Blaz : [post n° 82724]

Cari colleghi vi saluto. Sono costretto a cambiare lavoro.

Ho 39 anni, laureato in architettura, abilitato e iscritto all'Ordine, nello Studio dove lavoro non mi pagano da mesi per dissesti finanziari, quello che percepivo rasentava la soglia di povertà, il mio capo mi deve più di 14000 euro di stipendi arretrati che forse non vedrò mai, ormai ho prosciugato il mio conto in banca, ho quasi 9 anni di eperienza in Studi di progettazione/architettuta/tecnici che evidentemente servono a poco, mando CV ogni giorno, non ho nessuna raccomandazione, ho fatto abbastanza colloqui che finiscono con: “Le faremo sapere”, non salta fuori un lavoro in giro che possa fare in proprio, amici che chiedono consulenze e mai una volta che paghino un centesimo, sono da un anno in questa situazione e non riesco a venirne a capo, ho una ragazza, ho una macchina ferma che uso il meno possibile, non riesco a comprarmi casa, non posso chiedere un prestito in banca, non riesco a farmi un weekend perché non ho soldi, anche andare fuori a mangiare una pizza diventa un problema, ormai infilando la mano in tasca e toccando solo la fodera ho capito una cosa: il lavoro di architetto (senza conoscenze) non rende. Anzi fai la fame. A 39 anni.
Così ho deciso che ripongo anni di studi, sacrifici, sudore, lacrime, notti insonni a studiare e cercherò di trovare un qualsiasi lavoro dignitoso per campare.
Mi dispiace per tutto questo, io amo l’architettura e questo lavoro, ma se uno in Italia deve “vivere” in questo modo, allora c'è qualcosa che non funziona.
mansa :
mia solidarietà, anche se ti servirà a poco. che dire, niente, se non un GROSSO IN BOCCA AL LUPO.
alinger :
...che questo momento passi in fretta e tu possa raccogliere le giuste soddisfazioni nel nostro o in altri campi.
Buona fortuna (a te e a noi tutti).

ciao
Fedro :
Se hai fatto questa scelta, e se è così sofferta come si legge, forse vuol dire che è la cosa giusta... in ogni caso in bocca al lupo
fulser :
solidarietà anche da parte mia, per certi versi sono in una situazione simile, solo che il sacro fuoco non mi è ancora passato... auguroni e tutta la mia comprensione!
Blaz :
...cosa veramente fare. Vi ringrazio ma non so neppure se chiedervi un consiglio su come agire. In questa situazione inoltre non mi sento tutelato da nessuno, tantomeno dall'Ordine.
patty :
non so che dire....mi spiace...mi spiace....
ma per favore...non gettare la spugna...cioè...fai bene a cercare un lavoro che non c'entri con l'architettura...ogni lavoro è degno di rispetto...
ma non demordere...continua a cercare...continua....
so bene cosa significhi fare decine di colloqui....sentire decine di volte la fatidica frasetta "le faremo sapere"...e poi aspettare invano una mail o una telefonata....ma ho sempre avuto la fortuna di un lavoro retribuito su cui contare....
ho due anni meno di te...stessa generazione...stessi problemi....stesso amore per una professione che sembra non volerci...
...ma a dispetto di tutto...non rinunciare....
un grosso in bocca al lupo....
massimiliano :
Il mio augurio e' che tu possa appendere sempicemente alla tua carriera il cartello "TORNO SUBITO".
resta sempre in "architectural state of mind" e, appena ti sarai ripreso, pronto a ridecollare al meglio!
...architetto non si nasce, si diventa...ma poi lo si resta per sempre!!!
massimiliano
Jack :
in bocca al lupo per il tuo futuro.
spero che tu raccoga quello che meriti e tu possa ritornare a fare quello che ti piace...
spero ci risentiremo presto..
leo
puntifermi :
anche se non è di grande consolazione - soprattutto economica- il fatto di essere davvero uno che sa cosa significa lavorare e che dà il giusto valore a questa professione.
Non che dica che se uno ha delle conoscenze, o uno studio avviato da un genitore, ad esempio , non lo debba sfruttare; non voglio peccare di eccessivo moralismo perchè si sa che le pari opportunità non ci sono per tutti e nemmeno per voi maschietti a volte.
però quello che ti è successo (e chissà a quanti di noi è già capitato o capiterà) mi indigna e mi spaventa perchè è anche il risultato di una situazione che tutti abbiamo di fronte agli occhi.
Non è che "siamo troppi" come dicevano all'università e con questa scusa bocciavano a tutto spiano, è che pochi hanno il lavoro di tutti;
e inoltre pochi sono in grado di insegnarti davvero il mestiere, tanto quasi sempre non è la capacità effettiva di fare il tuo lavoro a procurarti incarichi e clienti.

