cavvy58 : [post n° 374249]

pagamento prestazioni professionali architetto

a novembre 2016 ho chiesto ad un amico architetto di farmi un preventivo riguardante la ristrutturazione di casa mia, che comprende anche l'edificazione di nuovi volumi esterni classificati come autorimesse. Il preventivo riguarda oltre alla stima sulle opere murazrie da parte dell'impresa, anche direzione lavori, sicurezza, di cui avrebbe doivuto occuparsi personalmente questo amico architetto. Confrontando il suo preventivo con altri, è risultato ampiamente insoddisfacente, sia per i costi, sia per le incertezze emerse in corso d'opera: prima si parte con una cifra poi, visto il mio rifiuto si scende, semplicemente omettendo voci di spesa che non si possono omettere ! (non posso posare il pavimento senza la caldana sottostante !!!). La fiducia in questo 'amico' è scomparsa del tutto, per cui ho affidato ad altri l'incarico, dichiarando di volermi fare carico dei costi comunque sostenuti. E' corretto che il costo del progetto venga calcolato in percentuale sulla sua stima di spesa 8,2784 su 154.000 ? (in pratica butto dalla finestra 4100€ per qualche cosa che non serve) non sarebbe più giusto pagare solo la tariffa oraria visto che il progetto è incompleto e non soddisfa le mie richieste e non potrà mai essere presentato in comune così com'è?
Preciso che l'amico architetto non ha mai ricevuto nessun incarico scritto
Grazie per le risposte che vorrete darmi.
Claudio
dagabo :
Ciao Claudio,
beh se è un amico amico un minimo "per correttezza" si deve dare anche se 4.000 euro mi sembrano eccessivi (però non sono a conoscenza di tutta la storia della pratica in questione), però è altresì vero che non c'è nulla di scritto (cosa che per i miei amici faccio pure io ma con stretta di mano e sicuramente do l'anima per lavorare bene altrimenti rischio di prendere 0 oltre che essere scorretto nei rispettivi confronti) quindi puoi anche fare il gesto di "buttare dalla finestra" anche 1/2 di quello che ha chiesto... o 1/10... dipende quanto ha effettivamente lavorato o non lavorato.

Purtroppo non ci sono i tariffari minimi e quindi è anche vero che non esiste più un costo orario dell'architetto fisso. C'è gente che chiede 5 euro l'ora come quello che chiede 100 euro l'ora...

Io ti consiglio, nonostante la fiducia mancata, di parlarne e dire sinceramente che te puoi dare un corrispettivo di... anche perché di scritto non c'è nulla, ti aspettavi un professionista e invece non è stato così...

La sincerità paga sempre.
Daniele
Davide :
Si in effetti leggendo il suo post non si capisce molto tutta la vicenda, a parte questo il professionista ha l'obbligo di redigere un regolare contratto scritto con la committenza, in cui si stabilisce nel dettaglio ogni punto caratterizzante dell'incarico ricevuto, compreso importi, parametri per stabilire il metodo di calcolo dei compensi, parametri assicurativi ecc, e ogni qualvolta intervengono cambiamenti nel contratto stesso questo deve essere aggiornato.
Per contro il rapporto di fiducia tra committente e professionista è alla base di ogni incarico a maggior ragione se vi è anche un rapporto amicale.Il mio consiglio è quello di mettere da parte i dissapori e risolvere bonariamente la controversia.
ArchiFra :
facendo il calcolo coi tools, a fronte del preventivo di spesa di 154.000 escono 6.000 euro per prestazione parziale per il solo progetto architettonico e computo emtrico estimativo particolareggiato.
cavvy58 :
Grazie per la risposta, molto sensata direi; mi aspettavo che mi si chiedesse la copertura delle ore perse e niente di più, visto che in realtà il progetto non serve a niente.
cavvy58 :
Non discuto l'importo che è frutto di un mero calcolo, ma discuto se è corretto fare questo calcolo per un progetto che in realtà è inutilizzabile, non era più giusto fare il consuntivo delle ore ?
Grazie
Claudio
gg :
il problema, a mio parere, è nella mancanza di un contratto. In sede di accordo si poteva stabilire cosa sarebbe accaduto nel caso di un rifiuto, ad esempio concordare preventivamente un rimborso spese.
Trattandosi di un lavoro totalmente non utilizzabile, sempre che sia così, ci si può accordare per un rimborso delle spese, volendo su base oraria.
cavvy58 :
Sarebbe la mia idea. Cercherò come consigliato da altri di risolvere bonariamente la questione chiedendo di ricalcolare la fattura sotto froma di rimborso spese
Grazie
ArchiFra :
il semplice rimborso spese per me è svilente. quando andiamo dal parrucchiere e non siamo soddisfatti del taglio o dlela piega ci rifiutiamo di pagarlo? ha comunque effettuato una prestazione.
l'architetto ha fatto quanto gli è stato chiesto, o si dimostra che ha lavorato con estrema imperizia e quindi lo si liquida al minimo (ma si deve andare per periti) o gli si riconosce il lavoro svolto e lo si paga epr quanto fatto.
onestamente, non so quanto un utente abbia le competenze per dire che un progetto architettonico è sbagliato. ad esempio, siamo sicuri che l'architetto abbia omesso la caldana dalle voci di spesa e non l'abbioa invece computata inglobandola in tutto ciò che serve a fare un mq di pavimento comprensivo di tutto?
leggere un computo metrico estimativo è complesso anche per un addetto ai lavori, soprattutto se non è fatto in modo capillare ma riunendo varie voci sotto un'unica riga.
noi qui non abbiamo gli strumenti per valutare l'effettivo operato, quindi consiglio di trovare un accordo bonario che però tenga conto anche delle ore lavorate e non solo le spese sostenute.
la cosa grave è la mancanza del disciplinare, che è obbligatorio da diverso tempo
desnip :
Quoto ArchiFra.
ArchiFra :
riporto una farse di sagabo per fare un appunto: "cosa che per i miei amici faccio pure io ma con stretta di mano e sicuramente do l'anima per lavorare bene altrimenti rischio di prendere 0 oltre che essere scorretto nei rispettivi confronti".

la scorrettezza sta nel NON fare un disciplinare. a maggior ragione se lo si fa ad amici è invece segnale di estrema corretetza visto che un disciplinare ben fatto riporta anche i doveri del tecnico, non solo i suoi diritti, e le penali a cui lui stesso va incontro per varie indampienze.
quando esercitavo facevo sempre i disciplinari anche agli amici (iniziato dopo aver fatto gratis un progetto ad amici che poi lo hanno girato a un geometra per fare i lavori e li ha pure fregati sul compenso) ed era una forma di tutela reciproca per cui loro sapevano che anche io dovevo attenermi a determinati standard e che in caso di mia inadempienza loro non ci avrebbero perso.
dagabo :
Il "stretta di mano " significa che il disciplinare ci sia... ad una cifra ridicola ma ci sia. Lo so bene che la scorrettezza sta nel non fare un disciplinare... ci mancherebbe

Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.