Paolo : [post n° 277913]

detrazione 32% e architetto "malevolo"?

Salve,
dovendo ristrutturare casa mi sono rivolto ad una ditta per far il tutto regolare (e non pensare a nulla).
Parlando della detrazione fiscale l'archietto ci ha informato che avremmo pagato con assegni e che avrebbe fatto lui la comunicazione (bonifici) a Pescara per la richiesta rimborso.
Ormai sono 7 mesi che chiediamo la cosa senza risposta alcuna.
.....Ho chiamato l'agenzia delle entrate e mi ha detto e confermato chde senza bonifico personale con l'intestazione corretta, impossibile avere il rimborso.
E? vero? L?architetto avrà eseguito in nero il tutto..anche se ho delle fatture (stampe)....
carmen :
scusami ma chi ha pagato la ditta che ha eseguito i lavori? di solito e' il committente che esegue il bonifico tramite la propria banca (vi son dei moduli specifici)!
la comunicazione a pescara la si fa una volta solo tramite raccomandata a/r, ora si puo' fare anche solo presso la propria agenzia delle entrate della propria citta'...tutti i bonifici devon poi esser tenuti per eventuali controlli effettuati dalla stessa agenzia entrata di zona.
di solito e il committente che si preoccupa di questo!
john :
Ciao Paolo, mi permetto di dire che per la questione che poni c'è un po' di confusione.
Intanto le detrazioni fiscali per riqualificazione del patrimonio edilizio sono del 36% e non del 32%. La comunicazione a Pescare (ai sensi del decreto legge n. 70 del 13 maggio 2011, convertito dalla legge n. 106 del 12 luglio 2011) non è più necessario farla, comunque in ogni caso l'avrebbe dovuta fare il proprietario una sola volta e per raccomandata prima dell'inizio lavori.
Ogni opera detraibile fatta dalla ditta il committente (ovvero tu) avrebbe dovuto pagarla tramite bonifico bancario apposito (va fatto in banca di persona in quanto on-line non c'è il form apposito per le detrazioni)
anche perché al momento del pagamento lo stato detrae subito un 4% al beneficiario.

non è questione di nero, avresti dovuto seguire la faccenda personalmente purtroppo o con l'ausilio di un commercialista. è vero purtroppo che se non c'è il bonifico effettuato da te personalmente che corrisponda poi alle fatture, dove tra l'altro, deve essere specificato precisamente l'importo corrispondente al bonifico e il riferimento all'opera detraibile al 36% nelle fatture, non puoi ottenere il rimborso. credo ahimé che ti sia affidato a ditta e tecnico poco competenti al riguardo.
policano :
quoto in pieno john, credo che la tua situazione sia un pò compromessa...di dove sei?
desnip :
Certamente questi aspetti burocratici competono al committente. Tuttavia non si può negare che Paolo sia stato truffato, perchè è consetudine affidarsi al tecnico perchè si occupi di tutta la pratica, visto che non è che tutti si possono mettere a "studiare" le varie procedure.
Il committente deve potersi fidare ad occhi chiusi del tecnico o del commercialista che si occupa dellapratica, è triste che ci sia gente che si comporta così.
gaby :
io mi sono sempre occupota di mandare la comunicazione per conto del committente (e lasciandone alui una copia), ma il pagamento x ragioni ovvie lo ha sempre eseguito il committente......molto strano che nel tuo caso lo abbia fatto il tuo tecnico e non tu
john :
è una situazione molto triste, senza togliere però che per avere un agevolazione fiscale "l'uomo della strada" dovrebbe quasi essere laureato in economia e commercio e quindi GIUSTAMENTE si affida a tecnici. Questi tecnici che siano, architetti, ingegneri, commercialisti, dovrebbero essere competenti e trasparenti e invece pur di non ammettere ignoranza o guadagnare comunque, si lanciano in operazioni del genere da perfetti incompetenti denigrando le figure a cui appartengono. Ho sentito con le mie orecchie commercialisti inesperti (e pensate sarebbe loro lavoro) dire "le detrazioni le prepara il tecnico perché noi non ne capiamo di lavorazioni"