Questa è una realtà che ho visto anche se continuo a sperare non sia l'unica; quindi in tutto questo - se puoi- sii almeno orgoglioso di non essere uno fra questi nani e ballerine. In bocca al lupo.
luc :
Non smettere MAI di cercare!!!!.... sarà poco ma
è l'unico consiglio che mi sento di darti.
semilateres :
Mio caro, potrei virgolettare per intero (ad uso ripetizione) tutto o buona parte del tuo post tranne la conclusione. E quanti di noi potrebbero ugualmente farlo?
"La vecchia guardia muore ma non si arrende" ed io inoltre ho contro anche una "simpatica" famiglia che di quando in quando non perde occasione di mandare frecciatine del tipo: "E' l'ingegnere (o l'avvocato o il medico...) XY, un uomo da 250.000 Euro l'anno..." e ti risparmio il resto. Io non demordo, ed anzi cogli amici che scuciono consigli "aggratise" sono diventato più che carogna. E' ora che tutti comprendano quanto il mio consiglio, il tuo, il nostro scaturisce da anni di studio e di passione ed il fatto che una deviata logica di mercato e sociale abbiano relegato il ruolo dell'Architetto a turiferario del lusso e del superfluo non la può avere vinta su chi ha dedicato alla stessa una vita intera con onestà intellettuale e dedizione. Guai a te se cambierai lavoro! Uscire di più colla macchina o fare un viaggio di più colla tua ragazza non colmerà mai il senso di frustrazione profonda e di vuoto che ti prende quando vedrai un tuo collega, che probabilmente non distingue una matita da un cacciavite, sfoggiare il suo nome negletto sulla cartellonistica di un cantiere qualsiasi. In bocca al lupo non basta: avanti architetto, sempre avanti e se decidi di cambiare temporaneamente strada tieni sempre a mente che "semel abbas, sempre abbas" ogni altra scelta sarà solo un transiente: il più breve possibile!
speedy :
ciao Blaz, anch'io sono un 35 senza occupazione e posso capire ciò che stai passando. Certe volte l'occasione giusta viene quando non hai mollato, quando non hai girato l'angolo dicendo "basta". Fai le tue scelte, cambia lavoro per necessità se vuoi, ma non mollare la tua carriera...al limite potresti fare l'architetto a tempo perso o nel tempo libero, come attualmente faccio io. Purtroppo i tempi sono brutti un pò per tutti, ma bisogna vivere e credere in tutto ciò che si vuole. Hai il mio supporto e la solidarietà, non dargliela vinta, rimboccati le maniche, fai autocritica possibile e migliora dove puoi. Un consiglio spassionato: i viaggi si possono fare anche con poco ed hanno un vantaggio: farsi conoscere! Coraggio collega, ti auguro il meglio e di più...facci sapere. In bocca al lupo!
Blaz :
Almeno da voi sento il calore e l'affetto per non mollare. Di certo non mi sto piangendo addosso ma sto stringendo i denti per non mollare, ma vi assicuro che tante volte quando fai fatica ad addormentarti pensando alla situazione in cui sei, ti viene voglia veramente di mollare tutto e cambiare vita.

