Guido : [post n° 85043]

Chi comanda, il R.E. o il R.I.?

Mi ricollego ad un post precedente che chiedeva ben altro e dove poi si è affrontato questo argomento (mi sembra con patty e lorenzo o ronin) che penso sia importante.

Anch'io mi sono trovato più volte nella spiacevole condizione di una discrepanza tra il RE e il RI per alcuni parametri da rispettare, trovandomi a "litigare" con quelli della ASL per cose che avevo fatto tenendo conto del RE e che per loro non andavano bene.

Per non parlare poi dello scaricabarile che fanno in Comune quando ti dicono: Per questa cosa chieda alla ASL".
E alla ASL ti rispondono: "No guardi, vada in Comune a chiedere".

Risultato: io faccio le cose secondo il RE e alla ASL mi dicono che non vanno bane. Nessuno quindi si prende la responsabilità di "comandare".

Ogni volta non si capisce a chi dar retta, ma esiste una normativa che impone la "corsia preferienziale" ad uno dei due Regolamenti?
Ronin :
se due regolamenti impongono cose differenti (che so, uno che devono esserci le finestre e un altro che deve esserci il tetto), si rispettano entrambi.
se due regolamenti impongono cose simili (che so, uno dice 3 metri minimo, l'altro dice 5 metri minimo), vale il più restrittivo.
se due regolamenti impongono cose contrastanti... boh, però non mi è mai successo, magari se specifichi meglio.
Guido :
mah guarda discrepanza totale no, però bastano delle piccole differenze come hai alencato giustamente tu per "scatenare" quelli della ASL. Una volta mi hanno fatto rifare per ben 7 volte una tavola da consegnare a loro di un ristorante e tutti i parametri da rispettare per le cucine e per i servizi igienici per disabili, ogni volta che la presentavo c'era qualcosa che non andava o che volevano in più. Ma non potevano dirmelo tutto insieme? E meno male che avevo progettato con il RI in mano!
Quindi non so se dipende dal personale che gestisce e che "ce l'ha su con gli architetti" o che veramente neanche loro sanno dove andare a parare con i due regolamenti.
delli :
concordo con ronin, solitamente impongono cose differenti, tipo uno dice corridoi min 120 e l'altro bagni larghi minimo 150...
con norme su cose simili, tipo misure minime (o massime) da rispettare, se applichi il più restrittivo ovviamente soddisfi anche quello più "largo"
mi pare impossibile che chiedano, per lo stesso requisito, cose contrastanti...
che poi facciano gli "stronzi" o ti chiedano le cose un po' per volta... beh è seccante ma non anomalo (purtroppo)
bye bye
bye bye
elisa :
anch'io mi sono imbattuta in questi ping pong avendo avuto a che fare con un piccolo Comune e l' Asl referente in altro territorio e Comune.
Paradossalmente,nessuno si è deciso a far mettere a norma ed in sicurezza delle "fosse biologiche" giurassiche (pozzetti in mattoni sconnessi) a ridosso di una finestra di un locale semi interrato abitato che rilasciavano liquami contro una casa,a civile abitazione,in campagna.
Quindi, mi sono fatta l'idea che dipende dalla efficienza e dalla preparazione dei tecnici e da "come caschi" nel fantastico intreccio sinergico tra le loro competenze.
Guido :
...è sempre una cosa all'italiana.
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