Io personalmente ho studiato, mi sono messo a tavolino con il committente, ho seguito le imprese nelle fatturazioni per filo e per segno, a volte tacciato anche di essere maniacale e puntiglioso a limite del fastidio, ma se si vuole fornire un servizio competente e professionale, per valorizzare questo cavolo di lavoro che ci costa sudore e sangue, anche per ottenerlo, allora QUESTA è l'unica strada.

Fatta la predica torniamo a noi, il tecnico FORSE avrebbe anche potuto accollarsi i pagamenti in quanto alcune banche, previo rilascio di delega e deposito della firma del tecnico incaricato, permettono il pagamento del bonifico relativo a detrazioni non solo da parte del committente. Ma insomma, chi affiderebbe il proprio conto in banca al tecnico che magari ha portato lui l'impresa????
In ogni caso non è questa la situazione. Spero ci racconti come andrà a finire.
Kia :
Bella confusione. Intanto non si è capito in che cosa consistano le opere eseguite....perchè il termine "ristrutturazione" orami vuol dire tutto e niente perchè si usa a sproposito spesso e volentieri. Se si tratta di ordinaria manutenzione di un appartamento privato non c'è possibilità di 36%. Se è straordinaria manutenzione invece si (c'è una dia?una scia? una pratica presentata in comune?). L'ordinaria vale per il 36 % solo se riguarda le parti comuni in un condominio,per esempio le scale.
Per tutto il resto quoto Jhon.
cmque per fare tutte le cose "un regola" è bene rivolgersi ad un architetto e non solo ad una impresa perchè quella fa i suoi interessi (cioè vuole fare il lavoro, prendere i soldi, e stop) e spesso al suo interno ha solo geometri che di questioni burocratiche e adempimenti fiscali non ne sanno un fico secco.
Qua in studio le comunicazioni a Pescara (adesso non servono +) le facevo io per conto del cliente e poi gli consegnavo copia e ricevuta da conservare per la dichiarazione dei redditi e in caso di accertamento fiscale.
Poi i bonifici li deve fare il cliente per forza, che discorsi, e sulla modulistica apposita che ti dà la banca.
Se non hai seguito questa procedura secondo me il tuo 36% sfuma miseramente. Era meglio se pagavi un architetto (al di fuori della struttura dell'impresa, quindi uno che fa i TUOI interessi) per farti seguire come si deve.
Kia :
Comunque sul fatto che "l'uomo della strada dovrebbe essere laureato in economia" per districarsi in queste faccende di 36%...non sono tanto d'accordo.Infatti basta rivolgersi ad un caf. Dovendo i caf fare le dichairazione dei redditi ed essendo quello del 36% un'agevolazione sull'irpef, loro queste cose le sanno per forza. Non serve il commercialista. Serve un caf che con 50 euro, più o meno, ti informa su tutta la faccenda.
Oppure dato che Paolo ha dimostrato di saper utilizzare internet, poteva semplicemente scaricarsi la Guida fiscale alle Detrazioni fiscali dal sito dell'agenzia delle entrate. E' una delle poche cose veramente comprensibili per tutti, quella guida!!!
otto :
purtroppo da quello che ho capito Paolo si è rivolti ad un impresa con architetto annesso che non ha svolto gli adempimenti richiesti per motivazioni che non conosciamo certo è che allora chi ha presentato i titoli abilitativi in comune? se fosse una Scia non sarebbe nemmeno regolare...
la cosa non è chiara e Paolo non risponde per chiarire meglio...
mi sembra strano che non ci sia un professionista incaricato da lui ma che abbia fatto tutto tramite impresa...
la storia dei bonifici poi, non ci ho capito nulla
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