantae più comeptenza di uno che fa SOLO quella materia. ti cito l'urbanistica. a ingegneria è vero, fai un esame me che di urbanistica a ha solo il nome appunto urbanistica e pianificazione territoriale. ad architettura vedo che c'è urbanistica 1 e 2 ma non vedo pianificazione del terriotorio 1, 2 3 ecc pianificazione del paesaggio (c'è un progettazione alla specialistica SOLO specialistica in paesaggistica) non vedo SIT-GIS non vedo economia dei trasporti, non vedo ecologia del paesaggio, landscape ecologi, non vedo statistica, non vedo botanica, geomorfogia, pedologia ecc.
ora senza citare tutti gli esami che non ci sono ed è normalissimo visto che cmq un architetto non è che studia 20 anni contro i 5 di un ingegnere agronomo urbanista ecc voglio dire che è vero che non si devono dire sciocchezze sulgi architetti però gli stessi, mi permetto, non dovrebbero avanzare l'idea di avere TUTTe le competenze e gli altri sono complementari.
non puoi dirmi che meccanica 1 e 2 strutture 1 e 2 infrastrutture la stessa idraulica che facciamo ad ingegneria la si copre totlamente ad architettura, per il semplice fattoFISICO del tempo visto che dovete fare anche urbanistica, pianificazione, ambiente, topografia, catasto, e non dimentichiamoci dell'architettura, del restauro ecc.

occorre accettare, secondo me e così non a caso il DPR 328/01 ha fatto che come per l'ingegnere anche la'rchitetto ha subito una profonda modifica. è come se io o tu da ingegnere (io sono civile) vantassi competenze in ingegneria nucleare!!!

saluti

ks
Davide :
Possibile che non capite?
Sono un geometra, e non pensate che la situazione per il mio ordine sia diversa, anzi! ed è cosi anche per periti, ragionieri ecc... faccio l'esempio di questi ordini "minori", così da voi definiti, per farvi capire che non serve creare una lotta interna per ogni ordine o collegio che dir si voglia, ma bisogna unire tutte le varie forze per ottenere dei risultati!
Sono famosissi gli scioperi di metalmeccanici, eppure non riescono ad ottenere più niente oltre a delle misere briciole; e questo perchè? perchè non sono rimasti uniti nelle "lotte"! hanno pensato bene di dividersi da un unica associazione in centinaia di comitati, confederazioni e unioni, ognuno dei quali agisce tuttora in modo indipendente.
Allora state chiedendo delle briciole o "volgiamo" chiedere qualcosa di più?
Danilo :
perche' non creiamo una associazione tutta nuova con un suo statuto?E come associazione potremmo fare richieste dirette agli enti per avere il giusto.Unire le forze sarebbe l'unica carta da giocare visto che soli contiamo ben poco...
gattina :
Non mi trovo in una situazione molto diversa dalla tua...per mantenermi gli studi di architettura ho fatto i due anni di praticantato per geometri...mio sono ritirata il timbro obbligata dall'architetto con cui collaboro e adesso guadagno 500€ al mese lavorando anche 12 ore al giorno...la situazione non è diversa i titoli di studio sono diversi ma non la situazione in cui viviamo...e questo semplicemente perchè il "nostro mondo" è fatto di grandi studi con grandi nomi che vivono come i pesci cani si inglobano il 90% del lavoro e a noi all'inizio ci lasciano solo le bricciole....
alex :
per fare qualcosa per noi piccoli sarebbe utile creare una associazione comune ma senza scavalcare i vari ordini si potrebbe fare magari una cooperativa o una società di professionisti che sarebbero utili sia per aspirare a lavori più corposi sia per rivendicare i nostri "diritti sindacali negati" come ad esempio essere pagati da questi maxi studi ben al di sotto dei minimi tariffari orari.
Inoltre dovrebbe comprendere tutti quelli nelle nostre condizioni siano essi architetti che geometri, ingegneri, geologi ecc.. perchè non serve litigare sulle competenze, serve solo a dividerci.
Che ne dite?
pianificatore territoriale :
Vi posso rivelare un'altra chicca e curiosità che forse non tutti sanno: ma sapete che i laureati in Scienze Ambientali possono accedere all'Esame di stato per Pianificatori Territoriali?queste sono le assurdità della riforma!tra l'altro non esiste l'accesso all'Albo per i tanti Designer Industriali che si fanno anche loro 5 anni di studio!cmq non capisco perchè gli architetti vogliano eseere i classici demiurghi del territorio!a volte i loro edifici deturpano irrimediabilmente il paesaggio solo per capricci di protagonismo senza contestualizzare e considerare l'utenza del futuro edifficio!
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