Lo so che non è giusto guardare gli altri ma vedere che colleghi partiti dopo di me con le conoscenze giuste che sono in carriera, inseriti in Studi, insegnano e che poi ti guardano come un povero sfigato, mi sale una rabbia che faccio fatica a contenere. Miei amici dottori (laureati e abilitati come me) che prendono 2000 euro al mese per tre ore di lavoro in un centro benessere, senza conntare altri 2000 + straordinari in strutture pubbliche, che girano in mercedes slk e rolex con tre-quattro anni meno di me, allora sinceramente non capisco dove sta l'inganno della nostra professione. Laureato è lui e laureato sono io, abilitato è lui e abilitato sono io.

Il fratello di una mia amica che ha 23 anni e fa il meccanico gira in mercedes e si è già fatto un mutuo per la casa.

Altro esempio? Il figlio ventiduenne di un dipendente filippino di un tizio che conosco, che è arrivato fresco fresco in Italia un anno fa, lavora come mulettista in un magazzino a 2000 euro netti al mese!!!!

E perché questa differenza di stipendi e di offerte di lavoro? Che siamo noi una categoria sfigata? Dopo anni di sacrifici come veniamo ripagati? La donna che pulisce le scale del condominio prende di più di un architetto in uno studio. Settimana scorsa ho fatto un colloquio per un lavoro da 1000 euro netti al mese., ma vi rendete conto? Ma dove vado con “tutti” questi soldi?

Il “sacro fuoco della passione” per la professione ce l’ho ancora, ma forse si sta spegnendo…
Ronin :
tutti noi abbiamo dovuto subirne, e tutti noi siamo stati truffati e sfruttati da qualcuno; non farò il discorsetto mollare/non mollare perchè non giudico: ognuno è padrone delle sue scelte, e se l'hai maturata lungamente è probabile che almeno in questo momento sia quella giusta.
A me però non è mai successo di avere più di uno stipendio non pagato: il mese successivo avevo già cambiato posto... Certe volte si viene sfruttati perchè lo si permette: se non ti pagavano da mesi, perchè continuare ad andarci? Meglio andare in giro a cercar lavoro, al massimo il risultato è lo stesso...
Blaz :
Hai ragione anche tu dicendo che quando non prendevi lo stipendio te ne andavi, io infatti lo sto cercando da mesi il lavoro e ti assicuro che, come ho scritto, mando cv di continuo e faccio qualche colloquio quando mi chiamano, ma alla fine nessuno mai si fa risentire. Intanto sto qui e sfrutto il pc per queste cose visto che a casa non ce l'ho. Ma nel momento in cui trovo qualcosa me ne vado da un giorno all'altro, però con la quasi certezza che quello che mi deve non lo avro mai...
desnip :
... non è per scoraggiarti ulteriormente (lungi da me!) Ma sei sicuro che se cerchi qualcosa di "altro" di lavoro, lo trovi? Io sono nella tua stessa situazione (ho appena qualche anno in meno a te), e ho provato a mandare cv per lavori da segretaria, per call center, commessa in negozi di arredamento, ma non mi cagano nemmeno! Come architetto almeno mi chiamano per il colloquio, salvo liquidarmi con il solito "le faremo sapere" o offrirmi stipendi da fame per 12 ore al giorno...
In ogni caso, ti auguro di essere più fortunato e di trovare qualcosa per "tamponare" momentaneamente, ma ti invito anch'io a non mollare mai del tutto l'idea di fare quello per cui hai studiato.
shima :
la situazione è nera, coraggio a blaz e a tutti noi..
non è un bel periodo per fare l'architetto, di curriculum e colloqui e pochi soldi offerti ne possiamo raccontare tante(ricordo una proposta da parte di un'impresa per progettare e seguire il cantiere di una lottizzazione per addirittura 450 euro al mese, con una mia risposta ai limiti della buona educazione..)..le scelte sono personali ed individuali, il malessere è collettivo e forse sapere di non essere da soli nel disagio non gonfia il conto in banca ma allevia il senso di fallimento personale
coraggio!
desnip :
... per agganciarmi anche a quello che ha detto puntifermi e ribadire: NON E' VERO CHE NON C'E' LAVORO PER TUTTI! Il lavor c'è, ma è tutto concentrato nelle mani di pochi che spesso non sono neanche in grado di svolgerlo adeguatamente, per mancanza di tempo.
Il problema è che i committenti sono ottusi e non apprezzano. Un esempio: ho risolto in pochi giorni una questione per un mio cliente, per danni alla sua casa a mare. Il mio ex capo lo avrebbe fatto aspettare qualche mese, visto gli incarichi più importanti che aveva... Ma i clienti se ne rendono conto?
Blaz :
Bravo, hi centrato il problema. Chi mi assicura che trovo un altro lavoro? A questa età chi mi prende? Ormai sono fuori mercato, visto già l'andazzo di quelli più giovani di me...

