Samuele : [post n° 387603]

ingegneria edile-architettura

salve a tutti,
sto cominciando questo nuovo percorso di studi e volevo sapere se c'è qualcuno gia' laureato che potesse darmi qualche parere poichè i dubbi sono molti, si sa, in piu' l'unione delle due professioni sotto forma di un unico corso non chiarisce affatto la situazione.
le mie domande sono:
come valutate questo percorso di studi?
avete continuato a studiare dopo la triennale?
sbocchi lavorativi?
grazie mille
48hour :
Io sono un architetto ma in studio ci sono 4 ingegneri edili, di cui due si sono fermati alla triennale.
Francamente in un mondo del lavoro come quello odierno non ti consiglio di fare questo corso di studi, a parole risulta più versatile ma a conti fatti non lo è. In pratica si diventa geometri laureati.
Rispetto agli architetti (perlomeno guardando i miei collaboratori) perdi parte della composizione sia architettonica che di distribuzione funzionale, moltissimo in campo di grafica (che forse da lavoro a un terzo degli architetti di oggi) e quasi tutto in campo del restauro.
Rispetto agli ingegneri civili, da quello che posso capire osservando, perdi il calcolo strutturale, e immagino tutto dell'idraulica e delle infrastrutture.
Per avere cosa in cambio? in teoria ampie conoscenze nella computazione e nelle componenti più tecniche legate al dettaglio esecutivo (tra l'altro anche le cose più noiose della nostra professione). Ma diciamoci la verità i professori di cose pragmatiche ne insegnano veramente poche...

Consiglio? Decidi cosa ti piace di più se una o l'altra componente e fai quel corso di studi, probabilmente non te ne pentirai.
desnip :
Quoto 48hour.
Aggiungo: già parlare di "unione delle due professioni" significa non avere le idee molto chiare.
Secondo me chi ha questa laurea è fondamentalmente un architetto (o un geometra laureato come dice il collega) che ha però la possibilità di iscriversi all'ordine degli ingegneri.
eli :
desnip in realtà anche i laureati in architettura possono iscriversi a sostenere l'esame di stato in Ingegnere civile e ambientale, ecco le classi che possono svolgere tale esame: Nuovi ordinamenti: laurea nelle classi LM4 Architettura e ingegneria edile architettura, LM23 Ingegneria civile, LM24 Ingegneria dei sistemi edilizi, LM26 Ingegneria della sicurezza, LM35 Ingegneria per l'ambiente ed il territorio, 4/S Architettura e ingegneria edile, 28/S Ingegneria civile, 38/S Ingegneria per l'ambiente e il territorio. www.uniroma1.it/segrstudenti/esamidistato/professioni/ingegnere-civi…

e di conseguenza avere doppia iscrizione e doppio timbro, invece chi è laureato in ingegneria (ad esclusione di ingegneria edile-architettura) non può svolgere l'esame di stato da architetto.
desnip :
Peggio ancora. Conferma ancora di più l'inutilità di questa laurea.
Samuele :
mi sono fatto un po di idee e da quello che ho capito con questo tipo di laurea presenterai delle carenze sia in ambito architettonico che ingegneristico mantendo solo l'essenzialita' di entrambi. il vero problema è che ho ancora 2 giorni per decidere e l'alternativa sarebbe gestione del processo edilizio , il che non so proprio dove potrebbe portarmi. pareri su quest'ultimo?
desnip :
Secondo me presenteresti carenze solo dal punto di vista ingegneristico. Quindi se decidi di fare l'ingegnere sarai meno "spendibile" di un ingegnere edile.
Invece se decidi di iscriverti all'ordine degli architetti non ci sono problemi.
biba :
Samuele, se vuoi capire veramente che figura viene formata dal tuo corso devi leggere BENE il piano di studi (cioè la lista degli esami e i relativi contenuti). Per capire cosa avresti in più o in meno rispetto ad altre figure, confrontalo con i piani di studi degli altri corsi. Poi chiediti che cosa vuoi diventare. Non tutti gli atenei sono uguali, anzi sono molto diversi. Difficilmente un ateneo chiama 10 professori nuovi quanto attiva un corso di laurea, fa con quelli che ha ed eventualmente gli assegna corsi diversi. Se studi in un posto che nasce con architettura, aspettati che la tua preparazione sia molto spostata in quella direzione, e viceversa.
Io ho frequentato ing. Edile/Architettura a bologna, non tanto per scelta ma perché il corso di Edile “moriva” quell’anno e si trasformava tout court in Ed/Arch. Aggiunsero ulteriori esami di composizione, arch.tecnica, restauro ecc., ma non tolsero nulla e nessuno avrebbe potuto avere l’impressione di trovarsi in una scuola di architettura, e penso che nessuno neanche lo volesse. Dopo la laurea ho fatto l’esame di stato da ingegnere, come il 100% dei miei compagni, e quando mi presento mi presento come ingegnere edile, perché tale sono. Comunque non arrovellarti troppo, tanto quando esci sarà un macello in ogni caso (e con questo abbiamo sistemato gli sbocchi lavorativi).
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