M. : [post n° 386019]

CILA, Progetto impianti, certificato di agibilità e collaudo statico

Buongiorno a tutti, sono un giovane architetto della provincia di Varese alle prime armi con pratiche edilizie e avrei bisogno di capire come procedere con la presentazione di una CILA. Mi spiego meglio, sto seguendo la pratica per un progetto che prevede l'abbattimento di una parete tra soggiorno e cucina, lo spostamento della cucina, e la realizzazione (senza aumento della slp) di un secondo bagno cieco ad uso di una delle due camere (in corrispondenza della cucina esistente).
Ora, io avrei presentato esclusivamente gli elaborati tecnici base di una CILA, stato di fatto, comparativo, progetto, RAI. Tuttavia parlando con i tecnici comunali mi è venuto il dubbio di dover presentare anche un progetto degli impianti, necessario poi per la richiesta di agibilità successiva alla fine lavori. La mia domanda è, ma se io vado a collegarmi ad impianti esistenti, sia idraulico che elettrico, perchè per il bagno ci si collega a quelli della precedente cucina, e la parete della nuova cucina aveva già la predisposizione per gli attacchi, devo comunque fare un progetto e richiedere l'agibilità? per la richiesta dell'agibilità è necessario presentare anche un collaudo statico, ma davvero per una Cila e lo spostamento di un muro devo fare un collaudo statico?!? ho letto che si può provvedere ad una sorta di autocertificazione, sempre per la richieste di agibilità, in questo caso qualcuno sa spiegarmi come funziona? e, se dovessi invece arrendermi e presentare un progetto degli impianti ed un attestato di conformità, trattandosi di un variazione davvero minima dell'esistente, la normativa parla di imprese abilitate, ma fa un elenco di casi infiniti, quindi chiedo a voi, cosa si intende per imprese abilitate?potrebbe firmare il muratore/impresa che si occupa dei lavori oppure serve a tutti gli effetti un impiantista?

Spero possiate aiutarmi perchè con il comune non ne sto venendo a capo...e tutto per una semplicissima CILA...
vikika :
trattandosi solo di opere interne che non influiscono sulla destinazione d'uso, sulla struttura, risparmio energetico ecc... non si deve chiedere agibilità. per quanto riguarda il progetto degli impianti l'obbligo di presentazione dei progetti vale solo per impianti elettrici al di sopra di una certa potenza che ora non ricordo e stessa cosa vale per il termico.
Alla fine dei lavori l'idraulico e l'eventuale elettricista dovranno rilasciare la dichiarazione di conformità dei lavori eseguiti da loro (dubito faccia tutto il muratore da solo): una copia per i proprietari e una copia deve essere consegnata in comune con allegata la visura camerale.
Le dichiarazioni di conformità le puoi allegare direttamente insieme alla tua fine lavori altrimenti in un secondo momento, entro 30 gg dalla data di fine lavori cmq!
biba :
Ma per carità!! Progetto impianti e collaudo statico assolutamente non sono necessari. Come dice giustamente Vikika, il DM 37/2008 (che è l'evoluzione della più famosa L.46/90) richiede il progetto impianti per una serie di casi che non includono la tipica utenza residenziale, a meno che tu non la stia realizzando ex novo. Gli impiantisti -non il muratore!- devono rilasciarti le conformità per imp. elettrico, gas, idro-sanitario ecc, che dovrai depositare con la fine lavori. Questione collaudo: l'agibilità va chiesta solo nel caso in cui l'unità su cui intervieni non ne sia già dotata e in quel caso, allora sì, potresti dover presentare il collaudo statico. Ma, visto che fare un collaudo per una palazzina vecchia che ne è priva è una follia, esiste la certificazione di cui parli tu, che è il "certificato di idoneità statica". In generale comunque la domanda di agibilità non è dovuto a seguito di una CILA. Spero che ti abbiamo chiarito le idee.
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