x tutti: Voi pensate che un collega di 45 anni con un curriculum importante, ha dovuto accettare una DL della durata di un anno per la bellezza di 7000 euro! Cosa che ne varrebbe almeno 25000. Una vergogna.
lorenzo :
mi accodo anch'io a questa lunga lista per esprimere la mia solidarietà.
Speriamo che un eventuale distacco dalla tua professione sia almeno momentaneo e possa in futuro riprenderla a vele spiegate (anche se capisco che è molto difficile).
Ciao,
Lorenzo!
Blaz :
...ci sarà un architetto in meno che vi fa concorrenza. Battutaccia.
pigmentus :
per certi versi sono stato anch'io sul punto di abbandonare una professione che ormai (se va bene) garantisce un'esistenza appena decorosa.....ma ho tenuto duro....e comunque oggi la situazione la vedo nera e quasto tuo post mi fa molto riflettere e preoccupare ulteriormente....in bocca al lupo per il tuo futuro.....
ks :
anche se non sono architetto e doperante nell'architettura compendo benissimo il tuo senso di smarrimento di ftonre ad una realtà dove pur avendo studiato anni , passate notte insonni, ecc avendo un curriculum di nove anni alle spalle ti ritrovi appunto in una realta come tu e molti altri descrivete, per il smplice fatto che a modo mio ci sono passato.
ma pur lavorando a qualcosa che non era/è la mia professione non ho mai chiuso, ho sempre continuato alla sera, di notte, come ai tempi dell'università a studiare e fare piccoli lavori, concorsi di progettazione, aspettando il momento....e poi è arrivato ed arriverà anche per te perchè in giro c'è tanta gente emolti si atteggiano a grandi tecnici e conoscitori della materia ma un professionista come te con nove anni di esperienza non lo si trova tutti i giorni. la frase le "faremo sapere" lo sai perchè la dicono? non perchè non sanno che tu sei in gamba e capace, tuttaltro perchè lo sanno e si dicono "cavolo, questo sa il fatto suo, non lo potrò mica infinocchiare con 300 euro la mese come il neolaureato di turno!" è così credimi. diceva ronin mi sembra che cambiava se non lo pagavano e perchè lo facevano? perchè non sapeva lavorare o perchè sapeva fin troppo bene il suo lavoro e sopratutto valutarlo?
purtroppo gran parte degli studi lavora "un tanto al kilo" a peso a carta presentata in comune con grafici di mexxx! disegnati dal tirocinante di turno a 250 euro mensili e credi si preoccupino? non importa ti dicono, "sarà il comune a dirmi dove correggere". finchè sti cavolo di committenti non cercheranno qualcosa di meglio e i comuni seriamente non cominciano a bocciare i progetti e non ad assecondarli (io sono stato cacciato da un ufficio comunale perchè "intralciavo" il tecnico di fiducia del sindaco!) la situazione non muterà.
per quanto riguarda l'ordine: battaglia persa. l'importante che paghi annualmente la tua rata...e non aggiungo altro.

