meg : [post n° 367295]

diritti d'autore e pubblicazione da parte di terzi

Ciao a tutti
Sono progettista architettonico (dal preliminare, all'esecutivo, agli interni) e direttore lavori di una abitazione molto particolare la cui costruzione è da poco conclusa con ottimi risultati. L'impresa costruttrice principale ha utilizzato delle fotografie di questa casa per una intera pagina di giornale di propria pubblicità, senza citare minimamente il mio nome. So che il proprietario della casa (mio cliente per il quale ho lavorato) ha firmato, all'interno del contratto di appalto, una liberatoria. Ma a me progettista - e detentore del diritto d'autore - l'impresa non ha mai chiesto alcun consenso di pubblicazione della mia opera.
Tutto ciò è normale? Fino a che punto posso pretendere la citazione del mio nome?
gioma :
Si tratta di una questione legale.
Per quanto ne so, le opere ed i progetti di architettura sono tutelati dal diritto d'autore sia in ambito nazionale che internazionale, a condizione che siano creativi ed originali. Di conseguenza, ogni forma di sfruttamento economico dell'opera ( ad esempio la riproduzione fotografica e la successiva diffusione dell'opera su riviste, internet, cataloghi, ecc.) deve essere espressamente autorizzata dall'autore.
Non sono un avvocato, ma a mio parere hai ragione a pretendere che il tuo nome venga citato all'interno della pubblicità commissionata dall'impresa edile di cui parli.
Hai provato a consultare l'Ordine?
ArchiFra :
secondo me invece il diritto di autore si applica solo nel acso in cui vengano riprodotte tavole di progetto e non edifici compiuti.
però è solo una mia interpretazione, è opportuno sentire chi è competente senza dubbio della materia
ArchiFra :
www.imagoarezzo.com/articoli/sulla-fotografia/nel-nome-della-legge/5…

a leggere qui ogni punto di vista è lecito eprchè è troppo interpretabile!
meg :
Grazie a tutti delle risposte.

Sul fatto che un'opera di architettura sia soggetto a diritto d'autore non c'è dubbio mi sembra.. Anche l'articolo di ArchiFra lo dice chiaramente, ma mi sembra poi analizzi un caso diverso, di fotografia di un edificio da luogo pubblico e lascia alla sua "riconoscibilità" la discriminante per la richiesta dell'autorizzazione alla riproduzione.
Tuttavia dice chiaramente "quando si desidera trarre un guadagno da una fotografia che rappresenta un edificio riconoscibile occorre ottenere l'autorizzazione dal proprietario e/o dall'architetto", nonchè "l’autore...è l’indiscusso titolare dei relativi diritti morali sull’opera"; pertanto dedurrei chiaramente che la libera pubblicazione da parte di un terzo in forma di pubblicità personale a scopo di lucro non è lecita. Anche perchè in questo caso si tratta di un'opera riconoscibile.

Ad ogni modo nei prossimi giorni ho un appuntamento proprio con l'Ordine per scremare la questione. Speriamo di arrivare al punto!
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