Manovra di Ferragosto. Per i professionisti obbligatoria la polizza antirischi

Nella riforma delle professioni, delineata dall'art. 3 comma 5 della Manovra di Ferragosto (DLgs 138/2011) rientra anche l'obbligo per il professionista di stipulare idonea assicurazione per la responsabilità civile.

Difatti, nella riforma degli ordinamenti professionali, accennata nel decreto e da attuarsi entro 12 mesi, dovrà rientrare anche l'obbligo di stipulare idonea assicurazione a tutela di eventuali danni arrecati al cliente. Il professionista dovrà rendere noti al committente gli estremi della polizza stipulata ed il relativo massimale all'atto dell'assunzione dell'incarico. Inoltre viene stabilito che le condizioni generali delle polizze "possono essere negoziate, in convenzione con i propri iscritti, dai Consigli Nazionali e dagli enti previdenziali".

Aggiornamento del 18 novembre 2011
Legge di Stabilità 2012: nessuna riforma degli ordini professionali e delle tariffe. Con l'emanazione della legge di stabilità (legge 183/2011) viene ribadito che gli Ordini professionali dovranno essere riformati entro il 13 agosto 2012 tramite l'emanazione di un DPR. I principi della riforma non vengono modificati e l'obbligo della stipula di una polizza antirischi resta tra questi. Nel testo novità per le tariffe professionali: viene eliminato l'obbligo di farvi riferimento negli incarichi e viene prevista la nascita di società tra professionisti in sostituzione delle associazioni professionali.

Aggiornamento del 21 settembre
Riforma delle professioni tra 1 anno: intanto rispuntano i minimi tariffari. La Manovra è ormai legge dello Stato (legge n. 148/2011 - GU del 16 settembre). Tra i principi che dovranno essere recepiti dalle diverse categorie nei rispettivi ordinamenti professionali entro 1 anno, oltre all'obbligo di formazione continua e di stipula dell'assicurazione antirischi, vi è anche un nuovo riferimento ai minimi tariffari, abrogati dal Decreto Bersani.

Aggiornamento del 7 settembre 2011
Continua l'iter di conversione del decreto e finalmente viene pubblicato il maxiemendamento sul quale si attende il voto di fiducia e l'approvazione definitiva del Senato, in previsione per questa sera. L'art. 3, co. 5 non subisce alcuna variazione significativa, dunque, per ora, nessuna novità per i suoi contenuti, che, probabilmente, approderanno immutati all'esame della Camera.

Il provvedimento dovrà, dunque, essere recepito dalla riforma per ora definita dal decreto solo nella sua ossatura generale, costituita da una serie di principi che dovranno essere elaborati, entro 1 anno, attraverso la modifica degli attuali ordinamenti.

I diversi principi contenuti, più che liberare il professionista da obblighi e restrizioni, tendono, però, a difendere gli interessi dei cittadini che si avvalgono della sua prestazione, prima con l'obbligo di formazione permanente e poi attraverso la tutela dei soggetti danneggiati dalla sua attività.

Quale sia, però, la relazione tra "abrogazione delle indebite restrizioni all'accesso a all'esercizio delle professioni" annunciata nel titolo dell'articolo 3 del decreto e i nuovi obblighi introdotti non è molto chiaro. Probabilmente così doveva essere e poi non è stato. Si annuncia che l'accesso alla professione dovrà essere libero (ferma restando l'impossibilità pratica di abolire l'Esame di Stato previsto dalla Costituzione) ed il suo esercizio fondato sull'autonomia e sull'indipendenza di giudizio, intellettuale e tecnica, del professionista. Ma, l'obbligo di accumulo di crediti formativi, seguire corsi accreditati, limitare la scelta circa l'opportunità di stipulare o meno un'assicurazione, non restringe forse quella stessa autonomia di giudizio? E la stessa abrogazione del numero chiuso per determinate categorie, auspicata da tutti, non viene indebolita da quella generica possibilità di andare in deroga per ragioni di interesse pubblico?

di Mariagrazia Barletta architetto

Approfondimenti

  • Legge 14 settembre 2011, n. 148. Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari. (GU n. 216 del 16-9-2011).
  • Testo coordinato del decreto-legge 3 agosto 2011, n.138. Testo del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 (in Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 188 del 13 agosto 2011), coordinato con la legge di conversione 14 settembre 2011, n. 148, recante: «Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo.». (GU n. 216 del 16-9-2011).
  • Legge 12 novembre 2011, n. 183. Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilita' 2012). (GU n. 265 del 14-11-2011 - Suppl. Ordinario n.234).

pubblicato il: