fract89 : [post n° 397879]
ristrutturazione bagno
Buonasera, ho bisogno di un consiglio. Premetto che sono alle prime armi. Un cliente vorrebbe ristrutturare due bagni (cambio pavimento, rivestimenti, sanitari e disposizione di questi con modifica degli impianti idrici ed elettrici) e vorrebbe godere delle agevolazioni fiscali con detrazione del 50% delle spese. Secondo il DPR 380/01 la ristrutturazione rientra come manutenzione straordinaria? inoltre bisogna presentare al comune la cila o può presentare direttamente il modulo all'agenzia delle entrate per la detrazione? se presento la cila per la ristrutturazione dei bagni si possono portare in detrazione mobili ed elettrodomestici per altri ambienti (camera da letto-soggiorno e cucina?) Quanto posso chiedere come parcella per la ristrutturazione (progetto-direzione dei lavori- consulenza materiali) ed eventuale cila? grazie in anticipo
Se leggi bene l'art. 3 del DPR 380/01 vedrai che ristrutturazione è una cosa e manutenzione straordinaria un'altra.
Gli interventi da te descritti sono considerati in genere manutenzione ordinaria e quindi non detraibili.
Gli interventi da te descritti sono considerati in genere manutenzione ordinaria e quindi non detraibili.
e se le tubazioni dei bagni sono ormai malridotte, e per sostituirle devo necessariamente rimuovere le vecchie piastrelle e il vecchio massetto, con il conseguente risultato di essere obbligato a sostituire anche i vecchi sanitari e i rivestimenti, in questo caso si ha diritto alla detrazione?
Argomento dibattuto molte volte. La risposta è nella interpretazione della legge. Se intervieni sugli impianti realizzandoli ex novo e mettendoli a norma, secondo me si rientra in MS e quindi il cliente potrebbe detrarre tutto. Proprio perché alla luce della realizzazione di un nuovo impianto idrico sanitario deve necessariamente poi rifare anche massetti, pavimenti, rivestimenti e intonaci detrae tutto. Bene.
Ricadresti sempre in edilizia libera e quindi in comune si potrebbe presentare una CILA. Ora arriva il bello, a Roma in alcuni municipi, se non tutti, quando ci si presenta con quella lista di lavorazioni i tecnici di dicono chiaramente "ma se non sposti tramezzi per noi è MO e quindi non serve la CILA, fai fare al proprietario una semplice comunicazione di manutenzione ordinaria".
Alla luce di questo, pare che ciò che sia "ordinaria" per il Comune, può essere considerato "straordinaria" per l'Agenzia delle Entrate e secondo l'interpretazione di molti commercialisti e anche di gente che lavora all'AdE basta farsi fare una dichiarazione dall'impresa che è stato realizzato ex novo l'impianto (con tutti i lavori annessi) e allegare la Comunicazione in carta semplice del proprietario al Comune dove si dichiarano lavori di manutenzione ordinaria e si porta in detrazione anche senza la pratica edilizia.
Ora, io non condivido questa "interpretazione" ma moltissima gente e clienti hanno fatto così, secondo me a loro rischio e pericolo.
Detto questo rimane e rimarrà sempre un discorso PERSONALE del cliente che con noi tecnici non c'entra nulla, quindi sinceramente mi sono stancato di fornire le mie interpretazioni a clienti che mi dicono "quello della l'AdE e il commercialista mi dicono che si può fare, quindi niente CILA che non mi serve ci penso io".
Quindi, ad oggi, quando a me architetto mi chiedono pareri sulle detrazioni rispondo cortesemente "io sono un tecnico e mi occupo di edilizia, chieda al suo commercialista".
Racconto questa e chiudo: mi è stato chiesta la stessa identica cosa, detta la mia e come la vedo io (cioè che siamo nei limiti dell'interpretazione e se il Comune mi dice che per lui rifare un bagno anche con gli impianti senza crearne uno nuovo è di fatto ORDINARIA e non vogliono la CILA e per me non si potrebbe detrarre). Il cliente ha voluto lo stesso che preparassi io la "comunicazione in carta semplice" al Comune. Il commercialista ha poi sindacato sui termini da me usati perché "l'architetto deve fare attenzione a scrivere per bene che è una manutenzione straordinaria e che rifai tutti gli impianti altrimenti l'AdE non ti passa le detrazioni"......capito???? Praticamente il proprietario dichiara e comunica una MS in carta semplice al Comune, dove però in quel caso servirebbe una CILA, CILA che il Comune non richiede perché secondo loro è MO. Tu dirai, ma scusa, insisti con il Comune e fai comunque una CILA dove spieghi che si fa un impianto totalmente e quindi per la 380 è una MS. A quel punto il cliente dice "ma se si può fare così archité perché devo fare la CILA che mi costa di istruttoria e di architetto che la firma??"
Il paese delle banane!
Mi scuso se mi sono dilungato ma non ne posso più!
Ricadresti sempre in edilizia libera e quindi in comune si potrebbe presentare una CILA. Ora arriva il bello, a Roma in alcuni municipi, se non tutti, quando ci si presenta con quella lista di lavorazioni i tecnici di dicono chiaramente "ma se non sposti tramezzi per noi è MO e quindi non serve la CILA, fai fare al proprietario una semplice comunicazione di manutenzione ordinaria".
