simogol : [post n° 278353]

errate/false dichiarazioni nel rogito

Sos...ho comprato casa e nel rogito è indicato che garage e recinzione sono stati condonati con atto N..il...Peccato che ora è emerso che quegli atti non si riferiscono alla mia proprietà, bensì ad altri mappali. il garage è accatastato, ma in comune non vi è traccia di sanatorie o permessi di costruzione. Che fare? il notaio non è responsabile di quanto indicato?
otto :
si, eccome
simogol :
mi hanno detto di provare a chiedergli di fare una correzione dell'atto in cui indicare che tutto, garage incluso, è stato costruito ante 1975...boh.
oggi vado a parlargli.
grazie
Kia :
Da quel che ne so io, sono responsabili sia il notaio sia la parte venditrice. Se ci sono dichiarazioni mendaci l'atto può essere annullato e tu puoi anche chiedere i danni alla parte venditrice.
schizzo :
e certo che il notaio è responsabile..io sono stufo dei notai che si beccano un sacco di soldi per gli atti e non controllano nulla..mi sto occupando proprio in questo periodo di una cosa analoga..il mio cliente ha fatto il compromesso per acquisto di una villa..il notaio ha detto che era tutto a posto , ma siccome le mie notizie erano differenti mi sono preso la briga di controllare all'uff twcnico e ho scoperto che la villa non solo non risulta accatastata, ma che il progetto presentato a suo tempo fu rigettato dall'uff tecnico..come a dire che stava per comprare con un botto di soldi una villa fantasma!!
otto :
non ho parole a meglio le avrei ma....
chi deve acquistare oramai per non trovarsi nei casini è obbligato a dare incarico ad un professionista di FIDUCIA per controllare il tutto spende un pò all'inizio ma si ripara dai guai
non fidatevi dei notai in materia urb/edilizia !
simogol :
infatti! il notaio ribadisce di non essere TENUTO a verificare in comune come stanno le cose e nemmeno se quanto prodotto dal venditore corrisponde effettivamente all'immobile in oggetto! Ma giusto che siano liberi da ipoteche...ma pensa! ora pare che per risolverla dovrei rintracciare i venditori e invitarli a fare un altro atto notarile in cui dicono di "aver sbagliato" e che tutto casa e garage erano costruiti ante 1967...ah ovvio non ha specificato se l'atto sara' a pagamento...
otto :
aggiungo che secondo me l'atto deve essere a carico di chi per dolo o per colpa ha errato, questo in generale poi in particolare andrebbe sviscerato...
schizzo :
allora visto che il notaio dice di non essere tenuto alla verifica, deve anche avere l'onestà di dire ai suoi clienti che si occupassero per conto loro di fare le dovute verifiche...perchè dopo possono esserci guai seri per chi compra e per chi vende...
fedesir :
Ciao, la questione è molto complessa, per questo il mio post è un po' lungo.
Il tuo atto di acquisto è formalmente nullo, ai sensi del DPR 380/01. che nell'art. 46 dice che "...gli atti tra vivi (...) aventi per oggetto trasferimento o costituzione o scioglimento della comunione di diritti reali, relativi ad edifici, o loro parti, la cui costruzione è iniziata dopo il 17 marzo 1985 non possono essere stipulati ove da essi non risultino, per dichiarazione dell'alienante, gli estremi del permesso di costruire o del permesso in sanatoria.". L'art. 47 recita così: 47 (L). Sanzioni a carico dei notai (legge 28 febbraio 1985, n. 47, art. 21). — 1. Il ricevimento e l’autenticazione da parte dei notai di atti nulli previsti dagli articoli 46 e 30 e non convalidabili costituisce violazione dell’articolo 28 della legge 16 febbraio 1913, n. 89, e successive modificazioni, e comporta l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge medesima." L'art 40 della l 47/85 è gemello dell'art. 46 del dpr 380/01, ma si riferisce agli edifici abusivi privi del condono.

Quindi semmbrerebbe che il tuo notaio sia in errore. Ma la legge è una cosa, la sua applicazione un'altra: purtroppo è assurdo e ingiusto, specie se pensiamo a quante responsabilità ci assumiamo noi Architetti anche con una semplice SCIA, ma pare abbia ragione il notaio.

Infatti c'è una sentenza della cassazione (SENTENZA N. 6018 DEL 17 GIUGNO 1999) che ribadisce che non è configurabile alcuna attività obbligatoria di accertamento da parte del notaio, che non ne abbia ricevuto specifico incarico, sulla veridicità delle dichiarazioni fatte dalla parte alienante e quindi alcuna sua responsabilità per invalidità dell'atto derívante da loro inidoneità.

Comunque, il notaio è tenuto sempre a verificare che:
1- i venditori siano gli effettivi proprietari e che abbiano la piena disponibilità dell'immobile.
2- sia libero da ipoteche
3-sia accatastato
4-ai sensi della l 30 luglio 2010 n° 122 all'art. 19. comma 14, deve accertarsi che, "...oltre all'identificazione catastale, ci sia il riferimento alle planimetrie depositate in catasto e la dichiarazione, resa in atti dagli intestatari, della conformità allo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie. Prima della stipula dei predetti atti il notaio individua gli intestatari catastali e verifica la loro conformità con le risultanze dei registri immobiliari...". Il notaio ha quindianche il compito di verificare la corrispondenza degli intestatari catastali con gli intestatari risultati dai pubblici registri immobiliari.
Purtroppo non è tenuto a verificare che le dichiarazioni dei proprietari siano veritiere.
Cosa puoi fare? Verifica in comune se e a quale costo è sanabile il garage. In caso affermativo, valuta l'ipotesi di andare in causa con il venditore e proponigli di sanarlo a sue spese o, se non fosse sanabile, di rifonderti parte dell'importo, altrimenti, in ultima istanza, ma non so se ti conviene, fai valere la nullità dell'atto ai sensi dell'art. 46 dpr 380/01 e art. 40 l.47/85.
Auguri!

otto :
tutto vero e sacrosanto ma per comodità copio e incollo la domanda

"ho comprato casa e nel rogito è indicato che garage e recinzione sono stati condonati con atto N..il...Peccato che ora è emerso che quegli atti non si riferiscono alla mia proprietà, bensì ad altri mappali. il garage è accatastato, ma in comune non vi è traccia di sanatorie o permessi di costruzione."

dissento in parte per i seguenti motivi molto terra terra...
ora se trattasi veramente di condono (come tutti sappiamo titolo amministrativo supportato da norme diverse dalla sanatoria) identificato con estremi di ALTRI mappali etc (cose già fuori dal mondo per un notaio)
posso pensare che se dichiarati ai sensi DPR 445/2000 dal venditore il contratto è nullo oppure se il notaio ha avuto mandato di procurarsi i titoli edilizi tramite "scagnozzo" di turno (senza entrare nel merito alla pratica) con un mero accesso agli atti L 241/90 allora il notaio avrebbe anche lui la sua responsabilità colposa da risarcimento danno ex art 2043 cc
io la vedo così
ciao a tutti e auguri
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