Marco : [post n° 275082]

Architetto Dipendente, appena iscritto a ordine

Sono un Marco,
ARCHITETTO, DIPENDENTE e mi sto ISCRIVENDO all'ALBO per attività inerenti, e non, al mio lavoro da dipendente.

Ovviamente il tempo rimanente non è molto per il mio lavoro privato da architetto..

cosa mi conviene fare dal punto di vista fiscale per le poche prestazioni occasionali chè farò?
Devo per forza aprire partita Iva? Grazie per i consigli
desnip :
Se le tue prestazioni sono davvero occasionali-occasionali-occasionali (tipo una pratica all'anno) allora no.
Se hai meno di 35 anni potrai aprire p.iva nel regime dei minimi pagando tipo il 5% di tasse che non è male.
Altrimenti considerati contento del lavoro che hai e accontentati, visto che ci sarebbero molti che vorrebbero essere al tuo posto.:-)
Kia :
x desnip:
ma se è iscritto all'ordine non può mica fare prestazioni occasionali (Legge Biagi). Anche se fosse una pratica all'anno con l'iscrizione ad un ordine professionale viene meno l'occasionalità.
Marco :
Intanto vi ringrazio Desnip e Kia.
Saranno una due o tre le prestazioni... Poi si vedrà.
Si sono contento figurati, ma vorrei fare qualcosina in più su cose che prediligo.
Quindi mi consigliereste di aprire partita Iva nel regime dei minimi?
Kia :
x marco:
anche io faccio 3 fatture all'anno ma non per questo mi colloco nel lavoro occasionale. Ho una p.iva perchè essendo iscritta ad un ordine professionale non posso fare altrimenti. La stessa cosa vale per te anche se hai un altro lavoro di tipo dipendente ma vuoi fare in parallelo il libero professionista. Pensa un attimo a questo: a parità di prestazione professionale, perchè di questo si tratta, perchè io devo avere mettiamo caso iva da versare, studi di settore, ecc.ecc. e tu te la cavi solo con la prestazione occasionale?Non mi pare che fili tanto come discorso, o no?
Maxxx :
Che non si possano fare prestazioni occasionali come libero dipendente non l'avevo mai sentita, ma mi sembra strano, soprattutto se lavori in uno studio o per una ditta.
In ogni caso puoi farle se non superi una cifra (mi sembra 5000 euro), senno devi fare il regime dei minimi: in pratica non ti cambia molto, hai sempre il 20% di ritenuta d'acconto o di Irpef a seconda che fatturi a privati o ditte; l'unica differenza è che se apri partita iva ti devi iscrivere per forza ( a meno che tu non abbia qualcuno che ti versi già contributi ad inps) ad inarcassa (se sei arch. o ing).
C'è anche un altro regime (detto agevolato), che però ha l'iva (che paga il cliente), ma ritenuta d'acconto del 10%.
Kia :
x maxx:
guarda la Legge Biagi che disciplina la prestazione detta "occasionale". Art.60.
maxxx :
Penso che l'art. sia il 61.
Non avevo letto bene a che cosa servisse di preciso a Marco, anche perché essendo già dipendente penso che esca dal reddito minimo per le prestazioni occasionali.
Comunque è vero Marco non può farsi pagare da un privato (per un lavoro da architetto) tramite prestazione occasionale, ma non è l'iscrizione all'albo che preclude questa cosa, bensì il tipo di lavoro per il quale si è pagati, ovvero quando usi il timbro non puoi usare la prestazione occasionale.
In ogni caso penso che aprire la P.iva (regime dei minimi) non ti cambi nulla, perché nemmeno ti devi iscrivere ad inarcassa, essendo già dipendente e le tasse che paghi sono le stesse.
Kia :
x maxx:
si si era il 61, scusa.
precisazione: la prestazione occasionale non va sommata al reddito da lavoro dipendente per la questione del tetto dei famosi 5000 euro da non superare. Lui può tranquillamente avere il suo reddito da lavoro dipendente e poi, mettiamo caso, nel we lavorare in uno stand ad una fiera con prestazione occasionale. Ma se sei iscritto all'ordine degli architetti e fai un lavoro da architetto, che sia anche semplicemente fare dei disegni conto terzi, non la puoi considerare occasionale. Potevi farlo se non c'è iscrizione all'albo ma dal momento che ce l'ha....non c'è alcuna differenza tra me che non ho un contratto di lavoro dipendente e lui che invece lo ha, quando facciamo per esempio un docfa per un cliente. E' prestazione professionale c'è poco da fare, anche se ne fai una ogni due anni.
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