Alla luce di questo, pare che ciò che sia "ordinaria" per il Comune, può essere considerato "straordinaria" per l'Agenzia delle Entrate e secondo l'interpretazione di molti commercialisti e anche di gente che lavora all'AdE basta farsi fare una dichiarazione dall'impresa che è stato realizzato ex novo l'impianto (con tutti i lavori annessi) e allegare la Comunicazione in carta semplice del proprietario al Comune dove si dichiarano lavori di manutenzione ordinaria e si porta in detrazione anche senza la pratica edilizia.
Ora, io non condivido questa "interpretazione" ma moltissima gente e clienti hanno fatto così, secondo me a loro rischio e pericolo.
Detto questo rimane e rimarrà sempre un discorso PERSONALE del cliente che con noi tecnici non c'entra nulla, quindi sinceramente mi sono stancato di fornire le mie interpretazioni a clienti che mi dicono "quello della l'AdE e il commercialista mi dicono che si può fare, quindi niente CILA che non mi serve ci penso io".
Quindi, ad oggi, quando a me architetto mi chiedono pareri sulle detrazioni rispondo cortesemente "io sono un tecnico e mi occupo di edilizia, chieda al suo commercialista".
Racconto questa e chiudo: mi è stato chiesta la stessa identica cosa, detta la mia e come la vedo io (cioè che siamo nei limiti dell'interpretazione e se il Comune mi dice che per lui rifare un bagno anche con gli impianti senza crearne uno nuovo è di fatto ORDINARIA e non vogliono la CILA e per me non si potrebbe detrarre). Il cliente ha voluto lo stesso che preparassi io la "comunicazione in carta semplice" al Comune. Il commercialista ha poi sindacato sui termini da me usati perché "l'architetto deve fare attenzione a scrivere per bene che è una manutenzione straordinaria e che rifai tutti gli impianti altrimenti l'AdE non ti passa le detrazioni"......capito???? Praticamente il proprietario dichiara e comunica una MS in carta semplice al Comune, dove però in quel caso servirebbe una CILA, CILA che il Comune non richiede perché secondo loro è MO. Tu dirai, ma scusa, insisti con il Comune e fai comunque una CILA dove spieghi che si fa un impianto totalmente e quindi per la 380 è una MS. A quel punto il cliente dice "ma se si può fare così archité perché devo fare la CILA che mi costa di istruttoria e di architetto che la firma??"
Il paese delle banane!
Mi scuso se mi sono dilungato ma non ne posso più!
quindi in ogni caso si può avere la detrazione fiscale e non presentare la cila al comune per la manutenzione straordinaria? cosi diventa un discorso tra il cliente e il commercialista e dato che siamo in manutenzione ordinaria non c'è bisogno di nessun titolo abilitativo giusto? se non presenta la cila si possono portare in detrazione mobili ed elettrodomestici per altri ambienti (camera da letto-soggiorno e cucina)?
Ti ripeto, per me non si potrebbe, o almeno secondo la MIA interpretazione, ma a quanto parte molti clienti che conosco hanno fatto comunicazione di manutenzione ordinaria facendo dichiarare all'impresa che il lavoro sugli impianti rientra come opera di manutenzione straordinaria su indicazione di commercialista.
In realtà neanche la CILA è un titolo abilitativo ma solamente una comunicazione. Se le lavorazioni sono ordinarie come sembra, appunto, non serve asseverazione ma semplicemente una comunicazione del proprietario.
Si esatto un problema del cliente. Anzi meno dici e meglio è, ci manca pure che venga detto "l'architetto mi aveva detto che potevo detrarre". Per i mobili non ne ho assolutamente idea, come sopra, si rivolgessero ad un commercialista.
In realtà neanche la CILA è un titolo abilitativo ma solamente una comunicazione. Se le lavorazioni sono ordinarie come sembra, appunto, non serve asseverazione ma semplicemente una comunicazione del proprietario.
Si esatto un problema del cliente. Anzi meno dici e meglio è, ci manca pure che venga detto "l'architetto mi aveva detto che potevo detrarre". Per i mobili non ne ho assolutamente idea, come sopra, si rivolgessero ad un commercialista.
il rifacimento completo del bagno con rinnovo della rete impiantistica è detraibile anche se per il comune è attività libera e assimilato a manutenzione ordinaria alla stregua di una dipintura per intenderci. Quindi anche massetto, opere edili di assistenza agli impiantisti, sanitari e piastrelle vanno in detrazione. Mentre se deve solo attaccare due piastrelle e sostituire i sanitari non va in detrazione.
grazie mille per i consigli. Ho chiamato l'ufficio tecnico del comune e mi hanno detto che gli interventi anche sugli impianti ex-novo li considerano come manutenzione ordinaria e che al massimo si può presentare la cil(per tutelarsi) ma hanno suggerito di non presentare il nulla. Mi hanno detto che è una domanda molto gettonata e che ha generato un po di confusione e che normalmente l'agenzia delle entrate considera il rifacimento del bagno con impianto ex-novo come manutenzione straordinaria. A questo punto mi occuperò solo del progetto dei bagno e al resto ci pensa il commercialista.