infine per il lavoro in generale: "Miei amici dottori (laureati e abilitati come me) che prendono 2000 euro al mese per tre ore di lavoro in un centro benessere, senza conntare altri 2000 + straordinari in strutture pubbliche, che girano in mercedes slk e rolex con tre-quattro anni meno di me, allora sinceramente non capisco dove sta l'inganno della nostra professione. Laureato è lui e laureato sono io, abilitato è lui e abilitato sono io. Il fratello di una mia amica che ha 23 anni e fa il meccanico gira in mercedes e si è già fatto un mutuo per la casa. Altro esempio? Il figlio ventiduenne di un dipendente filippino di un tizio che conosco, che è arrivato fresco fresco in Italia un anno fa, lavora come mulettista in un magazzino a 2000 euro netti al mese!!!! E perché questa differenza di stipendi e di offerte di lavoro? Che siamo noi una categoria sfigata? Dopo anni di sacrifici come veniamo ripagati? La donna che pulisce le scale del condominio prende di più di un architetto in uno studio"

la realtà è che la gente vuole avere la pelle liscia e pagare milioni per averla, la macchina fiammante e pagari milioni per averla, la casa invece è un optinal, poi magari non funziona, piove dentro, si tolgono i pavimenti, ecc..

non credo sia "una professione sfigata" l'architetto e cmq ci sono anche dottori laureati disoccupati. certo chi trova nel baeutycenter ......

cmq io ti dico di provar pur altri lavori , a fine mese devi arrivare, MA NON PERDERE MAI L'OBBIETTIVO FINALE, quello no.

saluti

ks
davide :
Concordo pienamente...il lavoro c'è ma è concentrato nelle mani di pochi che per giunta ne hanno troppo (non fanno un emerito NIENTE) ed hanno 5 o 6 architetti che lavorono come dei negri per loro per la paghetta della nonna....caliamo unvelo pietoso...sulla retribuzione in chiaro..in grigio o in nero profondo che questi sono in un modo o nell'altro obbligati a prendere per fare un minimo di esperienza.....spero che tu riesca a trovare un lavoro che ti dia soddisfazione è questo l'importante a parte naturalemente poterci vivere dignitosamente e senza complessi di inferiorità....ciao ed in bocca al lupo
vinc :
Scusa come te la cavi con le lingue?
Mai pensato di spostarti...c'é gente che all'estero fa l'architetto con piacere e guadagna molto...
é vero che in Italia se non hai contatti non vai avanti...a volte mi chiedo se riusciró mai ad aprire uno studio con le mie sole forze...ma questa sembra una domanda retorica.
Comunque ritornando all'estero..guarda che uno con 9 anni di esperienza potrebbe avere molte porte aperte.
In bocca al lupo.
Ciao
Vincenzo
Blaz :
Grazie ancora per la fiducia dimostratami, almeno mi risolleva un po' il morale che da troppo tempo è veramente basso.

x vinc
l'unica lingua che conosco è l'inglese ma a livello scolastico purtroppo, anche perchè non ho avuto mai opportunità di parlarlo con geometri, idraulici, elettricisti e colleghi. Sui cantieri non è la lingua madre... al massimo è il bergamasco. :-)
vinc :
Vabé ma dopo due mesi in un paese come irlanda uk usa o australia vedi come il tuo inglese scolastico diventa fluente...ma da come mi hai risposto non mi sembri tanto invogliato a tentare la carta estero
patty :
magari uno a 39 anni....è normale che non abbia voglia di prendere "baracca e burattini"...piantar tutto ed andarsene ad imparare l'inglese in irlanda!
vinc :
boh non mi sembra tanto improponibile...comunque fa te!!
Io ho conosciuto gente che lo ha fatto a 50...
ho semplicemente letto che la situazione é estremamente tragica...ma Blaz lo sa meglio di te e di me...se vale la pena adare in Irlanda a "imparare l'inglese" come dici tu in tono sarcastico per evitare di bucare le fodere dei suoi pantaloni...oppure se é meglio pulire le scale e guadagnare 2000 euri netti...
Blaz :
Capisco che a mali estremi estremi rimedi, andare all'estero a 39 anni non è facile ormai. Visto anche che ho i miei che sono anziani e un po' acciaccati e qualche volta gli devo stare dietro, un cane da accudire, una ragazza che non so se sia mai disposta a venire via dall'italia anche perchè ha un buon lavoro, amici da salutare. Sembra facile ma hai tanti fili che ti legano in un modo o nell'altro qui.

