raffy : [post n° 207101]

certificato di agibilita e D.I.A.

salve!Ho bisogno urgentemente di un chiarimento!!!Mi è stata sospea una d.i.a.dopo i 30giorni,per richiesta integrazione.Tra le integrazioni richieste c'è la copia del certificato di agibilità!Molto probabilmente l'agibilità non è stata mai richiesta...ma quello che mi chiedo è se è necessaria l'agibilità per una denuncia inizio attività?Leggendo il testo unico io capisco che l'agibilità è successiva alla d.i.a.!!!Non devo prima chiudere i lavori e poi fare richiesta del certificato di agibilità?
Ing.Liuzzi :
Ciao, credo che non venga richiesta l'agibilità, ma ti sia stato chiesto il parere sanitario che solitamente viene richiesto in fase di istruttoria nei permessi di costruzione.
Pertanto credo che tu debba presentare una copia all'ufficio competente ( ASL ) per avere il benestare.
spero ti sia stato di aiuto.
Alla prossima e rimango a disposizione per ulteriori scambi di opinioni.
policano :
io invece credo che l'immobile su cui andrai a fare i lavori non risulti agibile al comune, ragione per cui ti chiedono verifica della regolarità dello stesso (ma non x quanto farai, per quello che è stato fatto in precedenza). Quello che tu dici del testo unico è corretto, ma come detto credo che loro vogliano regolarizzare prima lo stato attuale...
desnip :
oppure se si tratta di una ristrutturazione ti è stata chiesta l'agibilità dell'immobile preesistente.
nico :
E' successo qualcosa di simile anche a me. Presentando un progetto con una dia, al comune si accorsero di irregolarità precedenti. Ho dovuto chiedere prima della dia, quindi, un accertamento di conformità. Solo dopo si è proseguito con dia e relativi lavori.
Gabriella :
Credo anch'io che si riferiscano allo stato di fatto,precedente alla tua dia.Forse sono stati già fatti dei lavori in precedenza e non è stato richiesto il certificato di agibilità?
Verifica bene le date relative all'unità immobiliare e vedi le relative norme in vigore.Considera,poi, che anche prima del TU (D.P.R. 425/1994).il rilascio del certificato di agibilità (in realtà di abitabilità)poteva avvenire tramite la procedura del silenzio-assenso,per cui è probabile che i proprietari, seppure ne avessero fatto richiesta,non l'abbiano mai avuto.Credo che in tal caso basti consegnare copia dell'avvenuta richiesta fatta all'epoca.
Se,poi, l'edificio è ancora più vecchio e non ci sono stati interventi........non vorrei sbagliare,ma devi riferirti addirittura al R.D. 1265/1934.
Attendo anch'io conferme!!!
raffy :
allora prima di inoltrare una d.i.a. devo accertarmi dell'esistenza dell'agibiità?
raffy :
Mi è stata proprio richiesta la copia del certificato di agibilità...che non esiste ancora!Pensavo, cosi come dice il testo unico, che esso fosse successivo alla realizzazione di lavori anche perche con i lavori non si va a modificare lo stato dei luoghi?
policano :
direi proprio di sì, raffy. Sicuramente il T.U. parla della fine lavori, ma la dia di ristrutturazione la devi fare su un immobile in regola. Immagina se per assurdo il tuo fabbricato fosse stato realizzato anni fa abusivamente, o con parametri urbanistici sbagliati senza aver avuto l'allora abitabilità, ora agibilità; credi mica che facendo una dia di ristrutturazione il comune ti rilasci un certificato a fine lavori su qualcosa di originariamente non conforme... Non so se mi sono spiegato...insomma quoto nico e gabriella.
raffy :
scusami ma per questo non è sufficiente il titlo abilitativo rilasciato?
policano :
ma quale sarebbe il titolo abilitativo di cui parli? se intendi il certificato di residenza dei proprietari, no! se intendi il certificato di agibilità , certo! (ma tu non dici di non averlo?) se intendi altro, precisa...grazie.
desnip :
Penso che per titolo abilitativo raffy intenda la concessione edilizia, licenza o quello che è.
Naturalmente, se ti hanno richiesto l'agibilità, vuol dire che non è sufficiente.
Gabriella :
Mah........anch'io sono curiosa riguardo al titolo abilitativo di cui parli.Cmq il titolo abilitativo ti permette di fare i lavori (sia il PdC sia la DIA), non di "usare" l'immobile una volta terminato.
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