E' una scelta impegnativa che fai più facilmnete con meno di 10 anni che ora. O perchè non hai nessun legame che ti trattiene qui.
Non so, magari poi mi sbaglio.
patty :
il mio non era sarcasmo....ma realismo!
non so quanti anni abbia tu...da come scrivi ho l'impressione che sia parecchio giovane...
io...evidentemente come anche Blaz...ho una famiglia qui in Italia...due genitori che cominciano a non essere più giovani ed a cui devo moltissimo (e non trovo giusto, ora che hanno bisogno, egoisticamente andarmene lontano!)...un compagno a cui voglio bene...ed anch'io un cane da accudire...
quando hai 25/30 anni tutto questo t'interessa poco perchè cerchi la tua autonomia (cosa credi...che noi non ci siamo passati?)....quando ne hai 40 no perchè dovresti essere più maturo!
...ognuno faccia quello che vuole...ma banalizzare la cosa come hai fatto tu...mi sembra solo sconcertante!
vinc :
Guarda non sto banalizzando.
é vero sono giovane..ma andare all'estero non vuol dire scegliere la strada piú semplice in modo immaturo.
A volte si é costretti ...io vivo all'estero ma non pensare che sia come andare a farsi la vacanzina col diversivo...e non l'ho fatto per immaturitá...e quando c'é bisogno di me in famiglia torno...tanto se aumentano le possibilitá economiche amuentano le probabilitá di cambiare qualcosa e ci si puó anche permettere di tornare piú spesso a casa a trovare i propri cari.
é vero potrebbe essere egoistico...ma anche dall'altra parte i parenti non devono esserlo...io non conosco le vostre situazioni ma ognuno ha il dovere di reagire ed affrontare con buonsenso.
Ma comunque la pensiamo in modo diverso e quindi non cerco il confronto su questo tanto ci troveremmo in disaccordo.
l'importante é saper dare delle prioritá alle cose...quindi fare delle scelte...quello che non riesco a capire é il vittimismo.
Sappiamo che non tutti sono fortunati ricchi e grandi architetti...io per primo pur essendo giovane ho giá fatto molte rinunce...ma conosco la mia situazione e so che i miei genitori hanno fatto molti sacrifici per farmi studiare..per loro sarebbe piú grande il dispiacere di non vedere realizzato questo mio progetto che non avermi ogni giorno con loro...e ne saró per sempre grato...
Quindi non facciamo confusione c'é gratitudine e gratitudine.
Ripeto il vittimismo fa dei brutti scherzi...
Poi aggiungo: ho notato una cosa..non scrivo molto su questi forum ma quando ci provo...qualcuno mi sega sempre le gambe...con pessimismo e aria saccente di chi é giá maturo...state diventando parte di quel modo di pensare e agire di cui voi vi lamentate...non lasciate spazio ad alternative e dubbi...perché siete giá maturi e formati...quelli come me in futuro faranno colloqui con quelli come voi...e saranno delusi dall'ennesimo "le faremo sapere" perché vedete la questione é ciclica e generazionale...a meno che non ci sia piú disponibilitá ad aprirsi.
Ci sentiamo cari realisti...







antonio :
non ti disperare io ho 37 anni ed è capitato tutto cio' anche a me e ho deciso di andare a lavorare al RISTORANTE la sera, visto che i soldi a studio mi bastavano solo per vivere.faccio così da qualche. Adesso mi trovo in Irlanda a imparare l'inglese perche qui gli architetti vengono pagati e pure bene come anche a Londra.
Scrivimi e fammi sapere le ultime cosi ridiamo di questa situazione veramente assurda.
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